29. Vorrei vederti a te!

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"Odio la mia fantasia perché vorrei fossi mia
Quando non ti posso avere."

Lui

Muovo le dita a destra e a sinistra per distribuire l'erba in modo uniforme, quindi inizio a rollarla con calma, facendo in modo che i polpastrelli degli indici e dei pollici si tocchino e andando avanti e indietro, per far sì che la cartina aderisca perfettamente al filtro. Infine, ne lecco un'estremità e faccio in modo di chiuderla, tiro due colpetti dal lato del filtro sulla dura superficie del davanzale della finestra e sigillo la parte opposta in modo che sembri il cordino di una candela.

Sto per accenderla e dare vita al mio personale rituale di felicità.

<<Lei com'è?>> spezza la quiete, mettendosi seduta sul letto.

Mi volto a guardarla. I capelli biondissimi sono disordinati e le scendono arruffati sulle spalle, gli occhi azzurri sono assonnati e lucenti, ha ancora le labbra rosse e gonfie; è nuda e la sua spiccata sensualità stride con le infantili lenzuola a fiorellini gialli che coprono a malapena il suo ventre.

<<Chi?>> chiedo, fingendo di non aver capito dove voglia arrivare.

Ti prego, Giada, non dire il suo nome.
Abbiamo fatto sesso, e per la cronaca è stato uno dei migliori della mia vita.
Sto per fumarmi una canna e voglio proseguire indisturbato in questo viaggio verso il nirvana.

<<Sto cazzo Mat>>

<<Ah ah, sono impressionato dall'originalità delle tue battute>> la prendo in giro, lanciandole un cuscino rosa caduto a terra che la colpisce in pieno viso.

<<Stronzo>> ride.

Questa ragazza ha davvero la capacità di mettermi di buon umore.

Torno a rivolgere il mio sguardo fuori dalla finestra. Sono quasi le quattro di notte, ma l'aria è rovente: i palazzoni si stagliano indisturbati su tutti i lati visibili, a chiudersi in un cortile al limite del claustrofobico e le antenne che si poggiano sui tetti sembrano disegnare un variegato prato metropolitano. La città in questo periodo è sempre più deserta e coloro che sono rimasti intrappolati in questo girone infernale cercano di ripararsi dalla calura estiva come meglio riescono.

Se vivi a Roma sai che in estate anche un ventilatore vecchio e sfasciato può salvarti la vita.

<<Dai, sul serio>>

<<Che?>>

Ti prego no.

<<Camilla>> continua Giada. <<Com'è?>>

Perfetto, l'ha detto.

<<Ma che domanda è?>> trattengo il fumo nella bocca per qualche istante.

<<È una domanda>> risponde lei. <<Dai, sono troppo curiosa>>

Com'è Camilla? Camilla è innocenza e passione, è rabbia e tenerezza, è luce e ombra.
È sempre stata l'unico amore possibile per me.

<<Ma che ne so>> tento di troncare la conversazione. <<Fumi?>> le chiedo, allungando la mano verso di lei e offrendole ciò che resta della mia canna.

Annuisce e si sporge per afferrarla, quindi punta i suoi occhi azzurri nei miei, scuri come la notte. <<Oltre ad essere bellissima, cosa che ho potuto constatare personalmente, che tipo è? >> non demorde.

Deglutisco. <<È una ragazza
normale>> mento. <<Niente di particolare>>

Lei inarca il sopracciglio. <<Davvero? Puoi fare meglio di così>> ghigna, scettica.

Il mio posto nel mondoWhere stories live. Discover now