CALEB STONEWALL #2

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Ama lo spezzatino di maiale e la liquirizia

ANGOLO MANU:
"MA SEI DEFICENTE?!"
Ecco come si concluse, quel giorno, l'allenamento della Inazuma Japan.
T/n si trovava in piedi davanti ai ragazzi, tremante dalla rabbia e con in mano la cassetta piena di borracce multicolori, mentre strillava brutalmente.
"SONO FRADICIA RAZZA DI UN IDIOTA"
"Oh andiamo, era solo un innoquo scherzo. Te la prendi davvero per così poco?" rispose Caleb, passandosi le dita della mano destra tra il ciuffo di capelli castani, con un irritante ghigno stampato sul viso.
"SOLO UN BANALE SCHERZO?! DAVVERO? È DA SETTIMANE CHE MI TORMENTI RAZZA DI UN ANANAS CHE NON SEI ALTRO"

Tutti erano zitti, terribilmente spaventati dalla reazione della c/c che dava di matto contro il punk a causa di quest'ultimo che le aveva versato sulla testa un intero secchio d'acqua abbastanza fredda.

Non era mai successo prima d'ora. T/n è sempre stata gentile, paziente ed anche con la persona più insopportabile lei era disponibile e carina. Aveva sempre avuto l'enorme capacità di tenere i nervi saldi in ogni situazione, insomma non aveva mai perso le staffe, o almeno, non in quel modo.

La squadra era pietrificata, come se si fosse presentato improvvisamente davanti a loro un enorme orso e si stavano fingendo morti per farlo andare via.
Tutti erano diventati pallidi dalla paura e Jack si era nascosto dietro Nathan e Xavier insieme a Scott. Shawn non sapeva dove posare lo sguardo mentre il capitano, il quale stava per prendere parola, venne subito interrotto da un'occhiataccia raggelante di T/n, facendo in modo che pure lui diventasse una statua di ghiaccio.

Ma se tutti erano terrorizzati, al contrario, Caleb, era di una tranquillità estrema. Gli è sempre piaciuto stuzzicare la ragazza, ma poter ammirarla completamente paonazza dalla rabbia... Beh era tutta un'altra cosa. Continuava a far passare il suo sguardo, divenuto improvvisamente altezzoso, strafottente, ma pur sempre divertito, lungo i lineamenti del suo viso. Il ghigno da stronzo non accennava a sparire, mentre le sue dita tamburellavano contro il tessuto delle tasche dei suoi pantaloncini, in attesa della prossima mossa.

"Wow che insulto pesante. Mi sono proprio offeso. Come no eh" disse ironico, estremamente divertito dalla situazione.
"CELIA, TIENI LA CASSETTA" disse la manager non distogliendo minimamente i suoi occhi c/o da quelli verde scuro del ragazzo, mentre la blu eseguiva in fretta l'ordine.
Liberatasi della cassetta, T/n si scrocchió le dita e cercó di avventarsi contro il punk, ma venne prontamente fermata da Thor, Axel e Jude, i quali dovettero usare la maggior parte delle loro forze per tenere ferme braccia e gambe.
"Sta calma T/n, non ne vale la pena" continuavano a ripetere i tre, ma la ragazza si dimenava comunque come un'anguilla pur di compiere la sua missione: strozzare Caleb Stonewall. Il numero 8 intanto stava ridendo di gusto, facendo così agitare e incazzare di più la manager, che oramai pareva molto più che assatanata.

"OK ora basta" Il bomber di fuoco, come nella maggior parte dei casi, riuscì a salvare la situazione, mettendo la c/c a sacco di patate sulla sua spalla, portandola nei dormitori fracassandosi probabilmente il timpano, la schiena, la stessa spalla e bagnandosi la maglietta, seguito da tutti gli altri, manager comprese, le quali, tirarono delle occhiatacce a Stonewall.

Caleb smise presto di ridere quando la portarono via, trasformando la sua espressione da ironica e menefreghista ad abbastanza incazzata. Come aveva osato quel porcospino intervenire nella presunta 'litigata'?! E come aveva osato prenderla in quel modo?!
Ma non possono farsi i cazzi loro?!
Pensó in quel momento, ma, in seguito, si stupì quasi di sé stesso.
Ma cosa cavolo gli stava succedendo?! O meglio, sapeva bene cosa stava succedendo, ma non voleva per nulla ammetterlo. Insomma, lui invaghito di una ragazza? MAI. Eppure era successo eccome.

***

Qualche ora dopo Caleb tornò ai dormitori pronto per la cena, ma sudato fradicio.
"Stonewall" la voce del Mr. Travis fece voltare improvvisamente il castano. "Mh?"
"Ti sembra il caso di tornare a quest'ora? Oramai sono le 19"
"Mi sono allenato ancora un po' tutto qui" o meglio dire, se l'è presa con un povero pallone per sfogarsi.
"Ok. Va a farti una doccia e poi raggiungi i tuoi compagni a cena"
"Si mister"

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