GIORNO 87/GIORNO 3

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MATTINA FEDERICO

Mi sono alzato di nuovo presto, ma l'intensità dell'allenamento è decisamente minore. Lei mi manca, continuerà a mancarmi, ma come dice Luca non devo autodistruggermi altrimenti tra due settimane Sam non avrà nulla da stringere. Non vedo l'ora sinceramente. "Luca fai due tiri?" gli chiedo appena esce con in mano un bicchiere di succo. "Come no" lo appoggia e mi raggiunge. "Cosa vedono i miei occhi?Stai sorridendo" mi dice prendendomi in giro. "Si sto sorridendo" dico. "Pensavi a lei vero?" mi chiede. "Si e al giorno in cui ci rivedremo" felice. "Continua a mancarmi e mi mancherà finchè non la vedrò, ma lei è li e ci rivedremo presto" dico convinto. "Oh questo è lo spirito giusto" mi da una pacca sulla spalla e mi ruba la palla. "Dai prendila" mi esorta.

MATTINA SAMANTHA

Questa mattina è andata decisamente meglio: invece che dormire sul divano,ho dormito nel mio letto anche se la tv è rimasta ancora accesa per sentire almeno le loro voci. La SUA voce. Esco dalla doccia e mi guardo allo specchio. Sembro la stessa eppure mi sento diversa. Forse è l'amore e non vedo l'ora di raccontare tutto a Sebastiano, anche se ci ha visti. Posso immaginarlo sul divano con i pop corn mentre ci guarda; sorrido al solo pensiero. Mi avvolgo nell'accappatoio e vado in salotto per dare un'occhiata alla tv. La telecamera è sul giardino e ci sono Fede e Luca che stanno giocando a calcio. Ridono e sono felice di vedere Federico così, odiavo vederlo a terra e odiavo vedere che non si stava godendo questa esperienza. Bussano alla porta e spengo la tv. "Arrivo"chiudo bene l'accappatoio e vado alla porta. La apro e una furia mi travolge. "Amore mio" urla Bash stringendomim "Oddio...Bash piano mi schiacci" dico ridendo. Lui mi lascia andare e lo guardo. "Ti sei allenato da quando sei venuto a trovarmi" dico toccandogli i muscoli. "Visto?" si mette in mostra. "Non dovevamo vederci per pranzo?" gli chiedo chiudendo la porta. "Si, ma ho detto a Massimo che eri tornata e se potevo prendermi la mattinata libera" risponde lasciandosi andare sul divano. "Comodo stare con il capo" dico ridendo sedendomi accanto a lui. "Molto comodo" dice divertito."Allora tesoro mio, come stai?" mi chiede. "In attesa" rispondo. "Ma sto bene" aggiungo. "Ti manca molto vero?" chiede. "Da morire. Non pensavo di poter sentire la mancanza di qualcuno in questo modo" rispondo. "È perfettamente comprensibile.La vostra storia è stata talmente travolgente che tornare alla normalità  non é facile" dice accarezzandomi una guancia. "Mi sono innamorata di lui senza nemmeno accorgemene" dico. "Io me ne sono accorto e come. Sembravate due ragazzini all'inizio" dice. "Due ragazzini?" chiedo curiosa. "Si, due ragazzini. Vi volevate, ma eravate troppo testardi per fare il passo successivo quindi continuavate a flirtare e poi allontanarvi e ancora flirtare. Sarei voluto entrare e incollarvi le bocche io stesso" spiega ridendo. "Beh scusami se ero un pò confusa e non potevo credere che proprio lui mi volesse o che provasse le stesse cose. In più li dentro è un vero e proprio casino" spiego, giustificando il mio tentennamento su Fede all'inizio. "Beh da casa era parecchio evidente quello che voleva" dice ammiccando. "Smettila...Ancora non ci credo di aver fatto sesso dentro alla casa del Grandr Fratello" dico coprendomi il viso imbarazzata. "Eccome se lo hai fatto amica mia" scoppia a ridere e io lo spingo. "Vado a vestirmi" dico fingendomi irritata. "Dai...almeno puoi dirmi come è a letto?" Bash mi segue in camera e si appoggia allo stipite della porta. "Vai dritto al sodo" dico da dietro le ante dell'armadio mentre infilo l'intimo. "Mi sembra ovvio" dice. "Beh posso dirti che mi soddisfa pienamente" dico ridendo. "Oh andiamo...Troppo raffinata" si lamenta. "Cosa vuoi che ti dica? È molto bravo" rispondo. "E ti ricordo che eravamo limitati" aggiungo. "Senti vi vedevo sparire in bagno" dice con fare malizioso. "Si e avevamo poco spazio di manovra" gli faccio presente. "Ma é stato più che...Va bene, ho fatto il miglior sesso della mia vita. Felice?" ammetto. "Oh questo volevo sentire, anche perchè era parecchio evidente. Avevi certi sorrisi a volte" ammicca. "Beh ero soddisfatta e lui è un sogno perciò" rido e mi infilo un vestito comodo. "Il rientro come è stato?" chiede cambiando argomento. "Tranquillo, anche se alcune ragazze mi hanno riconosciuta sul treno e mi hanno datto delle domande, ma è andata bene" rispondo. "Ho ricevuto un sacco di messaggi su Intagram anche" aggiungo. "Si quelli non li ho letti" mi dice, lui si occupava dei miei social mentre ero dentro e ha fatto un buon lavoro. "Ne ho recuperati qualcuno e ho cercato di rispondere" dico. "Anche a quelli pessimi?" mi chiede. "Anche a quelli. Purtroppo non tutti capiscono. Io per prima ho sempre giudicato chi intraprendeva una storia dentro alla casa e posso capire che essendo Federico famoso alla gente vengono dei dubbi, quello che conta è quello che so io e quello che sa lui e le persone che ci conoscono" rispondo. "Io ho capito subito" dice fiero.  "Lo so" dico sorridendo. "Usciamo un pò?" chiedo, ho decisamente bisogno di uscire nel mondo esterno.

POMERIGGIO FEDERICO

L' acqua della piscina è decisamente più calda oggi e vorrei tanto che lei fosse qui per godersela. Questa piscina ha visto tanto di noi e sono certo che i nostri ricordi rimarranno qui per sempre anche se dovessero smantellarla. Saremo per sempre sulla sinistra, a parlare di noi per la prima volta. Saremo sempre a quell'angolo, mezzi brilli che ridiamo e quasi ci baciamo, saremo sempre in quest'acqua a baciarci fino a scoppiare dal desiderio per poi finire in bagno. Questa piscina, questa casa parla di noi e non vedo l'ora di creare nuovi ricordi con lei fuori di qui. "Berna....rivincita" Luca mi raggiunge in acqua. "Sono pronto" gli dico. "Ottimo" batte le mani schizzando acqua ovunque. "Sei pronto?" chiedo. "Sono nato pronto" dice ed entrambi profondiamo sott'acqua.

Luca risale e io attendo ancora un paio di secondi prima di risalire a mia volta. "Ho vinto" esulto. "Solo per due secondi" replica Luca. "Si, ma ho vinto comunque" gli faccio notare e lui mi inonda. "Brucia la sconfitta" dico ridendo. "Di nuovo" dice. Prendiamo fiato e torniamo giu. Luca rilase di nuovo e lo seguo. "Oggi la chiappa sei tu" dico. "Sempre solo per due secondi" ribatte. "Secondi importanti" dico.

POMERIGGIO SAMANTHA

"Guardate chi c'è?" Bash mi annuncia ed entro nello studio. "Ciao" saluto e tutti iniziano a gridare e mi vengono ad abbracciare. "Mi siete mancati" dico a tutti con le lacrime agli occhi. "Sam" Massimo si avvicina e gli altri gli lasciano spazio. "Massimo" gli sorrido e lo abbraccio. "Come stai tesoro?" mi chiede. "Molto bene" rispondo. "Ci sei mancata" dice. "Anche voi" sorrido. "Dai, andiamo nel mio ufficio a fare due chiacchiere" mi dice. "Io vado a lavorare" dice Sebastiano e si scambiano un tenero bacio. In ufficio tutti sanno, anzi, tutti insieme abbiamo fatto in modo che si dichiarassero e che si mettessero insieme perchè sono fatti l'uno per l'altra. Seguo Massimo nel suo ufficio e ci sediamo sul divanetto in stoffa lilla. "Ti abbiamo seguita tutti" mi dice. "Mi fa molto piacere" dico sorridendo. "Hai fatto un percorso magnifico e beh, complimenti per il tuo nuovo ragazzo" dice ridendo. "Grazie" dico. "Suppongo che per il lavoro...". "Se è possibile vorrei riprendere domani. So che poi sabato siamo chiusi, ma verrò qui per mettermi in pari" dico tutto d'un fiato. "Beh...sei sicura? Non è un pò presto?"   mi chiede. "No, ho bisogno di tornare al lavoro,mi aiuterà a non tornare spesso nella casa con la mente e a tornare alla normalità" rispondo. "Beh se è così allora, puoi ricominciare domani" dice entusiasta e lo sono anche io. Ricominciare a lavorare mi farà sicuramente bene e il tempo passerà più in fretta. "Non vedo l'ora" dico. "Goditi l'ultimo pomeriggio libero allora" mi dice. "Lo farò" dico. "Infatti, credo che andrò a fare un pò di shopping" dico alzandomi. "Ottima idea" mi dice. "Ci vediamo domani mattina" lo saluto con due baci sulla guancia ed esco dal suo ufficio. "Ci vediamo domani ragazzi" dico. "Torni?" mi chiede Gabriele. "Puoi scommetterci" rispondo. "Allora usciamo a pranzo tutti insieme domani" dice Angela. "Assolutamente" dico ed esco dallo studio. Tutto tornerà alla normalità con l'eccezione che dovrò aspettare Fede e sapendo cosa mi attende, sarà più facile.

SERA FEDERICO

"Ehi amico, sei ben pensieroso" Luca si siede accanto a me e mi mette una mano sulla spalla. "No è tutto ok" dico. "Sicuro?" mi chiede. "Si, sono solo in uno di quei momenti che ti invado come un uragano ma poi passano perchè sono stupidi" rispondo. "Se ti invadono così non sono così stupidi, cosa ti preoccupa?" mi chiede. "La possibilità che lei non mi aspetti" risponde. "E questa da dove viene?" mi chiede. "Non lo so, è che ora sono passati solo pochi giorni, ma due settimane. Insomma, lei ha sempre avuto dei dubbi e temo che stando fuori capisca che non ne valgo la pena" rispondo. "Spero che non stia guardando adesso perchè al suo posto mi sentirei parecchio offesa" dice lui. "Lo so e non voglio pensarla così,ma stare qui solo a volte mi manda un pò fuori bussola" dico. "Lo sai vero che lei ti aspetterà?" mi chiede. "Si lo so, ma ho paura Luca, paura che la nostra bolla sia scoppiata" ammetto. "La vostra bolla è scoppiata, ma questo non significa che scoppierà tutto. Dai amico riprenditi" mi incita. "Si hai ragione, come ti ho detto era un pensiero stupido"  dico accenando un sorriso. "Bravo, così si fa"

SERA SAMANTHA

Finalmente spostano la telecamera in giardino e vedo Luca e Fede che parlano. Fede sembra estramente serio e pensieroso e Luca gli ha appena dato una pacca sulla spalla. "Bravo, così si fa" gli dice e mi chiedo proprio di cosa stessero parlando, anche se a giudicare dallo sguardo di Fede è probabile che stessero parlando di me. Prendo la busta che ho posato sul tavolino e prendo la scatolina dentro  quale vi è un anello dorato con una placchetta nera al centro. Appena l'ho visto ho pensato a lui e non vedo l'ora di darglielo. Lo ripongo, spengo la tv per non scoppiare a piangere per l'ennesima volta e vado in camera mia. Voglio andare a dormire per essere pronta per domani mattina.Il lavoro riprende, così come la mia vita qui fuori.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Where stories live. Discover now