Una paura infondata

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L'immagine di copertina è tratta dalla 3° serie dei "Cesaroni" non avendo foto adatte ho recuperato questa.

Alice

I giorni che seguirono furono, per entrambi abbastanza impegnativi; sentivo Claudio tutte le sere ma  continuavo a tacergli il fatto di essere incinta. Proprio non riuscivo a dirglielo era come se esistesse in me una forza che mi impediva di parlargliene.

A parte nonna, nessuno sapeva che ero incinta né i miei genitori, né ai miei suoceri, nonostante fossi fermamente convinta che tutti e quattro sarebbero stati felici di sapere che c'era un nipotino in arrivo. Anche in Istituto preferii tacere e continuai a svolgere il mio lavoro come se niente fosse, l'unica che poteva avere intuito qualcosa era la Prof Boschi: spesso la sorprendevo a guardarmi con espressione...quasi materna. Lo so sembra incredibile eppure vi giuro che era proprio così. E ringrazio il cielo che in quel periodo Lara era via per un corso di aggiornamento perchè se avesse mai capito che nascondevo qualcosa, avrebbe cominciato a torchiarmi e addio segreto. Megafono era e megafono è rimasta anche se le voglio un gran bene.

Claudio

Dopo una settimana la mia trasferta londinese ebbe termine; i miei interventi durante il congresso avevano riscosso parecchi consensi(modestamente) e io ne ero molto molto soddisfatto. Finalmente tornavo a casa a riabbracciare la mia dolce Alice che per farmi una sorpresa venne a prendermi all'aereoporto. Non appena la vidi la abbracciai stringendola a me mentre lei mi riempiva di baci.

Claudio: mmm direi che ti sono mancato

Alice: un sacco

Claudio: anche tu...e non poco.

Alice: che c'è ho qualcosa che non va? (notando che Claudio la fissava inmodo strano)

Claudio: a parte il fatto che sei sempre bellissima nulla

Alice: che dici andiamo?


Alice

Ci avviammo verso l'uscita tenendoci per mano; quel giorno stavo veramente bene ed ero determinata una volta a casa a dargli la bella notizia. Peccato che una sua frase mi fece perdere tutto l'entusiasmo.

Alice: tutto bene il viaggio? (salendo in macchina)

Claudio: si a parte un ragazzino pestifero e maleducato che era seduto dietro di me e aveva preso il retro del mio sedile per un pungibull mentre i genitori hanno continuato a farsi i fatti loro senza minimamente riprenderlo. Io vorrei sapere cosa mettono al mondo i figli se poi non hanno la costanza di stargli dietro (mettendo in moto).

Alice

Claudio pronunciò quella frase in senso generico , ma io con la mia solita immaginazione (non l'ho persa nonostante l'età) e a causa delle sue idee pregresse riguardo a figli e famiglia la interpretai in senso sbagliato convincendomi che non aveva alcuna intenzione di diventare padre.

Una volta a casa, mentre Claudio si cambiava mettendosi comodo, io preparai la cena...sempre che scolare un'insalata e scaldare i saltimbocca preparati da nonna significhi cucinare.


Claudio

A tavola chiacchierammo normalmente; le raccontai di come si era svolto il congresso e lei mi ragguagliò sulle novità in Istituto. Tutto nella norma, se non per il fatto che la mia bella mogliettina (quanto mi piace chiamarla così) mi stava nascondendo qualcosa di molto importante e che era palese ma non capivo il motivo del suo silenzio; dopotutto era una cosa che riguardava entrambi. E pensare che una volta ero io quello che non si confidava. Conoscendola evitai di fare ulteriori domande ma feci in modo che uscisse allo scoperto grazie a un regalo di Natale anticipato.

Un sogno lungo nove mesiWhere stories live. Discover now