Appartamento

150 9 22
                                    

La giornata è iniziata decisamente male.

Aveva chiesto ad Hanji una semplicissima cosa, ovvero di preparargli la moka per la mattina seguente, così da doverla solo mettere sul fuoco e guadagnare qualche minuto per poter curare con più calma il suo aspetto. Non avrebbe mai dovuto fidarsi della sua migliore amica, infatti la geniaccia ha scordato di metterci l'acqua.
Il risultato? Mezzo appartamento che puzzava di bruciato, la guaina della moka da cambiare e il malumore per dover saltare il suo caffè mattutino. :" Maledizione, quattr'occhi di merda." sbottava, digrignando i denti.
Fortunatamente è un tipo che tende a pianificare. Levi aveva preparato la notte scorsa la sua piccola borsa a tracolla, ricontrollandone tre volte il contenuto, per essere sicuro che non mancasse nulla, e le scarpe davanti all' uscio. Aveva messo i vestiti ben piegati sopra la scrivania, con il biglietto del treno ed il portafoglio nella tasca interna della borsa.

Buttò l'occhio sull'orologio attaccato al muro della piccola cucina.
Le 7.30, " Non sono messo poi così male, il treno ce l'ho tra tre quarti d'ora. In quindici minuti arrivo in stazione, quindi ho mezz'ora circa per fare i cazzi miei. Poi potrei bere il mio caffè a Stohess" pensò, rilassandosi un minimo.
Aprì le finestre del suo piccolo appartamento di Trost, intenzionato a chiuderle prima di uscire. Andò in bagno per farsi una veloce doccia, lavarsi i denti e sistemarsi i capelli. Quando uscì controllò l'orario. Aveva a disposizione ancora dieci minuti per sistemare le ultime cose, quindi rifece il letto, indossò la maglietta bianca ed i jeans scuri aderenti, richiuse tutte le finestre e si avviò verso l'uscita, afferrando la borsa e mettendosi le scarpe.
Oggi sarebbe andato a vedere l'appartamento che condividerà con un ragazzo, dato che avrebbe iniziato un corso di fotografia a settembre, sua grande passione da quando ha memoria.

Quando superò la soglia, il calore del sole lo investì come un'onda e subito la sensazione di sudare iniziò a farsi strada, facendolo borbottare contrariato. Decisamente non sopportava l'estate. L'inverno era la sua stagione. Il freddo che obbligava malvolentieri la maggior parte delle persone a coprirsi, lui lo trovava bello. Baratterebbe diecimila volte le classiche giornate in spiaggia in cui veniva trascinato spesso da Erwin con una bella tazza di tè nero, sorseggiata al bar in compagnia dei suoi amici, avvolto dalla sciarpa e dal giubbotto foderato.
Probabilmente è per il diverso tipo di calore che percepisce in quelle due situazioni. Nella prima il calore accarezza la pelle, certo, ma lo sente sempre come superficiale. Il secondo è un calore interno, che ti abbraccia da dentro, riuscendo a mitigare il freddo pungente di quei mesi.

Cercò di reprimere l'impulso di spogliarsi li, in mezzo alla strada, rifugiandosi nella musica. Prese gli auricolari e attaccò "Toxicity", dei System of a Down. Camminò a passo spedito e prese il treno, il quale, stranamente, arrivò in orario.

Il viaggio durò due ore, ma passarono lisce come l' olio grazie al libro che prese dalla biblioteca, " Alle montagne della follia.", adorava Lovecraft, i suoi scritti riuscivano ad inquietare in maniera molto diversa da tutti gl' altri autori in cui si è imbattuto.
Arrivò alla stazione di Stohess in orario. Scese dal treno e si diresse verso il bar, per concedersi un caffè.
Tirò fuori il cellulare mentre con la sinistra prese la tazzina di caffè per il bordo. La barista, che lo osservava di sottecchi mentre svuotava la lavastoviglie, piegò la testa, probabilmente per lo strano modo di afferrare il piccolo oggetto in ceramica. Levi ne era consapevole, questo gesto suscita curiosità, anche se infondo non è nulla di che.
Aprì la chat del ragazzo con cui si sarebbe incontrato di lì a poco.

+39 **********
-Ciao, ecco qui l'indirizzo😁-

Via W. Maria
Interno 104

Ieri ore 13.43

-Ottimo, grazie.-

Coinquilini [ Ereri/ Riren]Where stories live. Discover now