C.27:||GuardianOfPleasure

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SIERRA

Era la festa del papà.

Avevo imparato a cucire da poco e per questo avevo deciso di creare qualcosa per mio padre in modo da renderlo orgoglioso di me.

Era sempre indaffarato con il lavoro e così ho pensato che se avessi creato qualcosa, magari dopo sarebbe stato libero e avrebbe passato del tempo con me e mio fratello, così mi misi al lavoro.

Mi chiusi nella mia stanza per tutto il giorno senza fare colazione e senza nemmeno pranzare. Disegnai un bozzetto simile a quelli che papà guardava con attenzione e a cui piacevano tanto, seppur lo ritenessi troppo spento e formale. Ci aggiunsi dei miei particolari così da renderlo più bello.

Completai il lavoro all'ora di cena quando vennero anche i nonni a trovarci apposta per vedere i loro nipotini. Ethan non si era sforzato neanche di fare un regalo, sapendo bene che papà era sempre molto esigente e contando ciò che ha sempre fatto negli anni precedenti, Moose rinunciò. Ma io no.

Ogni anno cercavo di migliorare in ambito di moda e ogni anno sembrava che non fosse mai abbastanza, ma non mi arrendevo, volevo dimostrare che potevo essere all'altezza del mio cognome.

Avevo cucito il mio primo vestito floreale utilizzando diversi tessuti e molte ricamature a soli 6 anni. Scesi in sala da pranzo più tenace che mai decisa a presentare il mio primo abito. Così feci. Ma da lui ottenni solo una risata.

Reputava la mia idea infantile, una cosa da bambine che si divertivano a raccogliere fiori in giardino e a disegnare cose adorabili come pandacorni.

È stato così umiliante che mi chiusi in stanza saltando pure quel pasto della giornata.

Fu però il nonno a portarmi da mangiare in camera mia e con me, escogitò un piano per pubblicare il mio capo di nascosto. Ci lavorammo per tutta la notte ma alla fine ce la facemmo.

Il mio primo vestito venne pubblicato ed ebbe così tanto successo che divenne il capo più importante dell'impero McGarden, tant'è che l'originale vestito non fu mai venduto, bensì venne custodito in una vetrina nel piccolo museo dell'azienda a Seattle.

«Che disegni?» Chiede Carlos chinandosi verso di me, prima che possa coprire tutto, spalanca gli occhi nel vedere il mio album. Come se non bastasse, anche Connor si china spalancando anche lui gli occhi.

 Come se non bastasse, anche Connor si china spalancando anche lui gli occhi

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Carlos sorride intenerito. «Quella è la mano di tuo papà?» Chiede indicano la manina della bambina che stringe il pollice a suo padre.

Connor ringhia mormorando un "idiota" prima di ritornare ad ascoltare la lezione. Ciò nonostante, sembra fissarmi con la coda dell'occhio attendendo una mia risposta.

Still United (S.2) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora