capitolo 15

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<<Aiha ma che fai>> rivolsi un'occhiataccia alla mia compagna di banco che mi aveva appena dato una gomitata sul braccio .
<<il professore ti sta chiamando Ally>>
O cavolo mi ero distratta di nuovo!
Spaventata alzai lo sguardo sul professore di latino. Teneva le braccia conserte e dall'espressione non sembrava molto allegro.
Anzi per niente.
<<Allison , ci hai degnato della tua attenzione finalmente>>
Le guance mi divennero rosse sotto gli occhi di tutta la classe.
Mormorai un <<mi scusi>> , ma al professore non bastò, dato che era la terza volta che mi riprendeva nell'arco dell'ora,  e decise di mandarmi in punizione dopo la fine delle lezioni.
Non ci voleva questa!
Non ero mai stata mandata in punizione. Sapevo che ti rinchiudevano in una classe , insieme ad altri ragazzi poco raccomandabili, e ti costringevano a scrivere per un numero infinito di volte qualche frase insulsa come "dovrei rispettare le regole della scuola" o cose simili.
Diciamo che per quel pomeriggio non coincideva molto con i miei piani ...
Continuavo a pensare a come avrei chiesto a Shawn il suo aiuto. Con quale faccia tosta gli avrei chiesto di fingersi il mio ragazzo davanti a mia madre e a Matt , dopo tutto quello che era successo!
Dovevo passare davanti scuola sua, aspettare che uscisse e intercettarlo prima che prendesse l'autobus. Ma se dovevo rimanere in classe oltre le 14:00 non avrei mai fatto in tempo...
Avrei rimandato tutto al giorno dopo. Cameron ne sarebbe stato felice.
Sospirai rumorosamente , ormai in punizione il professore mi ci aveva messo, non aveva altre armi contro di me. Mi accasciai sul banco cercando di fare mente locale su quale sarebbe stato il mio discorso.
Come avrei iniziato ?
'Eih senti, ho detto a mia madre che stavo con te quando in realtà ero con il mio vero fidanzato, Cameron, nonché mio fratellastro. Ti va di fingere a fare la coppietta felice davanti ai miei ?'
Sicuramente sarei stata diretta...
No! Non riuscivo proprio ad articolare delle buone argomentazioni!
Forse mandargli un messaggio sarebbe stato più semplice , ma avevo paura che non mi rispondesse. Io al suo posto non l'avrei fatto.

