capitolo 28

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<<Che ne dici?>>
Sara mi guardava dallo specchio,  la sua espressione non era molto convinta.
<<a te piace?>>
Mi girai verso di lei cercando di trattenere un sorriso <<stai cercando di dire in modo carino che non va bene ? >>
La mia amica alzò le spalle come per scusarsi <<è che... è troppo 'normale'>>
Le feci il verso e lei si mise a ridere
<<basta ci rinuncio , ti lascio carta bianca,  avremo cambiato outfits 10 volte>> dissi stanca e mi lasciai cadere sul suo letto.
Sara si accese e subito si precipitò per trovarmi qualcosa che lei reputasse abbastanza 'decente'. Io intanto la osservavo incuriosita.
I suoi capelli lunghi e chiari cadevano in dolci boccoli sulla schiena e sulle spalle , sembrano ancora più biondi in contrasto con la maglietta blu scura che aveva addosso. Mentre scavava tra gli indumenti non più ordinati mi ricordava tanto Indiana Jones alla ricerca di qualche incredibile tesoro. Sogghignai all'idea.
<<ti prego nulla di troppo eccessivo>>
<<ti sembro vestita eccessiva io?>>
<<stranamente stasera no>> scherzai e lei mi lanciò un calzino contro.
<<non capisco perché tante storie, andiamo solo al bowling alla fine >> mi lamentai per l'ennesima volta.  Sara doveva proprio essere una santa per sopportarmi tanto.
Nell'attesa di vestirmi mi sdraiai a pancia in su sopra le lenzuola, incrociando le braccia sotto il collo.
Non potevo credere fosse già venerdì. Quella era stata la settima  peggiore della mia vita , ma le verifiche per le quali avevo dovuto studiare mi avevamo aiutata a non pensare a Cam...
Mercoledì quella di letteratura greca , e quella mattina avevo fatto il compito di matematica.
<<non dormire! >> mi urlò Sara mentre ancora sceglieva cosa farmi indossare.
<<sappi che sono accorto di sonno >> protestai mettendomi più comoda .
<<Beh se è così ti faremo svegliare noi! Dai alzati,  devi decidere tra questo>> alzò una mano che teneva una gonna nera attillata e un maglioncino a collo alto dello stesso colore << o questo>> e mi mostrò un pantalone a vita alta nero accoppiato a una camicetta nera trasparente.
Nessuna delle due opzioni mi allettava tanto <<ma non hai freddo quando ti metti questa roba addosso ?>> le chiesi tastando il materiale sottile della camicia.
Sara me la strappò di mano sbuffando  <<in fretta Ally che siamo già in ritardo>>
Mi alzai controvoglia e osservai attentamente ciò che aveva trovato Sara nel suo armadio. Che fosse tardi era piuttosto plausibile , visto il numero di vestiti che mi aveva fatto mettere e togliere.
<<non so... il maglioncino mi convince di più >> dissi sentendo quanto fosse morbido <<non posso mettere il maglione con i pantaloni? >> chiesi e Sara scosse la testa <<non si fanno scambi , prendere o lasciare>>
Mi arresi e andai in bagno a cambiarmi.
<<bene , sei bellissima! Ora trucchiamoci e usciamo>> disse Sara , che aveva ritrovato l'entusiasmo.
La gonna era stretta e lasciava poco alla fantasia ,ma il maglione mi aiutava a stare un po' di più a mio agio. Arrivava altezza della vita ed era largo e incredibilmente morbido. A dire il vero , più mi guardavo allo specchio più mi piaceva quello che avevo addosso.
<<tu lo metti il rossetto?>> chiesi a Sara che si stava mettendo dell'ombretto nude sulle palpebre.
<<mi sa di si. >> disse soppesando le scelte che aveva a disposizione.
Io optai per una tinta labbra sul marroncino e sugli occhi avevo applicato ombretto shimmer e mascara.
