24. Roba da coinquiline.

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"Partita da dimenticare, che figura di merda... Spero che Jisung non lo venga mai a sapere"
Esordì Cecilia non appena rientrò in casa.
Ollie chiuse la porta a chiave, lanciò le scarpe, corse a buttarsi sul divano ed urlò forte nel cuscino.
"AAAAAAAAAA PERCHÉ CAPITANO TUTTE A ME??"
"Hey Hey princi calma"
La bionda si sedette accanto a lei sul divano, accarezzandole la schiena.
"Tutto questo è... Davvero assurdo..."
"Mmm ti riferisci alla chimica tra te e Chan, a Lee Ormone Minho oppure all'Australiano geloso?"
Ollie si alzò lentamente e si mise seduta, fissando Ceci.
"Che c'è?"
"..."
"Avanti parlami"
"Han Jisung"
La biondina corse verso il bagno, gridando da brava esagerata quale fosse.
"Ti odioooo"
La mora però, l'afferrò per il braccio facendola atterrare di sedere sul tappeto.

Le due si guardarono in silenzio.
"Okay scusa, dicevi?"
Riprese Cecilia, invogliando l'amica a parlare.
"Sono mooolto confusa, aiutami!"
La biondina si picchiettò l'indice sul mento.
"E se stasera invece di pensare alla nostra sgangherata vita sentimentale, facessimo qualcosa noi due?"
"Del tipo?"
"Non so, andiamo da qualche parte!"
I loro occhi si illuminarono.
"Andiamo al fiume!"
Dissero all'unisono per poi reindossare le loro scarpe e uscire di nuovo dall'appartamento.

___

"Si sta da Dio qui"
Commentò la mora spaparanzata sulle gambe dell'amica, che dolcemente prese ad accarezzarle i capelli.
"Ollie, sai stavo pensando..."
"No Ceci, non sei il mio tipo, e poi non sono ancora disperata fino a quel punto"
"Lo vedi che sei tu l'idiota tra noi!"
Esclamò Cecilia tirandole un orecchio.
"Ahia, ma sei cretina!?"
"Uffa, ma è possibile che non riusciamo mai ad avere un momento sentimentale??"
"Questo lo è! Ci stiamo scambiando affetto sulle rive del fiume, bevendo birra e ascoltando musica"
Disse Ollie rimettendosi comoda.
Ceci sorrise e poi riprese.

"Comunque, prima che mi interrompessi... volevo dirti che per qualunque cosa tu hai bisogno, io ci sono. E non preoccuparti troppo per quei tre, prima o poi capirai cosa provi"
"Senti da che pulpito"
Ora fu il turno di Ollie di sorridere.
"D'accordo, facciamo finta tu sia un'amica affidabile che non mi crei mai alcun tipo di guaio"
"Guarda che anche tu non sei da meno... Ti ricordi quella volta..."

Le ragazze passarono ore e ore a ricordare i vecchi tempi della scuola, fino a quando le prime luci del mattino cominciarono a riflettere sulle acque del fiume.
Quel sabato mattina non avevano turni a lavoro, perciò tornarono a casa tranquillamente, con qualche pensiero in meno, ma qualche ora di sonno da recuperare.

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