CAPITOLO 15

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LILI
Sono ormai passate più o meno due settimane dall'anniversario di morte di Hope.
In questo ultimo periodo io e Cole siamo stati praticamente sempre insieme, e posso dire di aver visto forse tutte le sue sfumature.
Ho percepito tutto ciò che si è tenuto dentro in questo ultimo anno e ho capito che lui aveva solo bisogno di qualcuno che lo ascoltasse, ma davvero.
Lui mi ripete che qualcuno che lo ascoltava lo aveva già, lo psicologo. E sinceramente, non posso dargli torto.
Ma il suo psicologo ha udito solo le parole uscite dalla sua bocca, io ho ascoltato anche il suo cuore, quel suo cuore immenso e così buono.
Ho comunque cercato di farlo svagare un po', con l'aiuto di Dylan e le ragazze. Siamo usciti tutti i giorni in posti sempre nuovi e diversi, e che gli piacessero o meno, ci siamo sempre divertiti.
Tutti sono ormai a conoscenza della nostra relazione, dalle mie amiche a Mark e Rita. Sapevo che l'avrebbero presa bene, ma non pensavo così tanto.
Erano davvero entusiasti e Rita mi dice continuamente quanto sia felice che io stia con suo figlio.
"A che pensi, bella bionda?" Mi chiede Cole, avvolgendomi un braccio attorno alla vita.
Questa notte abbiamo dormito assieme; non abbiamo fatto nulla, ma non mi piaceva poi così tanto l'idea di lasciarlo da solo ieri.
Mi giro velocemente verso di lui per poi abbracciarlo dal busto. Da quando stiamo assieme non so davvero cosa mi sia preso: sono esageratamente smielata e non riesco a non abbracciarlo o baciarlo ogni cinque minuti, sono praticamente dipendente da questo ragazzo e stiamo assieme da meno di un mese.
"A te" gli rispondo dandogli un bacio sul naso e cercando di alzarmi, ma lui mi tiene ancora stretta a se.
Sospiro girandomi verso di lui e noto divertita che sta sorridendo con gli occhi chiusi.
"Cosa esattamente di me?" Mi domanda avvicinandosi ancora a me aprendo finalmente quei suoi bei pozzi verdi.
Gli sorrido maliziosamente, per poi riuscire a sgusciare fuori dalle sue forti braccia, uscendo dal letto.
"Forza alzati! Tra poco arriveranno anche le  ragazze così possiamo decidere dove andare oggi!" Esclamo emozionata cambiando discorso, ma il mio ragazzo non sembra particolarmente eccitato dalla notizia che gli ho appena dato.
Mi guarda infatti con un sopracciglio alzato e sbuffa coprendosi il viso con il cuscino.
"Non sei felice di passare del tempo con noi?" Gli chiedo un po' delusa e triste; pensavo gli piacesse stare in nostra compagnia.
"Lili ho capito che vuoi cercare di farmi pensare ad altro e di farmi svagare in questo periodo, non sono scemo" inizia a dire alzandosi definitivamente dal letto e lasciandomi del tutto scioccata.
Non pensavo se ne fosse accorto.
"E apprezzo davvero che in queste due settimane vi siate spaccati il culo per portarmi in ogni dove e mi sono divertito, ma a volte preferisco passare del tempo solo con te" continua avvicinandosi maggiormente a me e avvolgendomi i fianchi con le sue robuste braccia.
Lo guardo dal basso, vista la nostra differenza d'altezza, e metto su il muso. Non sono arrabbiata con lui ma con me stessa; l'unica cosa che non dovevo fare, era fargli capire ciò che stavo facendo.
"Sei arrabbiata con il sottoscritto?" mi chiede titubante vedendo la mia espressione, probabilmente spaventato da una mia possibile incazzatura.
"No, assolutamente no! Ma sono così dannatamente prevedibile! Volevo solo che tu ti divertissi ma ovviamente ho rovinato tutt..." inizio ma delle labbra calde e morbide si posano sulle mie, facendomi tacere.
Guardo male Cole che ora mi sta facendo un sorriso sghembo.
"So che odi quando ti interrompo, ma primo è ancora mattina e tu ti stavi facendo troppe paranoie, secondo chi ti dice che io non mi sia divertito? E terzo, non mi avevi ancora dato il bacio del buongiorno, biondina" mi dice lui, staccandosi e sorridendo beffardamente.
"Non mi irritare, Cole" lo avviso io, cercando di sembrare dura ma lui si gira verso di me e mi guarda divertito.
"Sai anche tu che non riesci a stare seria con me" mi dice lui ributtandosi sul letto.
Ridacchio divertita e mi stendo di nuovo accanto a lui, mettendo il mio viso sul suo petto.
"Allora, visto che vuoi passare del tempo solo con me, dove vuoi andare oggi?" Gli chiedo sussurrando, seriamente curiosa di sapere dove vuole andare.
Lui mi guarda pensieroso per qualche altro minuto, per poi scoccarmi un bacio sulle labbra.
"Tu preparati, tra cinque minuti ti voglio giù in cucina pronta per partire!" Mi dice ed io mi alzo uscendo velocemente da camera sua per andare a vestirmi.
•••
Una cosa che non penso di aver mai preso veramente in considerazione da quando sono qui in America, è che, prima d'ora, non sono mai stata ufficialmente a New Orleans, anche se geograficamente abito nella sua contea.
È sempre stata una cosa che mi è passata di mente, un pensiero a cui non ho praticamente mai pensato.
Anche se sono sicura di aver accennato a Cole più volte del mio amore per questa città: sin da quando sono piccola, ne sono attratta come una calamita.
La mia infanzia è stata letteralmente caratterizzata dal cartone animato 'La principessa e il ranocchio', che è stato appunto ambientato nella città in cui ora sono.
"Allora, che ne dici?" Mi chiede il corvino abbracciandomi da dietro e appoggiando la testa sulla mia spalla, distraendomi dai miei pensieri. Quando dicevo che in queste due settimane siamo sempre stati attaccati, non scherzavo.
Mi giro immediatamente verso di lui e gli prendo il viso con entrambe le mani, schiacciandogli le guance da quanto sono felice. Lui ridacchia divertito ma mi fa fare e io mi perdo nei suoi bellissimi occhi.
"Grazie, grazie, grazie" continuo a ripetergli lasciandogli tanti piccoli baci a stampo.
Lo sento sorridere sulle mie labbra e poi afferra la mia mano intrecciandola con la sua, come fa molto spesso.
"Allora, dove mi porterà il mio cavaliere romantico quest'oggi?" Gli chiedo scherzosamente mentre non distolgo lo sguardo da ciò che ho attorno nemmeno per un secondo da quanto ne sono ammaliata.
New Orleans è davvero la tipica città magica che si vede nelle foto, così magica che sembra quasi viva. È davvero surreale.
"Beh avevo pensato che prima di tutto saremmo potuti andare a mangiare qualcosa, visto che è ormai ora di pranzo. Poi ti volevo portare a Jackson Square, è un parco poco distante da qui, ci sono andato per la prima volta con Dylan ed è davvero rilassante farci un giro, te l'assicuro.
Poi ci sarebbe la cattedrale di San Luigi, che è dove si sono sposati i miei, che è meravigliosa. Mi ci hanno portato loro qualche anno fa e da allora, ogni volta che vengo qui, è tradizione che io ci vada" mi spiega con lo sguardo sognante, e capisco solo ora che questa città è molto più importante per lui che per me.
Insomma, ha avuto ricordi indimenticabili qui e sembra così felice del suo programma che anche solo pensare di contraddirlo, mi spezza il cuore.
"Non vedo l'ora" gli rispondo felice, e vedo il suo sorriso allargarsi, facendomi vedere i suoi denti bianchissimi e dritti.
•••
"È bellissimo" sussurro a Cole, per non rovinare la quiete che si è venuta a creare tra di noi.
Ha insistito tanto dicendo che non potevamo tornare a casa prima che facesse buio, ci teneva che io vedessi New Orleans di sera, visto che continuava a ripetere che fosse un vero e proprio spettacolo. E sinceramente, sfido chiunque a dire il contrario.
È esattamente come l'ho sempre sognata e immaginata e questo, da un certo senso, mi conforta.
Le luci che accompagnano questa città sono così tanto illuminate e frequenti, che non sembra neanche notte.
Siamo in questo bar tipico del posto al piano superiore che non ha alcuna finestra. Essendo estate, il locale è completamente aperto e noi stiamo guardando la strada poco sotto di noi, da molto vicino.
Se devo essere onesta, non ero poi così tanto emozionata all'idea di stare qui. Non ho ancora superato del tutto la mia paura per l'altezza, ma Cole è riuscito a rassicurarmi come sempre ed ora sono piuttosto contenta che lui l'abbia fatto.
"Immagino ti piaccia" ridacchia il mio ragazzo ad un certo punto e io lo guardo con gli occhi a cuore.
"La sto amando. Grazie per avermi portata qui amore" gli dico io, senza pensare a ciò che ho appena pronunciato.
Anche se stiamo insieme da poco, Cole mi ha già chiamata con diversi soprannomi, ma io non l'avevo mai fatto. È ancora tutto nuovo per me e mi devo ancora abituare a questa relazione.
È solo quando mi accorgo di che parole sono uscite dalla mia bocca, che arrossisco violentemente e abbasso immediatamente lo sguardo.
Lo sento ridere e dopo qualche secondo mi ritrovo seduta sopra di lui, a guardare le infinite luci che abbiamo intorno.
Mi lascia un piccolo e delicato bacio sul collo, e mi stringe a se.
"Non vergognarti a chiamarmi così, okay?" continua a tenere un tono di voce abbastanza basso ma io sono ancora così tanto imbarazzata, che non riesco neanche a guardarlo in faccia.
Mi prende il viso e in un nano secondo mi ritrovo ad un centimetro dalle sue labbra.
"Okay" gli rispondo finalmente, e lui annuisce soddisfatto lasciandomi un lungo bacio sulle labbra.
Sorrido dolcemente anche quando si stacca e lo guardo negli occhi abbracciandolo forte, continuando a guardare la meravigliosa città che ho davanti.

SPAZIO AUTRICE
ciao a tutti! come sempre, spero stiate bene e spero che il capitolo vi sia piaciuto.
sto amando da morire Cole e Lili assieme, e spero piacciano anche a voi.
Lili in questo capitolo è stata me in tutto e per tutto; amo New Orleans da sempre, (appunto da quando da piccina ho guardato per la prima volta la principessa e il ranocchio) e spero di riuscire a visitarla un giorno.
in questi giorni, visto che starò a casa tutta la settimana per il corona virus, cercherò di aggiornare un po' più frequentemente.
per ora vi saluto e vi mando un bacio 🤍

tipo quattro, cinque e sei| SPROUSEHARTWhere stories live. Discover now