cap.12 non siamo niente.

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Mi ritrovai nel mio letto ancora vestita. Un attimo. Ieri ero sul pomtile...ieri...arrossì al ricordo. Harry mi aveva portata a casa. Lui mi aveva salvata e affianco a me c'era il gattino nero che chiamai Buio e gli misi una collanina metallizzata con un campanello. Quella mattina era sciopero e non si andava nè a scuola nè a lavoro. Una cosa è certa dovevo fare spese di vestiti, alimentari, mobili e dovevo prendere una macchina. Fuori il tempo era pessimo, il cielo era grigio e presto sarebbe piovuto molto. Feci il letto, scesi e stranamente volli mangiare dei biscotti. In cucina c'era Avril che mi salutò e andò in camera sua. Eh si, aveva la febbre da quando era andata alla festa. Dopo colazione, andai sopra e presi un leggins nero attillato, una felpa lunga bianca con l'infinito sopra e in fine presi degli stivaletti con tacco 9 e senza aggiungere gioielli andai in bagno. Feci una lunga doccia che comprendeva i capelli e cominciai a cantare la canzone italiana di Arisa Controvento.
Io: io non credo nei miracoli, meglio che ti liberi, meglio che ti guardi dentro. Questa vita lascia lividi, questa mette i brividi, certe volte più un combattimento. C'è quel vuoto che non sai, che poi non dici mai, che brucia nelle vene come se il mondo è contro te e tu non sai il perchè, lo so, me lo ricordo bene... dopo uscii dalla doccia e pettinai i lunghi capelli che dopo essermi vestita asciugai e li lasciai liberi. Dopo di chè presi il telefono e uscii di casa. Con me c'era il gattino nero. Andai su quel pontile e mi stesi, presi il cel. E vidi che erano le 6 del mattino. Con me portai una borsetta per Buio. Chiusi gli occhi e cominciai a riflettere e ricordare. Ad un certo punto arrivo a ricordi oscuri e comincio a piangere, fortunatamente ero sola e non avevo messo trucco se non mascara impermeabile.
X:hey... qualcuno sussurò appena. Mi alzai di scatto e lo vidi.
Io: hey Harry...
Harry:perchè piangi?

Mi toccai le guance. Stavo ancora piangendo e non smettevo. Non risposi.
Harry: sai, io vengo spesso quà, ho scoperto questo posto il mio primo giorno a Londra un 3 anni fa circa. È un luogo bellissimo e ci vengo a pensare.
Io: oh scusa se vuoi non tornerò più, anche io venivo per pensare, hai ragione è stupendo... mi stavo per alzare ma lui mi prese la mano e mi fece sedere vicino a lui. Rimanemmo in silenzio ,uno vicino all'altro. Guardavamo l'acqua calma e il cielo sopra di noi scuro. Ad un certo punto si mise a piovere fortissimo. Lui fece per alzarsi e coprirmi con la giacca.
Io:no Harry grazie, voglio stare così sotto la pioggia a pensare...tu và, tanto Buio è riparato.
Harry: rimango con te Miley. Si sedette. Era vicinissimo. E poi mi sussurò all'orecchio 'prima o poi ,dovrai parlarmi di te.' Annuì semplicemente, ma lui si fiondò sulle mie labbra.Fu un bacio lungo, dolce, sotto la fredda pioggia, su un pontile proibito di un lago. Una volta separati fece comparire le fossette e ricambiai il sorriso, poi poggiai la testa sulla sua spalla.

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Erano le 5, Harry mi aveva accompagnata a casa e stavo guardando un film da sola. Dato che non pioveva più e Buio dormiva, presi i soldi e andai a fare spese. Una volta arrivata, vidi Harry baciare una delle tante. Sentì una grossa fitta al cuore e me ne andai di corsa.
X: Miley!
Io:Harry che vuoi?
Harry: non è successo niente, è stata lei.
Io: non mi devi spiegazioni, io e te non siamo niente.

Con quelle parole corsi via e cominciai a piangere, appena arrivata a casa. Mi stesi sul divano e mi addormentai.

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Heyy spero vi piaccia. Se si commentate e votate. Grazie mille

Cold Tears. ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora