Safe

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Una macchina nera sfrecciò velocissima su quella piccola via, rischiando più volte di danneggiare le altre auto.

Yoongi la guardò con sollievo e poi tornò con lo sguardo sul povero Jungkook che era in preda a spasmi e a respiri mozzati.

Da essa scesero di corsa Taehyung e Jimin che gli corsero in contro a una velocità impressionante. Avevano mollato tutto per arrivare da loro due e spronato l'autista a guidare come se fosse in formula 1 per arrivare il prima possibile.
Avevano tutt'e due un espressione terrorizzata, soprattutto il più grande.

Aveva ricevuto un messaggio da Yoongi il quale gli aveva spiegato di come il suo amico si era sentito male e siccome avesse chiesto esplicitamente la sua presenza. Non appena lo lesse si immaginò la scena e il cuore gli si strinse talmente tanto da fargli male.

Jimin, essendo il secondo più forte del gruppo, non ci pensò due volte e lo prese in braccio, mentre accelerava il passo verso la Limousine. Il ragazzo tra le sue braccia continuava a contorcersi, tentando di avvicinare il più possibile le gambe allo stomaco.

Non appena ne ebbe l'occasione, allungò debolmente una mano verso il polso di Taehyung, il quale si girò sorpreso.
Non lo lasciò neanche per un istante.
In macchina la testa del piccolo Jungkook stava comodamente poggiata sulle gambe del modello.
Egli gli accarezzava i capelli dolcemente, mentre osservava il suo visino pallido sudante di sforzi.
Gli si strinse il cuore vedendo come si aggrappava a lui e come sorrideva debolmente quando lo accarezzava.
Era troppo importante per lui.

[...]

Jungkook strinse gli occhi un paio di volte, il mal di testa non voleva proprio andarsene.
Ricordava la notte precedente a piccoli tratti, non tutta però.
Ma ricordava perfettamente il dolore che aveva avuto un tutto il corpo, poi buio e qualche raggio di luce ogni tanto. Sapeva di non essere svenuto perché si ricordava tutte le sensazioni, o meglio dolori.

Aprì lentamente le palpebre, facendole abituare alla luce, seppur tenue della lampadina accanto a lui.
Aveva tante domande da fare a Yoongi, voleva rivedere assolutamente Tae-

«Come ti senti cucciolo?»
La sua voce. Era la sua.
Senza pensarci due volte gli saltò al collo stra felice, anche se la testa non era affatto contenta di questo scatto improvviso.
Lo abbracciò tremante per il troppo sforzo, mentre l'altro era rimasto a sorridere come un ebete, ricambiando l'abbraccio. Sentivano l'uno il battito cardiaco dell'altra ed erano entrambi più accelerati del solito.
Arrossirono entrambi.



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