8.

1.2K 153 6
                                    


Louis emanava una sensualità che faceva sentire Harry intensamente uomo e aveva già provato quella sensazione con Armand e sapeva che non era quello il motivo per cui si sentiva tanto vulnerabile.

Non aveva paura del sesso e aveva abbastanza esperienza da non lasciarsi travolgere dalle situazioni.

Studiò il volto di Louis per un altro momento, sforzandosi di capire che cosa lo turbava, ma l'idea che gli balzò alla mente lo turbò ancora di più.

Cercò di scacciarla, ma in un certo senso era impossibile.

Forse erano state le parole che aveva usato o la magrezza delle sue guance o la magnetica profondità del suo sguardo, ma in lui evocava l'idea di fame, una fame antica, mai completamente placata e senza speranza di estinguersi.

Per un attimo gli fece paura.

" Ti avviso che se mi aggrediscono io non porgo mai l'altra guancia " ribattè Harry impulsivamente, dimenticando che si era ripromesso di impiegare l'arte della diplomazia e che non era nella posizione di sfidarlo in alcun modo.

La risata sommessa di Louis gli fece scorrere un brivido sulla pelle.

Più per negare il suo turbamento che per spegnere la sete avanzò di un passo e prese il flûte che gli era stato offerto.

" Grazie" disse con voce roca, accorgendosi con disappunto di avere la gola secca.

Alzò il bicchiere verso di lui in un brindisi ironico, poi sorseggiò con piacere lo champagne ghiacciato.

" Verde smeraldo " mormorò Louis.

Il suo volto sembrò irrigidirsi per un attimo, poi si rilassò in un sorrisetto sardonico.

" È da molto tempo che non mi capita di vedere occhi di quel colore. È molto particolare".

" Il colore non è merito mio " replicò Harry asciutto. " È stato un gene, un semplice caso."

" Forse sarebbe meglio dire che si è trattato di fortuna " osservò Louis, divertito da quella reazione.

Harry alzò le spalle. " Se ti fa piacere..."

" Sicuramente fa piacere a te " scherzò Louis ridacchiando. " Quanti uomini hai sedotto con quegli occhi?"

" Nessuno e non ho alcuna intenzione di usarli per sedurre te."

Ancora quella risata sommessa.

Le labbra di Louis si mossero sensuali nel replicare:

" Non avrei nulla in contrario se ci provassi. Un misterioso ragazzo nella notte...che cosa c'è di più provocante?"

Harry si sforzò di bloccare l'eccitazione che sentiva crescere, poiché, anche se lo trovava fisicamente attraente e la sfida cominciava a piacergli, non era lì per questo.

" Ecco perché hai lasciato che mi infiltrassi alla tua festa " commentò raddrizzando le spalle. " È questo che pensi di me? Un piacevole imprevisto, una nuova tentazione..."

" Forse " l'interruppe Louis enigmatico. " Volevo che festeggiassi il Capodanno con me. Ed eccoti qui e ora aspetto con ansia la prossima mossa..."

L'incongruità di quelle parole fece ridere Harry.

Louis non era tipo da aspettare qualcosa con ansia, ma un uomo abituato a osservare e ponderare la situazione prima di balzare sulla preda.

" Mi dispiace deluderti " gli rispose ancora ridendo " ma non ho alcuna mira su di te."

" Che peccato!" Louis lo scrutò negli occhi con un misto di divertimento e di riflessione. " Vuol dire che dovrò impegnarmi a fondo per indurti a cambiare idea..."

Harry sorrise ironico.

" Lo fai spesso?"

" Quasi mai " ammise Louis senza pudore. " Ma sono sempre preparato alle eccezioni".

" Ecco perché hai l'aria così annoiata " scherzò Harry. " Ma questo per me è una fortuna " aggiunse ricordandosi che non era lì per flirtare. " Mi fa piacere che tu sia annoiato. Significa che ho la possibilità di coinvolgerti in un nuovo progetto ed è proprio quello che avevo in mente ".

" Ah...". La bocca di Louis si piegò in una smorfia cinica. " Beh, hai fatto bene a parlare chiaro, si risparmiano un sacco di scaramucce...anche se con te non mi sarebbe dispiaciuto farle " concluse allungando una mano e accarezzandogli il fondoschiena.

Haven BayWhere stories live. Discover now