capitolo 32

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<<SARA ANDIAMO A BALLARE!>>
Era appena partita 'tik tok' di Kesha,  e io mi ero catapultata come un fulmine  verso una addobbata pista da ballo , insieme alla mia migliore amica.
Avevo perso il conto di quanto avessi bevuto, ma non mi importava granché visto che mi sentivo alla grande.
Iniziai a ballare in un modo che normalmente non avrei mai mostrato al di fuori della mia camera da letto, muovendo i fianchi a ritmo della canzone e alzando le braccia quasi a voler toccare il soffitto.
Era come se fossi invasa da una serie di scariche elettriche , mi percorrevano la carne in un modo inebriante, ero libera.
Non pensavo più a nulla, niente ragazzo-alcol,  niente tristezza e niente Cam.
Sara ballava di fronte a me, aveva brindato con me ogni singolo bicchiere,  perciò ero quasi convinta che anche lei non fosse proprio sobria al cento per cento.
Dopo partì 'party rock' , e una marea di gente si alzò dai propri tavoli per venire a ballare.
Saltavamo tutti all'unisono,  era bellissimo sentirsi parte di una cosa così eccitante. Presi una mano a Sara e iniziammo a urlare a squarciagola le parole storpiate della canzone originale.
Ad un certo punto sentii del calore all'altezza dei miei fianchi, qualcuno aveva posato le sue mani su di me.
Speravo con tutto il mio cuore trafelato che fosse di Cam quel contatto, ma non potevo mentirmi a tal punto, lo avrei riconosciuto in mezzo a tutti.
Sara mi rivolse uno sguardo eloquente come per dire "ti conviene girarti, hai pescato un bel bocconcino" e io mi voltai a scoprire il volto del ragazzo che mi stava abbracciando da dietro.
<<eih>> mi rivolse un sorriso sghembo. Aveva le guance arrossate e gli occhi leggermente lucidi. I capelli biondo cenere gli cadevano disordinati sulla fronte , i suoi occhi azzurro cielo indugiavano sul mio viso, fino a fermarsi alle mie labbra.
Effettivamente era proprio un bel ragazzo, cosa ci faceva lì con me? Molto probabilmente era ubriaco anche lui...
Mi stava tenendo ancora stretta, così decisi di legargli le mie braccia intorno al collo. Stavamo ballando veramente vicini, e anche se non ero totalmente conscia di cosa stesse succedendo non mi dispiaceva continuare.
Chiusi gli occhi mentre strusciavo i miei fianchi ai suoi, immaginandomi che davanti a me non si trovasse un completo sconosciuto, ma Cam.
La disperazione e l'alcol la rendevano una cosa molto facile tra parentesi.
Sentii il suo respiro sul collo, aveva un buon profumo, anche se non avrei saputo dire , lì per lì , cosa fosse di preciso.
Le sue labbra toccarono la mia pelle all'altezza della mascella, ma nessun brivido mi percorse la schiena.
Un altro bacio si posò dietro l'orecchio, ancora  era come se fossi stata anastetizzata.
Sapevo a cosa stava puntando, non lo volevo fermare, ma quando le nostre labbra stavano per toccarsi sentii un movimento nell'aria,  e quando riaprii gli occhi a momenti non mi scappava un gridolino.
<<penso sia il momento di andare>> disse Cam una volta scansato il ragazzo carino e prendendomi per il braccio.
Sara era abbracciata a Rob , con il quale stava ballando ,anche lei, senza troppo pudore.
Cam diede un pacca sulla schiena dell'amico <<andiamo, ti aspetto fuori>> disse prima di tirarmi verso l'uscita.
<<mi vuoi lasciare!>> gli gridai cercando di scansare la sua stretta dal mio polso, inutilmente.
Cam mi liberò solo quando fummo al di fuori del locale, l'aria gelata mi bruciava le guance e il naso.
<<si può sapere che ti prende?!>> mi urlò addosso Cam. Cercava di sembrare calmo ma io avevo notato quanto invece stesse cercando di contenere la rabbia.
Aveva le mani nelle tasche del giubbotto,  le braccia erano tese e i suoi occhi erano scuri come pozzi.
<<di che parli?>> chiesi cercando di sembrare normale nonostante mi iniziasse a girare la testa e non mi sentissimi la lingua.
<<cazzo Ally!>> si prese la testa tra le mani, come se avesse provato a non farsela volare via.
Un brivido di freddo mi fece tremare i denti, ma cercai di non dargli peso.
Avevo un uragano di pensieri che vorticavano nella  testa e temevo proprio che l'alcol avrebbe remato contro di me.
<<cosa... Cosa stai facendo Cam?>>
Ecco brava, domande semplici, vai così.
<<cosa stai facendo tu piuttosto>> mi rivolse Cam con uno sguardo che mi avrebbe fatto paura se non fossi stata troppo distratta a rimanere in piedi.
<<stavo ballando>> dissi come se fosse stata la cosa più ovvia al mondo.
<<non stavi solo...ballando>> disse Cam stringendo la mascella.
Aspetta.
Fermi tutti.
Erano le mie rotelle da sbronza o qui qualcuno era geloso?
Chinai la testa e non riuscii a trattenere un sorriso, Cam assunse un'espressione  ancora più dura.
<<sei geloso? Stai per caso... facendo il geloso?>>
<<No! E cosa hai da ridere?>>
Alzai le braccia come una matta <<perché è esilarante davvero!>> e ricominciai a ridere come una svitata.
<<tu>> dissi puntandogli un dito contro il petto <<tu mi hai lasciata! Mi hai evitata per settimane e mi hai fatto stare uno schifo>> nella mia voce c'era rabbia e disperazione <<e adesso fai il cazzo di geloso!>>
Cam rimase immobile di fronte a me, mi ero avvicinata tanto da riuscire a sentire il suo profumo. L'alcol mi stava dando l'audacia di dirgli , dritto in faccia, ciò che il mio cuore urlava da giorni.
<<smettila>> disse soltanto, la sua voce era bassa e a momenti pensai di essermelo solo immaginata.
<<di fare cosa?>> chiesi fissando i miei occhi ai suoi.
Cam girò la testa a destra , rivolgendomi la mascella contratta.
<<sei fottutamente difficile lo sai?>>
Risi per prenderlo in giro. "Io"?!
Sentimmo dei passi alle nostre spalle e Cam si allontanò  da me sospirando.
<<Cam, penso di doverla portare a casa.>>
Sara era avvinghiata a Rob per il braccio, e continuava a ridacchiare.
<<non voglio tornare, te l'ho detto!>> protestò lei.
Rob la teneva stretta a sé per aiutarla a camminare,  l'altra mano libera stava cercando le chiavi nella tasca
<<se tua mamma scopre che sei tornata così tardi con me non mi vorrà più vedere>> disse sorridendole, poi rivolto all'amico << voi due tornate insieme , giusto?>>
No! Ti prego no!
Cercai gli occhi di Sara per implorarle silenziosamente di portarmi con loro, ma la mia amica era troppo occupata a dare fastidio al suo ragazzo, colpendolo con un dito sulla mascella, per darmi retta.
Grande.
<<Sì  certo, vai tranquillo>> rispose Cam alle mie spalle. La voce era una linea monotona.
<<Bene ,grande. Notte  ragazzi!>> disse Rob.
Sara ci salutò muovendo in modo troppo frenetico la mano per aria e io non potei trattenere un sorriso.
Li asservammo in silenzio entrare nella macchina (o meglio Rob che pregava Sara di entrare nella macchina ), uscire dal parcheggio e scomparire per strada.
Erano le tre di notte e non mi sentivo per nulla bene.
Faccenda di Cam lo psicopatico apparte, provavo una nausea fortissima e il freddo mi stava entrando nelle ossa.
<<Cam >> mi voltai verso di lui tenendomi una mano all'atezza dello stomaco <<per caso sai dove sia la mia->>
Non feci in tempo a concludere la frase che un conato di vomito mi risalì la gola , facendomi rigettare una sostanza acida e disgustosa.
Quella sensazione era terribile , volevo con tutta me stessa mettere avanti veloce , e l'idea che Cam fosse di fronte a me a godersi -se così si poteva dire- la scena era ancora peggio.
Si affrettò a venirmi vicino per tenermi i capelli , dato che erano sciolti, e con una mano continuava ad accarezzarmi la schiena con fare rassicurante.

<<stai meglio? >> mi chiese porgendomi una bottiglia d'acqua che aveva preso dal locale.
Eravamo seduti su una panchina, Cam aveva ritrovato la mia giacca , che era rimasta al tavolo dal quale ce ne eravamo andati, e io sentivo un bruciore alla gola atroce.
Bevetti sorsi avidi ma ancora non passava.
Chiusi gli occhi e appoggiai la testa allo schienale , respirai profondamente per inalare quanta più aria fredda dentro di me.
Sentii una mano toccarmi la fronte , Cam mi scostò una ciocca di capelli, posizionandomela dietro l'orecchio , e il mio cuore ritornò a trotterellare.
<<diciamo>> risposi con la voce timida.
<<forse è meglio se aspettiamo un po' prima di tornare a casa>> disse, continuando a tenere la sua mano sulla mia testa. Le dita disegnavano cerchi sui miei capelli, era davvero anastetizzante.
<<hai paura che ti vomiti in macchina vero?>> chiesi girando leggermente il volto verso di lui e aprendo gli occhi.
Cam cercò di trattenere un sorriso <<forse>>.
Cam fece una pausa , poi ricominciò , la voce sembrava più tesa <<senti...>>
<<si?>>
<<quello che è successo prima... Con il ragazzo al tavolo... perché non ne hai voluto parlare con Sara ?>>
Alzai le spalle per cercare di sembrare calma, nonostante il ricordo dell'avvenimento mi avesse  fatto tornare la nausea <<così. Non volevo farla preoccupare>>
<<posso farti un'altra domanda ?>> chiese un po' incerto.
Annuii e lui riprese <<ti ha ricordato quello che è successo ... quando sono arrivato ? >> si vedeva che faceva fatica a trovare le parole giuste per non ferirmi.
Se ne era accorto allora.
<<si>> mi limitai a rispondere.  Non sapevo cosa dire , mi sentivo così in imbarazzo. Il modo in cui avevo reagito era del tutto ingiustificato,  avevo fatto la bambina e ora Cam lo sapeva.
<<non devi sentirti male. È normale >>
Come?
Mi girai verso di lui , i suoi occhi mi stavano scrutando con fare preoccupato <<va bene così. >> ripetè per farmi sentire meglio.
<<dovevo semplicemente alzarmi,invece mi sono immobilizzata >> dissi con la voce che mi si spezzava in gola.
<<va bene così Ally, davvero. Non c'è nulla di cui vergognarsi>>
Mi stupiva ancora il modo in cui alle volte sembrava  che quel ragazzo mi leggesse nel carvello.
Ritornammo in silenzio, Cam che mi tranquillizzava col suo tocco magico , io che mi lasciavo cullare da lui.
Quello che successe dopo però sconvolse totalmente la sensazione di pacatezza e benessere che avevo in corpo.
Senza volerlo, e forse ancora leggermente condizionata dall'alcol,  lasciai fuoriuscire dalle mie labbra tre terribili parole , tre parole che mi sbattevano nel cuore da giorni, che mi avevano lacerato il corpo fino ad adesso.
<<mi sei mancato>>.
Me ne pentii un secondo dopo aver pronunciato quella frase , sentii la mano di Cam fermarsi,  e io mi raddrizzai con volto paonazzo.
<<scusa io non dovevo>> aggiunsi subito dopo, tenendo gli occhi fissi sulle mie gambe.
<<anche tu mi sei mancata>>
Me lo ero immaginata?  Ero tanto disperata da avere le voci in testa ?
Alzai gli occhi su di lui, mi stava fissando in un modo così intenso da farmi sentire quasi nuda.
Le sue iridi avevano assunto un colore caldo e acceso, le ciglia lunghe tremavano e la sua mascella sembrava tesa.
<<cosa?>> chiesi come una deficiente.
Se avessi dovuto vomitare adesso sarei stata l'adolescente più sfigata al mondo, ma nulla batteva quel cosa? da decelebrata che mi era uscito.
Cam si morse un labbro e alzò la testa al cielo,  scrutando le stelle sopra di noi.  <<anche tu mi sei mancata Ally. Molto>>
Sentivo il cuore prendermi a pugni le costole da dentro,  mi immaginavo che a momenti mi sarebbe uscito dallo sterno e avrebbe iniziato a picchiare Cam.
<<ma allora...perché mi hai evitato tutti questi giorni?>> la mia voce sembrava quella di una disperata , ma non ci potevo fare molto. Lo ero...
Cam storse il naso, ma non mi guardava <<è complicato >>
Mi alzai perché sentivo che non potevo più stare ferma <<prova a spiegarmi>>
Finalmente riabbassò la testa <<forse dovremmo tornare>>
Lallero.
<<no Cam. Mi merito una spiegazione, non credi? Oppure non valgo nemmeno quella>>
Verso l'ultimo mi si era leggermente incrinata la voce, sperai che Cam non se ne fosse accorto. Tenevo il viso basso puntato verso le me scarpe.
<<lo pensi davvero? >> Cam si alzò e mi venne di fronte , i suoi occhi cercavamo i miei con insistenza e finalmente tornai a guardarlo.
<< non mi dai molte altre opzioni>> gli feci notare io con voce rassegnata.
Rimase in silenzio per un tempo infinito, poi si chinò su di me e mi baciò.

~spazio autrice~
Spero che questo capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative.  Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti 💗 io continuo ad amarvi tutte in modo incondizionato e al prossimo capitolo 💓💓

Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraternoWhere stories live. Discover now