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Erano le 19:30 di sera, la capitale era piena di luci, la gente che tornava a casa dopo una giornata di lavoro. I ragazzi giovani che uscivano a divertirsi e poi c'era Y/n.

Lei era solo uscita per fare un po' di spesa per sé e sua madre, con i pochi soldi che avevano. Forse però, le sarebbe convenuto stare a casa con la madre. Ciò che si ritroverà davanti la sconvolgerà. Si abbandonerà ai sentimenti negativi...

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Y/n's pov

Osservo la gente che mi passa accanto. Tutti sorridono e ridono, sono felici. Io ormai non so più cosa sia questo sentimento, non provo felicità da quando, 8 anni fa è morto mio padre per colpa di un incidente stradale.
Entro in un piccolo negozio di alimentari, è uno di quei negozietti con poche cose e che costano poco. Ormai mia madre non può più lavorare, perché dalla morte di mio padre si è un po'ammalta, e il mio misero stipendio basta per sopravvivere. È stata dura per entrambe. Prima ero la principessa di papà, adesso sono diventata il guerriero di mamma.

Decido di prendere della pasta, un po di carne e un po di pane. Esco e torno verso la piccola casa che abbiamo. È una piccola casa, situata in una parte un po' isolata di Seuol.
Entro nel vialetto di casa, non so perché, ma ho un brutto presentimento. Mi avvicino al piccolo portoncino.
È aperto, strano, pensavo di averlo chiuso.
Attraverso il giardinetto, se ne prende sempre cura mia madre, dice che prendersi cura dei fiori le mette pace e armonia.
Anche la porta di casa è aperta. Ho paura sia successo qualcosa, l'ansia inizia ad assaliti. Butto a terra la busta della spesa ed entro correndo in casa. Tutto è messo a soqquadro, come se qualcuno stesse cercando qualcosa. Sento un rumore al piano di sopra, mi precipito verso le scale chiamando a gran voce mia madre. Non mi risponde e sopra non c'è nessuno. Lacrime di terrore iziano a scendere dai miei occhi e bagnarmi tutto il viso. Torno giù, ho paura di entrare nel salotto, il cuore batte velocemente, le gambe tremano  e la paura aumenta. Prendo un bel respiro ed entro in sala.

È lì.

È lì che giace a terra inerme in un tappeto rosso, rosso del suo sangue.

Mi avvicino a lei, mi accascio a terra e inizio a piangere. Non avrei dovuto lasciarla da sola.

Ancora tremante e il lacrime mi alzo e prendo il telefono per chiamare la polizia.

Mentre aspetto che arrivino faccio un giro della casa, dato che prima non ho fatto caso a nulla. Mi accorgo che hanno preso tutto, i risparmi messi da parte, i gioielli di mia madre e piccoli oggetti di valore esposti qua e là come arredamento.

ZERO POV'S

Y/n si siede per terra e scoppia in un forte pianto, non riesce a capire il perché sia successo a lei, a sua madre. Stringe le sue ciocche nere tra le mani e continua a piangere e urlare in preda all'ira, allo sconforto e al dolore. Con l'arrivo della polizia y/n si paralizza,non aveva  pensato al fatto che i poliziotti avrebbero potuto dare la colpa a lei, ma oramai è tardi.

All'arrivo dei poliziotti y/n è nervosa e spaventate. Loro cercano di tranquillizzare Y/n, la portano in caserma e cascano di farle alcune domande

All'or..
Questa è la mia prima ff, spero non faccia cagare. Cercherò di essere regolare con gli aggiornamenti.

Ho voluto scrivere una ff su jooheon perché sono tipo inesistenti, ma vabb.

E nulla. Al prossimo capitolo

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