Ci fermammo davanti allo specchio perché Sara voleva a tutti i costi farmi una foto vestita "decentemente".
<<fingerò di non prenderla come un'offesa>>
Sara sorrise e scattò la foto <<beh fai  male>> e le diedi una botta sulla spalla.
La macchina di Robert si accostò al vialetto della casa di Sara poco dopo, salutammo sua madre ed uscimmo, fuori era già buio pesto.
Mi sedetti al posto dietro,mentre Sara salì davanti , e non appena vide Robert si scambiarono un tenero bacio sulle labbra. Abbassai gli occhi imbarazzata , e una strana sensazione mi morse il petto. Cercai di non farci caso e mi presentai al ragazzo che stava guidando.
<<piacere io sono Ally>> dissi anche se non lo potevo vedere in faccia.
<<Robert, ma puoi chiamarmi Rob. Finalmente ci conosciamo , Sara non fa che parlare di te!>> rispose , aveva una voce familiare ma non sapevo collegarla a nessun volto.
<<così mi fai passare per un disco rotto>> protestò Sara mettendo il broncio.
<<Ally ho per caso detto che Sara è un disco rotto ?>> si difese Rob cercando il mio supporto.
<< non voglio essere messa in mezzo>> e ridemmo tutti quanti.
Mi piaceva l'atmosfera che si era  creata. All'idea di dover conoscere il ragazzo con cui si frequentava la mia migliore amica mi era salita un po' di ansia. Sapevo quanto lei ci tenesse che fossimo amici ,e non volevo deluderla a nessun costo. Ora mi sentivo molto più rilassata, e Rob mi sembrava una persona simpatica.
Il viaggio durò un quarto d'ora , Rob disse che il suo amico ci avrebbe raggiunto là, era un tipo apposto anche se all'inizio poteva sembrare un po' difficile ,ci rassicurò.
Non mi preoccupai molto, ormai avevo esperienza per quanto riguardava "tipi difficili" , avrei potuto prenderci la laurea e un master.
<<mi ha mandato un messaggio, è già dentro>> disse Rob mentre scendevamo dalla macchina e ci incamminavamo all'entrata.
Nel parcheggio i lampioni accesi proiettavano lunghe ombre sul cemento nero, e nonstante l'illuminazione non fosse ancora delle migliori , riuscii a vedere maglio il volto di Rob.
C'era un qualcosa di così indecifrabilmente familiare in lui,e anche la sua faccia sentivo di averla già vista.
Ricordai che Sara mi aveva accennato al fatto che lavorasse in un pub, forse mi aveva servito un drink mesi prima e non riuscivo a ricollegare. Mentalmente mi appuntai di chiedere alla mia amica il nome del posto dove faceva il barman.
Sentii una gomitata , Sara si era avvicinata  a me e mi teneva stretta col braccio <<allora ?>> bisbigliò.
<<allora cosa?>> chiesi non capendo.
Aveva gli occhi che brillavano, si vedeva che era felice <<cosa ne pensi? Non è fighissimo? >>
Le presi la mano sorridente << a dire il vero non l'ho ancora visto molto bene, ti saprò dare il verdetto quando entreremo dentro. Per il momento posso dire che si vede che tiene a te. Si capisce dal modo in cui ti parla. Siete tenerissimi>> dissi , e ancora quella strana sensazione al cuore venne a trovarmi.
Sara si accese ancora di più , euforica , e insieme seguimmo il ragazzo alto dalle spalle larghe che attraversava a lunghe falcate la strada.
Non ero mai andata in quella sala da bowling, a dire il vero le volte in cui in generale avevo giocato a quel "passatempo ammazza schiena e dita delle mani" erano davvero un numero imbarazzante.
<<io vi avverto che non so giocare>> dissi mentre stavamo entrando, e il sorriso che avevo in volto morì non appena riconobbi la figura a qualche metro da noi.
Non potevo crederci .




Il Mio Baby-sitter 2: un amore non fraternoWhere stories live. Discover now