Le ore di scuola finirono, e io mi diressi verso la classe-prigione. Quando entrai un'atmosfera cupa mi salutò. C'erano già cinque  o sei ragazzi seduti , tutti molto lontani tra loro , tutti con un'aria arrabbiata e/o pericolosa.
Una ragazza con mezza testa rasata stava masticando rumorosamente una gomma  ed era intenta a intagliare una qualche frase di protesta (suppongo) sul banco con un coltellino.
Davanti a me era seduto il ragazzo dai capelli più sporchi che io avessi mai visto , solo a guardarli mi davano il voltastomaco. Era concentrato ad accendere e spegnere un accendino che aveva in mano. Speravo non avesse intenzione di incendiare la scuola.
Un tipo che alcune volte avevo incrociato tra i corridoi continuava a strappare alcune pagine da un libro , forse era quello di scienze , e le lanciava appallottolate ai suoi piedi.
Era inutile dire che non mi sentissi per nulla a mio agio in un luogo del genere. Io avevo solo perso la concentrazione un paio di volte , non me la meritavo la detenzione forzata.
Erano le 14 e un quarto , ma il professore non si degnava a presentarsi , nemmeno a lui andava di stare là con noi.
Quando si aprì la porta ero certa che avrei visto l'adulto entrare , invece rimasi delusa dal notare che era solo un altro studente che si era beccato la punizione.
Il suo volto non mi era per nulla familiare e  mi ritrovai a domandarmi se si fosse trasferito da poco oppure semplicemente de fosse stato un tipo che passava inosservato.
Aveva capelli neri che gli cadevano ricci sulla fronte , una mascella piuttosto squadrata , occhi di un blu molto scuro.
Indossava una camicia verde lasciata sbottonata sul petto insieme a una giacca di jeans chiaro , come i pantaloni del resto , e degli anfibi dall'aria molto pesante.
Lo stavo fissando senza rendermene conto, perciò quando il ragazzo mi fece un occhiolino mi sentii molto a disagio.
Distolsi immediatamente lo sguardo e ricominciai a fissare il mio foglio bianco in attesa della comparsa del professore.
<<di solito arriva alle 14:30. Non gli frega niente di stare qua, ci dà qualche compito e poi scompare fino a quando non deve fare il contrappello per mandarci a casa. >>
Quando mi girai scoprii che il ragazzo si era seduto al banco vicino al mio.
Accennai un sorriso impacciato
<<Beh meglio no?>>
Da vicino notai che portava un anello all'orecchio.
Il ragazzo fece come se non mi avesse sentito <<Perché sei qui ?>>
La sua domanda mi colse in un primo momento di sorpresa.
<<perché te lo dovrei dire?>>
Sempre la solita acida Ally. Ti ha solo fatto una domanda.
Il ragazzo sorrise , come se avesse apprezzato la mia risposta , e si chinò verso di me. Sembrava che dovesse rivelarmi un segreto, gli occhi che si guardarono intorno, la voce più bassa.
<<scommetto che fra tutti sei la più cattiva , non è vero?>>
Sorrisi senza volerlo. <<penso tu non  sia bravo  a individuare le persone , sai?>>
Rise per ciò che avevo detto, facendo di no con la testa <<e invece sono bravissimo. Sono certo che tu sia la peggiore.>>
Aggrottai le sopracciglia <<dovrebbe essere una cosa buona ?>>
Il ragazzo alzò le spalle <<dipende dai punti di vista.>>
Pensavo che la conversazione fosse conclusa, lui si era risistemato al suo posto , ma quando ricominciò a parlarmi ne fui felice.
Non sapevo perché , ma mi interessava conoscerlo.
E in più mi stavo annoiando da impazzire.
<<Beh se vuoi inizio col dire cosa ho fatto io>>
Aveva un braccio appoggiato allo schienale della sedia , l'altro sul banco. Sembrava tranquillo , gli capitava spesso di parlare con delle  sconosciute ?
<<spara>>
Con occhi sospetti <<poi tu mi dirai cosa hai fatto?>>
Alzai le spalle fingendo la stessa sicurezza che mostrava lui <<se la tua storia è abbastanza avvincente forse.>>
I suoi occhi rimasero a osservarmi con attenzione per qualche secondo,  si morse il labbro e la cosa mi mise ancora più a disagio. Dovevo ammettere che era carino.
<<oggi in terza ora ho spagnolo. Ma io odio spagnolo. Perciò ho deciso di saltare la lezione e di andare a guardare gli allenamenti delle cheerleader in palestra>>
Alzai gli occhi al cielo <<chissà perché>>
<<puro interesse tecnico ovviamente. Stavo dicendo , stavo andando in palestra tutto tranquillo quando un professore mi vede e mi chiede cosa ci faccia a quell'ora in corridoio.>>
<<e tu? >> chiesi perché si era fermato. Gli piaceva far crescere la suspense a quanto pareva.
Il ragazzo riprese.  <<ho detto che dovevo andare in infermieria perché non mi sentivo molto bene.>>
<<ti ha creduto ?>>
Il ragazzo fece una smorfia buffa col naso <<no. Ha chiamato il mio professore di spagnolo , ed entrambi mi hanno spedito dal preside. Effettivamente non è una grande storia >>
<<per niente >> lo canzonai io
<<sentiamo, tu cosa hai fatto di tanto scandaloso ?>>
Non mi sentivo più stupida a raccontare cosa mi fosse capitato, sapevo che ne avremmo riso,  e cosi accadde.
Finita la mia parentesi con il professore di latino il ragazzo scoppiò a ridere , con tanto di lacrime , e vederlo così faceva ridere anche  me.
Quando prese un attimo di respiro mi disse <<certo che tra tutt'e due facciamo proprio schifo come vandali>>
<<forse dovremmo scrivere qualcosa sul muro la prossima volta >> proposi io per scherzare.
<<tu cosa proponi?>> mi chiese il ragazzo stando al mio gioco.
<<non saprei...la scuola fa schifo?>>
<<wow che fantasia >>
<<'wow che fantasia'>> gli feci il verso a lui e scoppiammo di nuovo a ridere.
Entrò il professore,  ma come aveva detto il ragazzo -di cui ancora non conoscevo il nome- , ci lasciò per buona parte dell'ora successiva da soli.
Chiacchierammo e ridemmo noncuranti del rumore che stavamo facendo.  Se quando ero entrata mi sentivo fuori luogo e ansiosa , ora stavo davvero bene.
Finì il tempo della detenzione e io nemmeno me ne ero accorta.
Stavo facendo lo zaino e mi stavo dirigendo verso la porta
<<aspetta>>
Mi voltai verso il ragazzo.
<<si?>>
Fece un mezzo sorriso <<non so come ti chiami. E tu non sai come mi chiamo>>
Non sapevo perché ma sorrisi.
<<io sono Allison>>
<<Drake>>
E fu allora che mi venne un'idea geniale.

Comunicazione di servizio
Come ho già detto ad alcune ragazze che avevano commentato l'ultimo capitolo , in questi giorni , anche per ricordarmi meglio la storia, ho riletto e corretto/cambiato leggermente alcune scene. Nulla di troppo importante , ma se vi interessa potete andare a vedere tra i capitoli vecchi di 'il mio baby sitter' e 'il mio baby sitter 2' cosa ho modificato. Questa storia lho iniziata che avevo 16 anni, e nei giorni scorsi  questa cosa, scorrendo i capitoli, la si accusava parecchio. Detto ciòcomunicazione di servizio conclusa e grazie per aver letto fino a qui❤

Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraternoWhere stories live. Discover now