Pt. 4

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Un giorno infatti trova sul suo balcone una camicia, dei calzini e una t-shirt di una band che aveva scoperto'estate prima in vacanza negli Stati Uniti. Rimane sorpresa da quella strana apparizione, poi alza gli occhi e si rende conto che erano chiaramente caduti dal balcone del suo vicino di casa. Raccoglie gli indumenti e va a suonare, con un po' di imbarazzo, all'appartamento di Leo. Sarebbero stati costretti a rivolgersi per forza qualche parola. Sofie è ormai entrata nella strana famiglia allargata che era quel condominio, ma nonostante vivesse lì da mesi ormai, Leo Non le ha mai rivolto la parola, solo qualche lungo sguardo che l'aveva semprenmessa in soggezione.
È quasi sollevata quando si accorge che nell'appartamento non c'è nessuno.
Quando Leo rientra in casa, trova sulla porta del suo appartamento un cesto con la sua roba piegata e stirata e un bigliettino con su scritto "Credo ti servano delle nuove mollette più resistenti, per fortuna comunque i tuoi calzini non hanno ancora imparato a volare. PS. The Lumineers? Non pensavo potessero piacerti."
Il biglietto non è firmato ma lui sa già di chi sia.
Così decide di ringraziarla allo stesso modo. Lascia davanti alla porta di Sofie un foglietto con su scritto "Potrei dire la stessa cosa di te. Grazie per i calzini e le altre cose, comunque.
Ps. Ti scrivo una lista di canzoni qui di seguito, magari ti servono."
I due ragazzi continuano così per settimane, poi lei prende l'iniziativa e lascia fuori dal suo appartamento un biglietto per un concerto in città, lui non le risponde, ma entrambi sanno che ci sarebbero stati.
Quando Sofie arriva nel locale, lo trova lì, in un angolo, che l'aspetta.
Ascoltano il concerto appoggiati alla parete del locale, non di dicono una parola, ogni tanto però i loro sguardi si incrociano e i loro occhi sorridono.

Come una pagina biancaWhere stories live. Discover now