ANSWERS? (GRACEY)

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"Davvero non ti sembra strano che un uomo innamorato della propria compagna abbandoni lei, i suoi figli ed un lavoro sicuro per andare a lavorare su una piattaforma? Sei davvero sicura che abbia trascorso cinque anni in quel posto?".

Dopo l'ennesima insistenza di Ashley mi lascio scappare un sospiro seccato e le rivolgo un'occhiata ammonitrice, mentre continuo a disporre dei cupcakes alla vaniglia su un piccolo piano rialzato, di vetro, destinato a decorare il bancone del ristorante.

"Non dovresti occuparti dei clienti?"

"Ohh, andiamo, Gracey! Davvero non vuoi andare infondo a questa faccenda e scoprire qual è la verità? Ormai è chiaro che quell'uomo ha raccontato una marea di bugie a tua madre e che è successo qualcosa tra loro due... Altrimenti perché sarebbe scomparso in quel modo? Forse lei aveva scoperto qualcosa che lo ha costretto ad allontanarsi... E... Forse... Lui è tornato dopo cinque anni per cercare di sistemare le cose, ma non ci è riuscito. Magari tua madre aveva scoperto che il suo compagno la tradiva! Questo spiegherebbe tutto, compresa l'assurda storia della piattaforma petrolifera in mezzo all'oceano... E magari lui, adesso, non vuole avere nulla a che fare con te proprio per questo motivo"

"Impossibile!" esclamo, scuotendo la testa "era troppo legato a noi, ormai eravamo una vera e propria famiglia. E ti posso assicurare che la storia della piattaforma è vera, perché ha perso la mano sinistra in un incidente, e grazie ad un avvocato è riuscito a farsi dare dalla ditta ben cinque milioni di dollari. Uno per ogni dito che aveva perso, ricordo che queste parole le ha pronunciate proprio lui".

Nello stesso istante in cui concludo la frase rivivo quel momento davanti ai miei occhi, uno dei pochi che custodisco gelosamente e che ricordo nei minimi particolari, come se fossero trascorsi appena pochi minuti e non sette anni: vedo me stessa aprire la porta d'ingresso, dopo una lunga mattinata a scuola insieme a Zack, e lanciare un urlo di gioia alla vista di Theodore, prima di corrergli incontro, saltargli in braccio e cingergli le spalle; e vedo lui ricambiare l'abbraccio con un sorriso, e salutarmi con l'appellativo di 'principessa'.

E solo ora mi rendo realmente conto di quanto abbia nostalgia di quei giorni.

Ancora una volta è la mia coinquilina a riportarmi al mondo reale.

"Cinque milioni? Ti rendi conto che questa storia sta diventando sempre più irreale e assurda?"

"Ashley, dovresti davvero andare in sala ad occuparti dei clienti"

"D'accordo, d'accordo, ho recepito il messaggio: non vuoi più parlare di questa faccenda..." si affretta a dire lei, prima di uscire dalla cucina, lasciandomi da sola con i pasticcini e con i cuochi che si stanno occupando delle prime ordinazioni.

Anche se voglio davvero lasciarmi alle spalle tutta questa faccenda, proprio come l'ex compagno di mia madre ha fatto con me, le parole di Ashley continuano a ronzarmi nelle orecchie e danno forma a piccoli particolari su cui prima non mi ero mai soffermata troppo a lungo: perché Theodore è letteralmente scomparso da Tribune e dalla nostra vita per anni? E perché in modo così precipitoso?

Perché non ha continuato a lavorare in libreria? Perché non ci ha mai scritto una lettera o telefonato?

Perché mia madre ha ritagliato tutte le foto in cui c'era anche lui?

E, soprattutto, perché durante la visita a sorpresa mia madre era pallida e silenziosa?

"Gracey, c'è un cliente che ha chiesto di te"

"E chi è?" domando, lasciando perdere l'interminabile sfilza di domande alle quali non sono in grado di dare una risposta, rivolgendomi alla ragazza che è appena entrata in cucina; quest'ultima si limita a sollevare le spalle.

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