Capitolo 22 Colui che colpisce con la spada, con la spada perisce.

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Sbuffo sonoramente guardando la mia figura davanti allo specchio.

Finalmente il giorno che bramo da quando ho messo piede in questa scuola, è arrivato: fra poche ore si terrà la cerimonia per la consegna delle laure/diplomi, è tutto sarà finito. Peccato che sto per avere un esaurimento nervoso, perché essendo la studentessa migliore del 5° anno, dovrò tenere io il discorso di apertura.

Ovviamente questo discorso è pronto da mesi, solo che ogni volta che lo rileggo, non faccio altro che modificarlo, perché trovo sempre qualcosa che non va.

«Tessssoro!» esclama Charlie trafelato «Sei... Veramente orrenda. Come possono pretendere che indossiamo queste cose in tessuto 100% acrilico? E poi questa tonalità di azzurro stona completamente su tutti! Avanti, a chi starebbe bene questo sgargiantissimo color cielo? E con bordi rossi per giunta. Che schifo! Nemmeno il fatto che sotto indosso una polo Ralph Lauren, riesce a risollevarmi l'umore»

«Già, che gran tragedia» rispondo distrattamente. Nemmeno gli sproloqui di Charlie riescono a distrarmi, oggi. In realtà non riescono più a distrarmi da un po' di tempo. Ultimamente sembra che la mia testa sia perennemente altrove

«Tesoro, va tutto bene?»

«Va tutto meravigliosamente, Charlino. Sono soltanto nervosa» dico sfoggiando un sorriso a 32 denti. Ormai sono diventata così brava a mentire che quasi mi faccio paura da sola... In realtà non avrei motivo di fingere che va bene. Perché teoricamente, tutto va davvero bene: la mia vita procede senza nessun tipo di intoppo!

Eppure non riesco ad essere veramente felice.

Mi manca Edward da morire... E' come se si fosse portato via una parte di me. Okay, diciamo pure metà «Tu non me la racconti giusta» insinua sospettoso

«Sto bene, davvero!»

«E appunto non me la racconti giusta! Tu non stai mai bene!»

Sbuffo sonoramente, per l'ennesima volta. Ci manca soltanto che Charlie mi faccia venire un tracollo ancora prima del previsto «Per una dannata volta non posso stare bene?» ringhio a denti stretti

«No»

«Cor!» esclama Leo euforico «Fai davvero schifo! Anche tu Charlie, non sei da meno. Insomma, chi ha avuto la genialata di farci indossare questi... Cosi?» indica la tunica altamente indignato

«Dillo a quell'idiota di Finch» ringhia Charlie «Quando sarò famoso, guai a voi se fate girare foto mie di questo giorno! O almeno, della prima parte di questo giorno. E' vero che sono favolosamente sublime in qualsiasi occasione, però questo coso farebbe sembrare orrenda anche la meravigliosa Marilyn Monroe. A proposito di famoso... Non l'ho detto a nessuno per scaramanzia, ma ormai... Il mio agente» già, perché Charlie ha un agente.
Quest'estate ha frequentato una scuola per aspiranti modelli! Lui si che è un genio «Ha parecchie conoscenze... Beh, e morale della favola: sfilerò a New York per la settimana della moda! Vi rendete conto? A New York! Per la settimana della moda!»

«Charlie, è favoloso, sarai pure circondato da un mare di scheletri che implorano di avere un panino. A meno che non ci sia Gisele Bundchen...» esclama Leo con la bava alla bocca
Non so perché, ma improvvisamente sono scoppiata a piangere. Maledetto Charlie Brown! Io stavo bene, accidenti! «Tessssoro, so che è una notizia strepitosa, ma scoppiare addirittura a piangere...»

«Gesù...» biascico tra un singhiozzo e l'altro

Leo mi guarda impietosito, e mi abbraccia goffamente «Cor, dài non piangere! In fin dei conti sapevi benissimo che ci saremmo separati per andare all'università. Noi possiamo rivedere Charlie tutte le volte che vogliamo e...» ma le lacrime continuano a scorrere sempre più copiose «Cora, per favore non piangere! Faccio schifo come consolatore, le persone che piangono mi danno sui nervi. Ti ricordi Heather? Beh, l'ho lasciata perché frignava in continuazione. Ma tu sei mia amica e non posso lasciarti, quindi ti prego... SMETTILA!»

La Perfezione Non EsisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora