Capitolo 17

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POV ZAYN

Guardai Doniya catapultarmi addosso tutte quelle informazioni in una volta sola senza neanche preoccuparsi del fatto che mi stava uccidendo per la seconda volta, che mi stava lacerando dentro perché odiavo non poter parlare con il mio piccolo Liam anche se di pochi mesi, anche se un po’ più alto di me, anche se più robusto fisicamente, lui è il mio piccolo Liam fragile che mi si stava sgretolando tra le mani e so che è tutta colpa mia perché lo sto facendo soffrire, prima il bacio con Perrie poi tutta la mia fretta di rimanere con lui, il fatto che sono scappato senza dargli spiegazioni, e ora ho perfino paura di parlare con lui e dirgli “Scusa Liam ma io non ho mai imparato a nuotare perciò ho paura che possa succedere qualcosa ma soprattutto mi vergogno da morire per questa cosa” ridicolo, si metterebbe a ridere di me e .. non so, se non andassi da lui però potrei perdere la persona che amo.

-Zayn!- mi ritrovai con mia sorella che mi scuoteva e mi gridava che se conoscevo bene Liam avrei dovuto sapere come avrebbe reagito, il contrario di ciò che continuavo ad immaginarmi sarebbe successo

-Io conosco Liam da poco e molto meno di te ma non credo che possa mettersi a ridere, so che è una persona sensibile, proprio come te anche se cerchi di nasconderlo perciò ora io e te muoviamo le chiappine ed andiamo da lui- anuii piano passandomi nervosamente le mani nei capelli continuando a spostare il ciuffo, lo feci per tutto il tempo fino a che un Liam vestito solo con un paio di pantaloni del pigiama da cui si vedeva l’elastico dei boxer e tutto sudato non venne ad aprirci la porta.

Mi fermai a guardarlo per qualche secondo venendo poi scosso da mia sorella

-Cosa?- chiesi guardando prima lei e poi il castano

-Io e Zayn siamo venuti qui per dirti una cosa, vero Zay? Possiamo entrare per favore?- rimasi a fissare gli occhi del più piccolo mentre mia sorella parlava rispondendo con un semplice “già”.

Distolsi lo sguardo quando lui si spostò dalla porta scusandosi per lo stato in cui si trovava spiegando che si stava allenando facendo un po’ di box.

Rimasi nascosto dietro la ragazza fino a che Liam non ci invitò a sederci sul divano mentre lui si copriva il petto con una canottiera bianca che lasciava intravedere i muscoli ancora sudati.

-Eh ditemi .. come mai questa apparizione improvvisa?- era freddo, più di quanto potessi immaginare, passava dall’essere dolce e gentile all’essere distaccato ed indifferente nel giro di venti minuti.

Potevo anche capire le sue ragioni, speravo solo che si sarebbe addolcito se gli avessi spiegato le mie

-Liam sono .. siamo venuti qui perché voglio spiegarti il motivo per cui l’altro giorno me ne sono andato via così- feci un respiro profondo sistemandomi il ciuffo e poi continuai -Io me ne sono andato perché .. io .. io non so nuotare Liam e non volevo .. fare una brutta figura ecco-

osservai il suo viso illuminarsi mentre tratteneva una risata

-Ma Zaynie, lo so che non sai nuotare, è per questo che ti ho chiesto di farlo con me, volevo dimostrarti che puoi fidarti , volevo essere io a stringerti tra le braccia in acqua, volevo soltanto fare qualcosa per te, per farti dimenticare ciò che era successo in camera mia- abbassai lo sguardo appena sentii la pria frase rimanendo così per tutto il tempo mentre lo ascoltavo

-Mi dispiace averti spaventato Zay, volevo fosse una cosa .. nostra- sussurrò avvicinandosi a me sedendosi a terra posando la testa sulle mie gambe per guardarmi negli occhi, mi pentii quasi subito di non essere riuscito a trattenere le lacrime poiché dopo aver visto le lacrime il castano si allontanò da me cominciando a sussurrare cose come “mi dispiace” “non piangere ti prego” “sono uno stupido” oppure “non volevo, scusa, scusa ..” ed ecco che era tornato il Liam sensibile che si prende la colpa per qualsiasi cosa accada

-Sta zitto e baciami- sbottai alzandomi e avvicinandomi a lui -Don puoi andare a casa per  favore? Devo spiegare un paio di cosette al ragazzo tremante qui davanti ma il modo in cui lo farò non è tradizionale perciò op op .. va a casa- ridacchiai facendole l’occhiolino avvicinandomi sempre di più al più piccolo; una volta che se ne fu andata gridando un “ciao ragazzi, divertitevi” mi girai verso Liam e sorrisi

-A..Allora, che .. c..che vuoi fare?- balbettò strofinandosi le mani sui pantaloni, era agitato, mi avvicinai sempre lentamente sorridendo di più man mano la distanza tra noi diminuiva

-Ho intenzione di fare ciò che ho detto .. hai un costume da prestarmi per dopo?- cambiai velocemente argomento dopo la prima affermazione

-Io .. ehm .. si certo ma ..- posai le mani sui suoi fianchi facendo toccare le nostre labbra prima che potesse finire la frase, cominciai a baciarlo lentamente partendo dal labbro inferiore cercando poi un contatto con la sua lingua che non tardò ad arrivare con mia grande soddisfazione, feci incontrare le nostre lingue più e più volte allontanandomi solo per riprendere fiato e gli sussurrai all’orecchio “vedrai col tempo ciò che voglio fare e rilassati .. non è niente di assurdo” dopo di che lo presi per mano e andai a stendermi sul divano facendogli segno di fare lo stesso; ci accoccolammo stretti uno nelle braccia dell’altro scambiandoci carezze e piccoli baci.

Interruppi il silenzio affermando solo -Voglio imparare a nuotare, voglio farlo con te .. voglio fidarmi, voglio che questa cosa sia solo nostra- il viso di Liam si illuminò e il ragazzo cominciò a riempirmi di domande del tipo “Davvero?” “Non stai scherzando?” “Quando?” “Ma perché?” lo zittii con un piccolo bacio rispondendo semplicemente -Adesso amore mio-

Spazzio autrice 

Come sempre non so mai cosa dire ahahah a parte quasto spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto e sia abbastanza lungo 

Mi scuso in anticipo per eventuali errori

Baci baci -Val

Amore sotto la pioggia di primavera《Ziam》Donde viven las historias. Descúbrelo ahora