Capitolo 3

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Era passata ormai una settimana da quando Zayn mi aveva detto che gli piacevo facendomi arrossire con la storia dei nostri tatuaggi, era una settimana che me ne stavo chiuso in casa a contemplare la pioggia che scendeva lenta, era una settimana che non lo vedevo per colpa di questi suoi cugini spuntati dal nulla dopo quasi sei anni che vive in questa città e proprio quando le cose stavano cominciando ad andare per il verso giusto loro si intromettono e rovinano tutto. Solo una telefonata di Mark aiuta a far passare il tempo, mi chiede come va con Zayn visto che è stato lui a spingerlo a dirmi ciò che sentiva, ciò che provava, per me.

A volte non ci credo ancora che potrò abbracciarlo e baciarlo quando lo rivedrò, spero solo non passi troppo tempo.

Speravo di rivederlo presto perché dovevamo chiarire cosa ci sarebbe stato tra noi dopo quel pomeriggio che ogni tanto tormentava i miei sogni facendomi credere che fosse scappato a gambe levate da me.

Soprattutto negli ultimi giorni mi svegliavo sudata gridandogli di tornare, era un vero inferno restare solo a casa aspettando che Zayn rispondesse ai messaggi o che il mio compagno Niall tornasse dall’Irlanda per potergli raccontare tutto e distrarmi dal continuo pensare a quelle labbra sulle mie, a quel suo sorriso speciale che faceva raramente e che mi era rimasto incastrato in mezzo agli occhi, a quel fisico così asciutto e snello a cui stavano grandi perfino le magliette di quando avevo diciotto anni, a quel ragazzo speciale che era il mio migliore amico che è sempre stato molto di più di quello, per distrarmi dal pensare quanto quella sera mi aveva reso felice poterlo baciare.

La mattina dopo mi svegliai verso le nove per andare al lavoro, facevo il cameriere in un piccolo ristorante vicino all’università che di lì a pochi mesi avrei ricominciato a frequentare regolarmente.

Mi cambiai velocemente e presi la moto per non arrivare tardi il primo giorno di apertura e in più mi serviva del tempo per parlare con Harry, sicuramente lui avrebbe cominciato a raccontarmi come aveva passato questi due mesi di vacanza con il suo Louis eccetera eccetera ma io volevo dirgli tutto quello che sentivo quando stavo vicino a Zayn, il cuore aumentava il ritmo e un sorriso da ebete mi spuntava sul viso, mi veniva voglia di baciare quelle labbra ancora ancora e ancora.

Pensare a tutte quelle cose, pensare a lui mi faceva venire il magone.

“sei al lavoro, sorridi e sii te stesso Liam” dissi tra me e me “e ora andiamo a divertirci un po’ a parlare con i clienti” Lo  feci, mi stampai un sorriso a trentadue denti sul viso e cominciai a girare prendendo le ordinazioni e riferendole poi al cuoco; circa due ore dopo l’inizio del mio turno cioè verso mezzogiorno e mezzo lo vidi entrare insieme ad altri due ragazzi che gli assomigliavano moltissimo. Mi avvicinai lentamente a loro, non sapevo come comportarmi, abbracciare Zayn? Presentarmi soltanto? Scossi le spalle per riprendermi e lo salutai con un cenno del capo dicendo

-Ciao Zayn- lui mi rispose subito con un sorriso

-Ciao Lee, ci daresti un tavolo per tre per favore?- dio quanto era bello il suo sorriso in quel momento, lo rendeva così adorabile e sexy

-Oh ehm .. uh certo, venite- balbettai facendo loro segno di seguirmi

-Sapete già cosa volete o vi porto i menu?- chiesi guardando i due ragazzi lasciandomi Zayn alle spalle

-Si grazie, due menu basteranno. Zayn?-  lo guardai con la coda dell’occhio mordendomi il labbro e me ne uscii con -Il solito? Magari dopo .. possiamo andare a fare un giro in macchina come settimana scorsa no?- lo presi in giro allontanandomi per prendere i due piccoli depliant per i ragazzi osservando la reazione dei tre alla mia affermazione. Stavano ridendo tutti e tre, mi fermai a guardare Zayn, non rideva quasi mai ma quando lo faceva tutto il mondo si fermava a guardarlo, io per primo.

POV ZAYN

Rimasi in silenzio e lo guardai conversare con i miei cugini, mi stava dando le spalle perciò vedevo la schiena tesa e i movimenti a scatto che faceva, sapevo che si sarebbe innervosito ma per precauzione ho preferito portarli, non farà niente se ci sono anche loro giusto? No, mi sbagliavo invece, ha tirato fuori la storia del giro in macchina; ora come lo spiego ai miei cugini?

Appena si allontanò mi avvicinai a loro e sussurrai che la settimana prima Liam era così ubriaco che stava limonando con un cane pensando fosse una ragazza e che io lo avevo trovato e riportato a casa. Scoppiai a ridere insieme a loro per la cazzata che avevo detto, insomma lui non lo avrebbe mai saputo

-Mi raccomando non ditegli niente okay? Fate come se non vi avessi rivelato nulla per favore-

-Tranquillo Zay non andiamo in giro a sputtanare il tipo che ti piace-

-Credo lo faccia già da solo quello, comunque non mi piace, è solo il mio migliore amico-

-Quindi tutte le volte che hai parlato di lui a Doniya era solo per dirle che è un amico fantastico .. certo come no- scoppiarono a ridere senza distogliere lo sguardo da me  -Ormai lo sa tutta la tua famiglia che ti piace-

-Cosa!?- gridai facendo girare Liam che fece cadere un bicchiere mandandolo in frantumi

-Scusa- mormorai verso di lui indicando il bicchiere a terra, oh quanto avrei voluto baciarlo e abbracciarlo per togliergli quell’espressione sorpresa e anche un po’ spaventata

-s..scu..scusate- sussurrò piegandosi a raccogliere tutto, mi sentivo in colpa, in fondo era colpa mia se aveva fatto cadere a terra il bicchiere così mi alzai e mi accucciai accanto a lui per aiutarlo accarezzandogli poi  piano la mano dato che nessuno poteva vederci, eravamo di schiena rispetto ai tavoli e quasi dietro al bancone

Amore sotto la pioggia di primavera《Ziam》Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin