𝙝𝙪𝙧𝙧𝙞𝙘𝙖𝙣𝙚 (𝑝𝑗𝑚.𝑗𝑗𝑘)

ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ 46

POV. TAEHYUNG

Non ho neanche il tempo di realizzare cosa sta accadendo che vedo correre via jimin. Prima hobi si arrabbia con jimin, poi jimin con jungkook, e poi corrono via lasciandomi qui da solo con la testa piena di domande.
Una sola cosa mi è chiara in tutta questa storia
"Hoseok ama taehyung, non me"

Sono le parole più belle che io abbia mai sentito. Sospettavo di piacere ad Hobi ma cavolo, sentirselo dire e tutta un'altra storia. Non pensavo potesse succedere di nuovo, tornare a sorridere per via dell'amore, eppure tutto può succedere.

Inizio a sorridere come un ebete e il mio sguardo cade sulla figura di jungkook, poco più avanti di me, che continua a fissare immobile il punto in cui jimin è corso via.
<ehi kook-> dico avvicinandomi,quando noto alcune lacrime rigargli il viso in silenzio. Istintivamente mi metto di fronte a lui, prendo il suo viso tra le mani e gli asciugo le guance con la manica del mio maglione.
<jungkook ehi no, non piangere.
Conosco jimin, non pensa niente delle cose che ti ha detto, è troppo innamorato per pensare quelle cose assurde.
Lui è così, quando si arrabbia dice una serie di cattiverie, ma vedrai che-> mi fermo quando sento il suo corpo che letteralmente si incolla al mio,portando le mani dietro alla mia schiena e stringendomi in una maniera talmente forte che ho paura possa spezzarmi.
Affonda la testa nel mio collo, che inizia dopo pochi secondi ad essere umido,poi bagnato dalle sue lacrime. Decido di non proferire parola, in questo momento è come una farfalla, la minima parola sbagliata potrebbe ucciderlo. Mi limito semplicemente ad accarezzargli la schiena come farebbe una mamma, promettendo a me stesso che dopo ne avrei dette quattro a jimin per averlo ridotto cosi. Non ho capito molto della vicenda, ma ciò che gli ha detto sono state come delle lame per lui, come per chiunque.

Rimaniamo cosi per una manciata di minuti e poi senza dire nulla si stacca, e corre via verso le scale. Gli correrei dietro, ma in questi mesi ho capito che quando sta male deve stare da solo,su questo siamo davvero molto simili.

Ricordandomi la vicenda spiacevole di prima inizio a correre anche io ma verso i bagni, raggiungendoli dopo qualche secondo. Mi affaccio per vedere se si trovano li e vedo jimin appoggiato con la testa su una delle cabine, che deduco sia quella in cui si è chiuso hoseok. Noto che anche lui come jungkook prima sta piangendo silenziosamente, troppo orgoglioso per farlo notare agli altri.
probabilmente neanche mi ha visto.

Mi avvicino a lui è gli appoggio una mano sulla spalla, come per rassicurarlo. Sussulta un po' contatto improvviso ma quando mi vede, i suoi lineamenti tornano gentili e sereni.
<va in classe jimin, qui ci penso io> sussurro in modo molto amorevole, per non essere sentito dal ragazzo chiuso nella cabina. E dopo avermi ringraziato a parole e con un bacio sulla guancia, lo guardo andare via.
Spero che incontri jungkook per i corridoi e chiariscano, non voglio che i miei amici stiano male.

Volto lo sguardo verso la porta del bagno, avvicinandomi piano,riuscendo a sentire dei singhiozzi all'interno di esso.
Busso dolcemente un paio di volte
<jimin cazzo, non hai capito che non voglio vederti? Sparisci>

<non sono jimin, hobi> pronuncio con una delicatezza straordinaria, non volendolo spaventare.
<taehyung?>
<in persona,che dici,mi apri la porta e proviamo a parlare?>
<no sono in condizioni pietose, e non c'è nulla di cui parlare,so gia tutto quanto e non vorrei farti pena>
<perché non lasci che sia io a dirti se sei bello o meno in questo stato, anche se la risposta potrei dartela tranquillamente anche senza vederti> rispondo, lasciandomi sfuggire una risata sincera.

Rimaniamo in silenzio per quella che sembra un'eternitá, finche non sento lo scatto della porta,che dopo questo si apre. Da dietro di essa compare un ragazzo alto quasi quanto me, bellissimo in tutte le sue sfaccettature, con le labbra tremolanti, le guance rosse e gli occhi lucidi.
Cavolo.
Non ho mai visto niente di piu bello.
E, perdendomi nella sua bellezza, non posso fare altro se non appoggiarmi al lavandino dietro e fissarlo con lo stupore negli occhi.