"Odio la mia fantasia perché vorrei fossi mia
Quando non ti posso avere."Lui
Muovo le dita a destra e a sinistra per distribuire l'erba in modo uniforme, quindi inizio a rollarla con calma, facendo in modo che i polpastrelli degli indici e dei pollici si tocchino e andando avanti e indietro, per far sì che la cartina aderisca perfettamente al filtro. Infine, ne lecco un'estremità e faccio in modo di chiuderla, tiro due colpetti dal lato del filtro sulla dura superficie del davanzale della finestra e sigillo la parte opposta in modo che sembri il cordino di una candela.
Sto per accenderla e dare vita al mio personale rituale di felicità.
<<Lei com'è?>> spezza la quiete, mettendosi seduta sul letto.
Mi volto a guardarla. I capelli biondissimi sono disordinati e le scendono arruffati sulle spalle, gli occhi azzurri sono assonnati e lucenti, ha ancora le labbra rosse e gonfie; è nuda e la sua spiccata sensualità stride con le infantili lenzuola a fiorellini gialli che coprono a malapena il suo ventre.
<<Chi?>> chiedo, fingendo di non aver capito dove voglia arrivare.
Ti prego, Giada, non dire il suo nome.
Abbiamo fatto sesso, e per la cronaca è stato uno dei migliori della mia vita.
Sto per fumarmi una canna e voglio proseguire indisturbato in questo viaggio verso il nirvana.<<Sto cazzo Mat>>
<<Ah ah, sono impressionato dall'originalità delle tue battute>> la prendo in giro, lanciandole un cuscino rosa caduto a terra che la colpisce in pieno viso.
<<Stronzo>> ride.
Questa ragazza ha davvero la capacità di mettermi di buon umore.
Torno a rivolgere il mio sguardo fuori dalla finestra. Sono quasi le quattro di notte, ma l'aria è rovente: i palazzoni si stagliano indisturbati su tutti i lati visibili, a chiudersi in un cortile al limite del claustrofobico e le antenne che si poggiano sui tetti sembrano disegnare un variegato prato metropolitano. La città in questo periodo è sempre più deserta e coloro che sono rimasti intrappolati in questo girone infernale cercano di ripararsi dalla calura estiva come meglio riescono.
Se vivi a Roma sai che in estate anche un ventilatore vecchio e sfasciato può salvarti la vita.
<<Dai, sul serio>>
<<Che?>>
Ti prego no.
<<Camilla>> continua Giada. <<Com'è?>>
Perfetto, l'ha detto.
<<Ma che domanda è?>> trattengo il fumo nella bocca per qualche istante.
<<È una domanda>> risponde lei. <<Dai, sono troppo curiosa>>
Com'è Camilla? Camilla è innocenza e passione, è rabbia e tenerezza, è luce e ombra.
È sempre stata l'unico amore possibile per me.<<Ma che ne so>> tento di troncare la conversazione. <<Fumi?>> le chiedo, allungando la mano verso di lei e offrendole ciò che resta della mia canna.
Annuisce e si sporge per afferrarla, quindi punta i suoi occhi azzurri nei miei, scuri come la notte. <<Oltre ad essere bellissima, cosa che ho potuto constatare personalmente, che tipo è? >> non demorde.
Deglutisco. <<È una ragazza
normale>> mento. <<Niente di particolare>>Lei inarca il sopracciglio. <<Davvero? Puoi fare meglio di così>> ghigna, scettica.

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Il mio posto nel mondo
Romance[MOMENTANEAMENTE SOSPESA] Mattia e Camilla non stanno più insieme. Lei, capelli neri, un sorriso contagioso e un passato da dimenticare, vive con Gigio e Luna in una casa universitaria dove non esiste privacy, si dorme poco e si mangia moltissimo. ...