La ragazza stava tornando dalla guferia, camminando nel prato della scuola, tra i sassi e la ghiaia, tenendosi stretta la scatola che la madre le aveva inviato lo stesso pomeriggio.
La stessa sera Lumacorno teneva una festa con studenti ristretti a cui lei era stata invitata.
Non stava più nella pelle, per Hilary entrare nel Lumaclub significava essere tra i favori del docente, tra le persone che, forse, dopo l'amata Hogwarts, avrebbero avuto uno sbocco lavorativo più ampio.
Il vento non era gelido, ma era abbastanza freddo da far diventare la punta del naso della ragazza di un debole rosso.
Si vedeva che l'autunno era arrivato, ormai tutte le foglie cadute erano gialle, e quelle sugli alberi tutti secchi erano rosse come il naso di tutti.
L'autunno non era dicerto una brutta stagione da passare al castello, alla fine era uno dei momenti più tranquilli dell'anno, in cui nessuno si doveva preoccupare di studiare subito per gli esami di fine anno, tutti sembravano dormire sotto quel clima di tranquillità assoluta.
Idenas nascose il suo naso infreddolito nella sciarpa verde e argento, che portava ben salda al collo.
Attraversò l'entrata e imboccò le scale per i sotterranei, dai cui proveniva un odore di frittele e marmellata alle albicocche, mentre rumori di pentole e posate ronzavano bruschi nelle orecchie . Gli elfi domestici erano indaffarati nelle cucine per preparare una merenda che veniva servita agli studenti presenti in sala grande che erano fissi sui loro libri e quaderni scolastici.
La Serpeverde entrò nella sua tana, trovando come sempre Abraxas e Aiden a giocare a scacchi magici nel salottino, sentendoli sbuffare o ridere. Lì salutò con un cenno e Yaxley, prima che la ragazza potesse salire nei dormitori, si alzò e l'afferrò per il braccio.
«Vieni sta sera ?» Domandò lasciandole il braccio.
«Si, Lumacorno mi ha inviata» rispose allentandosi un po' la sciarpa in modo da non avere gli occhiali appannati.
«Ti ha invitata lui? Non sei stata invitata da Aloysius?»
«No, anche lui fa parte del Lumaclub?» Disse con una smorfia stranita.
«Certo che ne fa parte, pensavo che ti avesse inviata lui»
«No, credo lo sapesse già...» rispose lei sorridendo.
«Hilary e quel pacco?» Intervenne Abraxas scostandosi come sempre il ciuffo biondo platino che gli si poggiava davanti ad un occhio.
Alzò il pacco con le dita e alzando l'angolo della sua bocca rosea, rispose.
«Il vestito per sta sera, cucito e preparato nella sartoria più rinomata di Diagon Alley e passato da reggia Idenas per un veloce controllo di mia madre».
«Tua madre si è assicurata che abbia uno scollo abbastanza pronunciato per Aloysius?» Disse ridendo Malfoy.
Hilary rise scuotendo la testa e prese un cavallo di scacchi che lanciò dritto sul petto del biondino.
«MA MALFOY, MI CHIEDO CHE PROBLEMA TU ABBIA» disse la ragazza mentre le sue gote si faceva rosse e la risatina svaniva.
«Suuuu sicuramente ad Al farebbe piacere» rispose ridendo.
Hilary si mise una mano in faccia e sospirò.
«Ritieniti fortunato Abraxas che non ha qua un cavallo vero, sennò ti avrebbe lanciato pure quello»
Tutti si girarono e dall'entrata fece il suo ingresso Aloysius, che entrò con disinvoltura facendo rimanere di stucco i presenti.
Hilary pensava a quanto fosse bello, ogni cosa che faceva era fatta con tanta scioltezza che appariva davvero affascinante.
Lo sapeva, stava diventando ripetitiva con quei pensieri, ma in quel periodo non faceva altro che pensare a lui; stavano uscendo abbastanza spesso e la ragazza era entusiasta della sua compagnia
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Evol
Fanfiction«Insieme fino alla fine» «E oltre» rispose lei. Due profezie che sono costrette ad intrecciarsi e diventare parte dell'intera storia magica, e due giovani intenti a diventare padroni della morte. Tom Marvolo Riddle, un nome, una sola identità. Er...
