Può l'amore nascere da una - piccola - bugia?
Audrey Dawson non avrebbe potuto chiedere di meglio dalla vita, soprattutto ora che si è lasciata alle spalle la sua tormentata e frenetica Seattle, trasformando la tranquilla Savannah nella sua unica vi...
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4 Luglio
"Devo ancora capire che tipo di sortilegio mi avete fatto, per essere riuscite a trascinarmi fino a qui" affermo lamentosa, facendomi trasportare da Kate e Liz, in mezzo alla folla imbizzarrita.
Questa sera il cielo stellato risplende sereno, nel suo piccolo spazio infinito privo di nuvole a ostacolarne la sua bellezza. Unico punto a sfavore purtroppo, è la totale assenza di vento, che rovina l'atmosfera piacevole. L'umidità del giorno appena trascorso si fa intensa, insieme al peso soffocante di centinaia di persone appiccicate le une alle altre, e così facendo ne peggiora solo l'insopportabilità. Nonostante gli abiti leggeri, nessun centimetro della mia pelle riesce a trovare pace sotto alle cupola afosa. Boccheggia. Eppure, oltre alla stradina addobbata di lanterne colorate, tavolini e camioncini gastronomici, ci sono quei bambini intenti a giocare a Scappa e Prendi, attorno alla recinzione in metallo dell'antica fontana del parco di Forsyth. Ridono come pazzi, mentre rotolano nell'erba, sporcanosi quei bei vestitini, messi appositamente per l'occasione. Nulla sembra toccarli davvero. Né il caldo, né i genitori che richiamano la loro attenzione e nemmeno gli sguardi indiscreti di qualche anziana, indispettita dalla loro spensieratezza.
"Oh, non è stato necessario. Ti sei convinta da sola già alla parola cibo" riflette Kate con tono di ovvietà.
Beh, effettivamente ho una fame da lupi.
"Perfetto. Quindi quando si mangia?" chiedo impazientemente.
Visto che ormai ci siamo intrufolate in questo incubo sociale, tanto vale approfittare dell'unico lato positivo della situazione. Se la festa paesana non va da Audrey, allora sarà Audrey ad andare alla festa paesana. Ah, il detto non era così? Mi devo essere sbagliata allora.
"Oh mio Dio, sei davvero una cosa incredibile! Esiste un momento nella tua giornata dove non pensi a mangiare?" chiede Liz questa volta, scambiandosi un'occhiata divertita con Kate.
"Ah ah. Molto diverte Elizabeth" ribatto seccata.
Detta così sembra che io mi ingozzi come un tacchino per la Festa del Ringraziamento!
"Didi andiamo, non prendertela. Se pazienti ancora un po' come una brava bambina, come premio compriamo a te e a George un bel gelato per dessert. Che ne dici?".
"Mmh... Nonostante il tuo sarcasmo offensivo, devo ammettere che l'offerta è molto allettante. Se in palio c'è un gelato, allora chiudo subito la bocca" sentenzio iniziando a camminare di fronte a loro e cercando di farmi largo tra la folla.
Impresa a dir poco ardua oserei dire.
"Esattamente dove vuoi arrivare? Dall'altra parte di Forsyth?" domanda Kate bloccandosi di colpo e imboccando una precaria via di fuga alla sua destra.
"Il nostro tavolo è da questa parte" chiarisce poi Liz, indicando con il pollice il piccolo varco aperto alle sue spalle.
"E quando avevate intenzione di farmelo sapere?" sbuffo alzando le braccia al cielo e lasciandole ricadere lungo il mio corpo.