Capitolo 5

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2 settimane dopo...
La sveglia che suona insistentemente mi fa sobbalzare e d'improvviso mi rendo conto che oggi sarà il mio primo giorno di scuola. Indosso ancora i panni di ieri sera e le cuffiette sono ancora nelle mie orecchie. Mi rendo conto di essermi addormentata mentre ascoltavo la musica.
Mi reco in bagno per fare una doccia veloce, prendo la prima cosa che mi capita d'avanti dall'armadio e corro in cucina per fare colazione, una volta finito esco velocemente di casa salutando un po' a stento i miei genitori e mi dirigo verso scuola. Arrivo 5 minuti prima del suono della campanella, in tempo per poter passare in segreteria a ritirare l'orario delle lezioni che dovrò seguire.
"Salve sono la signorina Cosgrove, dovrei ritirare l'orario delle lezioni" dico gentilmente alla segretaria che si appresta a porgermi l'orario.
"Scusa potrei passare?" sento una voce femminile provenire alle mie spalle e solo dopo mi rendo conto di essermi imbambolata davanti alla segretaria.
"Certo scusami" dico un po' imbarazzata.
"Tranquilla" mi risponde la ragazza "Primo giorno anche per te?" chiede.
"Si..e immagino che lo sia anche per te"
"Eh si" sospira "Dai fammi vedere il tuo orario" dice poi prendendo delicatamente il foglio dalle mie mani.
"Uhh guarda qua, abbiamo parecchi corsi in comune" mi dice mostrandomi entrambi i fogli.
"Oggi abbiamo entrambe matematica alla prima ora, possiamo andare insieme in classe se ti va" continua poi accennando un sorriso.
"Mi farebbe molto piacere" le rispondo ricambiando il sorriso.

Arriviamo in classe e decidiamo di sederci vicine.
"Sono così emozionata e anche molto contenta di passare questo primo giorno di scuola con te" mi confessa.
Senza rendermene conto una lacrima mi riga il viso.
"Ei qualcosa non va?" chiede preoccupata.
"No no, è solo che nessuno è mai stato così gentile con me, nessuno è mai voluto essere mio amico" dico asciugandomi le lacrime.
"Mi dispiace così tanto...comunque mi sono appena resa conto di non essermi presentata, sono Ele piacere" mi dice per sdrammatizzare e mostrandomi un sorriso sincero.
"Amanda, ma puoi chiamarmi Amy se se vuoi"
"Fiera di fare la tua conoscenza!" esclama porgendomi la mano che stringo con molto piacere.

Dopo quattro estenuanti ore passate tra conoscenze e scleri vari, io e la mia nuova amica ci rechiamo in mensa per mangiare.
Sto per dare un morso al mio panino quando qualcuno me lo strappa via dalle mani.
"Ei amica dovresti smetterla di mangiare così tanto" ridacchia qualcuno alle mie spalle.
Riconosco subito la voce di quel ragazzo che mi umiliò davanti tutta la squadra di football l'altro giorno.
"Sai cosa Allen? Lei può sempre migliorare il suo fisico. La tua testa invece..beh quella dubito possa migliorare" dice Ele difendendomi.
"Ma tu guarda un po', Ele Marja che difende la sua amica obesa, che scena strappalacrime. Sai mia piccola Marja sei proprio come tuo fratello...ti mostri forte e credi di poter difendere tutti da tutto ma alla fine lo sappiamo entrambi che non saresti in grado nemmeno di difendere te stessa, quanto al discorso del fisico c'è poco da dire, la tua amica è un caso perso inutile stare qua a parlarne" Velocemente si volta e prende la zuppa che stava mangiando un ragazzo alle mie spalle, fa un cenno con la testa a un suo amico, dopodiché mi versa tutto addosso. Milioni di telefoni erano puntati su di me. Tutti mi deridevano.
Mi alzo con le lacrime agli occhi, raggiungo il più velocemente possibile l'uscita facendomi spazio tra tutti quegli studenti, corro poi verso il bagno chiudendomi in uno di essi e sedendomi sul wc per cercare di riprendere fiato. Dopo non molto qualcuno bussa alla porta, decido di aprire. Mi ritrovo davanti una ragazza che non conosco, bassa, molto magra e dei capelli lunghissimi biondo platino che le danno le sembianze di una Barbie.
"Oh piccola cosa ti hanno fatto? Dai vieni con me che ti aiuto a farti riprendere" mi dice prendendomi per un braccio e tirandomi fuori dal bagno. Una volta fuori noto che i ragazzi che prima erano in mensa ora erano tutti fuori al bagno, pronti a registrare tutto con i loro telefoni come se sapessero già cosa stesse per succedere. Improvvisamente quella ragazza mi tira i capelli facendomi accasciare a terra, mi tira un pugno prima in faccia e poi nella pancia. Tutti ridono e qualcuno addirittura fa i complimenti alla ragazza intonando un coro in suo onore.
In lontananza riesco a vedere Ele che si fa spazio tra i ragazzi.
"ANDATE TUTTI VIA NON C'È NIENTE DA GUARDARE" inizia ad urlare venendomi in contro.
"ALLORA? SIETE SORDI PER CASO? HO DETTO CHE LO SPETTACOLO È FINITO SPEGNETE QUEI CAZZO DI CELLULARI E SPARITE" decide di alzare il tono di voce ma i ragazzi non sembrano intenti a volersene andare.
"La Marja ha ragione amici, lo spettacolo è finito...per ora" esclama la ragazza bionda.
"VA AL DIAVOLO VALERY BONN" urla Ele mentre quella ragazza e tutti gli altri fanno ritorno nella mensa.

Shame of my bodyWhere stories live. Discover now