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Il giorno seguente mi sveglio a causa di qualcosa che mi tocca il seno e capisco che è Louis che si è spostato «Mhh» lo sento mugolare e infilo le dita tra i suoi capelli aprendo gli occhi lentamente «Lou» sussurro e mi lascio stringere «giorno» biascico e mi appiccico a lui, per fortuna non è arrabbiato con me per quello che è successo ieri «Non era poi così difficile compiacermi un po', eh?» lo sento dire e subito dopo le sue labbra sul collo, mi lamento quando le posa sul morso e stringo i suoi capelli «piano» mugolo, stamattina fa male.

«Fa male, bambolina?» domanda e ci passa la lingua facendomi rabbrividire «si» mugugno e sussulto quando mi strige il sedere tra le dita «Dio, quanto cazzo mi ecciti» mi tira su di lui e apro gli occhi improvvisamente quando mi afferra il viso tra le dita, sorrido e poi unisce le nostre labbra, mugolo in risposta e cerco di ricambiare il bacio, spero soltanto che non mi chieda di farlo di nuovo.

Dischiudo le labbra e faccio unire le nostre lingue in un bacio poco casto, se è questo quello che vuole, lo accontenterò ma si stacca «no, bambolina...devo andare a lavoro» sussurra contro le mie labbra «quando tornerò stasera continueremo» mi accarezza uno zigomo sorridendo e annuisco baciandolo ancora «baciami» sussurro e gli accarezzo una guancia.

Si stacca «cos'hai stamattina, bambolina? Ho detto che non posso» cerca di spostarmi così mi alzo in piedi «scendi, mangiamo qualcosa» aggiunge sorridendo, cazzo, sta funzionando, non posso crederci «mangiamo?» domando «da quando tu mangi?» aspetto che si alzi per avviarmi alla porta.

Alza gli occhi al cielo «mangio...l'insalata» mi raggiunge «sicuro di non voler qualcosa di più sostanzioso?» domando e mi tocco leggermente il collo, fa fottutamente male «Sostanzioso?» mi guarda corrucciato «si...posso cucinare qualcosa come...uova strapazzate e bacon» dico, sempre che lui abbia gli ingredienti.

«Non la mangio da un po'» mugugna e faccio spallucce «allora dovrai avere un po' di pazienza, te le cucinerò» appena apre la porta esco e mi avvio al piano di sotto lentamente ma quando mi richiama mi fermo subito «mh?» domando e lo aspetto fissando lo sguardo nel suo, spero non si sia arrabbiato.

Assume uno sguardo serio «perché l'hai fatto?» domanda riferendosi a ieri sera, sicuramente e raddrizzo la schiena «perché volevo imparare, non l'ho mai fatto» cerco una scusa migliore in testa in caso mi chiedesse il perché, spero ci creda.

Si avvicina a me e assottiglia lo sguardo, cazzo, sta per chiederlo «e perché con me?» domanda ancora «perché, a quanto pare, sei l'unico che mi voglia in quel senso» dico e lo guardo ancora negli occhi facendo un piccolo sorriso quando mi rendo conto che sono riuscita a convincerlo e rabbrividisco per il suo naso sul collo «tutta mia» sussurra poggiando le mani sui fianchi, non me lo aspettavo.

Il mio stomaco brontola e arrossisco «scusalo» caccio una piccola risata, ho fame, ride e per la prima volta sento la sua risata, è davvero carina «andiamo» mi carica in spalla e sussulto aggrappandomi a lui «hai sempre così fame?» mi tira una pacca sul sedere e arrossisco «attento al fianco e si» dico e cerco di non pesargli.

Ride «ti preoccupi per me, bambolina?» domanda «sai...la ferita da oggi in poi la medico io, quindi si, mi preoccupo» dico cacciando una mezza risata, sono contenta che le cose siano cambiate con lui, non mi piaceva essere presa a schiaffi tutti i giorni «e puoi ben immaginare il perché» ci scherzo e mordo il labbro inferiore «Sei proprio una bambolina pervertita» mi massaggia il sedere e arrossisco «oh, anche tu, Louis» sta giocando con la persona sbagliata «devo ricordarti quello che hai fatto ieri? Mi hai torturato il collo» dico, è conversazione più lunga che stiamo avendo e questo mi stupisce molto.

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Where stories live. Discover now