COME TUTTO IN UNA SOLA NOTTE PUÓ CAMBIARE

442 82 33
                                    

La notte mi piaceva come mi piacevano le stelle e per questo stavo sveglia e provavo a contarle e, anche se sapevo che era inutile ed impossibile, lo facevo comunque. E così, ogni sera, mi addormentavo serena, pensando a quelle piccole lucine che illuminavano un cielo così grande e buio. Le stesse che avevano visto miliardi e miliardi di cose, che avevano sentito miliardi e miliardi di segreti ma che mai li avrebbero rivelati.

Fu proprio la notte, peró, a portarmi via ció che io amavo più di me stessa, e io non le lo perdonai mai. Da lì in avanti non guardai più le stelle, non tentai più di contarle e, forse, é anche per questo che i miei sogni non furono più sereni ma irrequieti e spaventosi.

Avevo otto anni all'epoca, ero una bambina, una povera e illusa bambina che credeva ancora nelle favole e nel "Vissero per sempre felici e contenti", che credeva ancora nelle persone e nelle loro parole ma, soprattutto, che credeva ancora nell'amore, quello a prima vista ma anche quello coltivato nel tempo. Soltanto col passare degli anni, peró, capii che non esisteva un finale bello per tutti, che le persone non dicevano altro che bugie e che l'amore non era tutto rose e fiori come ci volevano far credere.

Quella notte me la ricordo benissimo, era una di quelle senza stelle, dove io mi addormentavo subito perché, in fin dei conti, un cielo privo di stelle non é molto affascinante da guardare. Mi svegliarono dei rumori, provenivano dal piano di sotto, non avrei mai potuto immaginare cosa sarebbe successo da lì a pochi minuti dopo. Scesi le scale e, arrivata nell'ingresso, vidi mia madre; era elegante e molto bella, vestita del suo abito migliore. Anche lei mi vide, mi venne incontro e inizió a parlare:

"Emily…"

"Sì,mamma"

"Promettimi che qualsiasi cosa accadrà tu non penserai mai al passato"

"Mamma, ma…"

"Promettimelo e basta, non ho tempo per le spiegazioni"

"D'accordo te lo prometto"

Detto questo mi guardó a lungo, come indecisa su qualcosa, poi mi diede un bacio e, infine, mi abbracció, uno di quegli abbracci che ti fanno sentire a casa, che ti trasmettono tutto l'amore di cui hai bisogno, che ti fanno capire che quello é un "addio" e non un "arrivederci".

Quella fu l'ultima volta che la vidi, se n'era andata e, di certo, non sarebbe più tornata, neanche per me. Tutto ció che mi ero costruita fino a quel momento crolló, ma io non potei crollare, avevo una promessa da mantenere: non avrei mai pensato al passato! 

____________________________________________

Spazio scrittrice

Ciao a tutte le mie lettrici e a tutti i miei lettori,

volevo ringraziarvi dal primo all'ultimo per seguire i miei capitoli.
È la prima storia che scrivo e spero che possa essere di vostro gradimento.
Questo é un capitolo di passaggio e quindi é, forse, un po' noioso ma vi prometto che il prossimo sarà più divertente.
Sarei felice se votaste e commentaste con i vostri pareri, accetto anche critiche costruttive.
Al prossimo capitolo, baci.

MI AVEVI DETTO CHE RESTAVIHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin