III. here we stand...

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Mi sveglio di soprassalto, i residui di un incubo che scompare non appena provo a focalizzare.

Scorpius Malfoy è ancora qui, indecentemente nudo, disteso sul mio letto, che russa beatamente, e non da fastidio con il suo pungente sarcasmo.

Non ho voglia di svegliarlo, e svegliare con lui anche il suo sarcasmo, di conseguenza.

Infilo la vecchia t-shirt dei Queen, quella del mio periodo ''oh che bello l'oversize'', e mi allontano da quel maledetto tentatore.

Come ti è saltato in mente, stupida che non sei altro, di cascarci un'altra volta?

Sì, la vocina nella mia testa ha ragione. Sono proprio un'idiota.

Mi sono forse dimenticata chi sia Scorpius Malfoy? Ovviamente no. Non ho dimenticato nulla. Malfoy era uno dei peggiori a scuola, tanto che seriamente ho dubitato della salute mentale di Albus molte, tantissime volte, in quanto lo riteneva invece uno dei migliori.

Non che fosse un bullo, oppure fosse cattivo. Semplicemente, aveva un modo di fare del cazzo, per utilizzare un francesismo.

Rasente la misoginia, promiscuo, vanitoso, ed egoista.

Ovviamente, nulla che gli altri della sua specie non siano. Ma in lui, queste cose erano particolarmente fastidiose ed irritanti. Il perché, ancora, non lo so.

Non so neanche se sia cambiato, né tantomeno mi interessa. Si, certo.

La voce nella mia testa è fastidiosamente in disappunto con me. Bene, cara, mettiti in fila.

Decido di bere il tè guardando fuori dalla finestra del mio attico, assumendo volontariamente uno stato d'animo vacuo, da film.

Londra, da qui, è così calma, così ferma, da sembrare quasi irreale. Ho scelto questa casa proprio per questo motivo. Qui posso fare come se fossi in una torre d'avorio, tutto il resto non può toccarmi, ed io sono tranquilla.

Ma adesso, nella torre d'avorio, c'è un intruso. Io non sono tranquilla, ed il resto, che chiameremo Malfoy per comodità, mi ha toccata. Eccome, se lo ha fatto.

Ora basta, Rose! Smettila di fare la quindicenne alle prese con gli ormoni.

-Buon pomeriggio, Rose!-

Sobbalzo per lo spavento.

-Vuoi uccidermi?!-

Ride, ed io per un secondo vacillo. Dovrebbe farlo più spesso, gli dona.

No, okay, basta.

-Ti prego, vèstiti.- gli dico, perché ha solo un paio di mutande addosso, e vorrei evitare di cominciare a viaggiare con la testa.

-Niente che tu non abbia già visto, Weasley. Comunque...- si avvicina, soffermandosi poco velatamente sul mio desabillé.

Adesso comincerà a blaterare, gonfiando il suo ego, e urtandomi con il suo modo di parlare strascicato ed elegante che mi dà su i nervi.

Invece, tutto ciò che dice, guardandomi dritto negli occhi, è -..Mi dai il permesso di fare una doccia?-

Ed io, siccome sono una stupida decerebrata, riesco solo ad annuire.

Riesco a rinsavire, solo quando vedo socchiudersi la porta del bagno e lo scroscio dell'acqua sul piatto doccia.

Ritorno in camera, per mettermi almeno di pantaloncini. Non ce la faccio, a guardare il letto sfatto, i suoi vestiti a terra... Un momento!

Se i suoi vestiti sono qua...

-Malfoy!- entro nel bagno, incurante del fatto di invadere la privacy di qualcuno.

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