CAPITOLO 22

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LILI
"Lili calmati" mi dice in modo dolce Cole.
Mi blocco all'istante e smetto di andare avanti e indietro per la camera, guardandolo negli occhi.
"Come cazzo ti permetti di dirmi di calmarmi in questo momento, Cole! Come cazzo ti permetti!" Gli urlo addosso, guardandolo con disprezzo.
Ho sentito e visto tutto quello che è successo prima e stavo seriamente per entrare da quella fottuta porta per dire a quella stronza tutto l'odio che tenevo represso per lei, ma poi lo ha baciato.
Ha appoggiato le sue perfette e carnose labbra su quelle del corvino e io mi sono sentita vulnerabile e inutile, troppo. Non so neanche il perché io mi stia incazzando con Cole; mi ha protetto per tutto il tempo in cui quella strega mi diceva le peggio cose e non ha continuato il bacio, ho capito anche che non ne aveva nemmeno l'intenzione.
Ma cazzo, mi ha spezzato il cuore.
Le sue labbra erano su quelle di Madisyn, non sulle mie. Le loro bocche erano a contatto mentre io ero fuori da quella stupida porta a origliare tutto.
"Ehi ehi ehi Lili lo so quello che hai visto e che probabilmente non hai sentito e non sai quello che era successo prima ma..."
"Ho ascoltato e guardato tutto, Cole! So tutto cazzo!" lo interrompo, strillandolo di nuovo.
"Allora sei a conoscenza del fatto che io non ho fatto niente con lei, non volevo farci nulla e mai lo vorrò!" Mi risponde lui, con gli occhi lucidi.
Continuo a scuotere la testa e ricomincio a camminare velocemente per tutta la stanza.
Sono così confusa, triste e infuriata che spaccherei tutto in questo momento.
"Lils fermati adesso!" Cole mi blocca, prendendomi le braccia con le sue grandi mani e tenendomi ferma a forza.
"Mi avevi promesso che mi avresti creduto, me lo avevi promesso" mi dice lui, respirando a fatica e annuendo alle sue stesse parole.
Ha le narici dilatate e i suoi occhi sono diventati di una tonalità di colore più scura, adesso è arrabbiato pure lui, lo capisco.
"Ma non lo stai facendo! Non mi stai credendo, non mi fai neanche parlare porca puttana!" Continua urlando e io sobbalzo.
Toglie le sue mani dalle mie braccia e si passa le dita tra i capelli, che ora sono tutti disordinati e anche un po' sudati.
"Parla" affermo io sicura, voglio sapere tutto dal suo punto di vista, anche se ho la situazione già piuttosto chiara.
Si siede per terra, attaccando la schiena al muro e io lo seguo.
Entrambi teniamo i nostri sguardi rivolti davanti a noi, non riusciamo a guardarci;
siamo feriti tutti e due.
"Ero tornato in camera tranquillamente e lei era già lì dentro. Ha cominciato a parlare di te, dicendo che io che meritavo una ragazza più bella, che ero migliore di te..."
"Ho sentito tutto, Cole. Te l'ho già detto" lo interrompo quasi subito, mantenendo il mio sguardo rivolto al muro che ho davanti.
Lui sospira frustrato; so che non gli piace quando la gente gli parla sopra ma in questo momento non riesco neanche a pensare alle azioni che compio.
"E prima che mi baciasse, le ho detto che non aveva ragione, che eri la sola per me e che niente e nessuno sarebbe riuscito a farmi cambiare idea e a lasciarti" continua, ma si blocca di scatto, come se volesse evitare di parlare maggiormente.
"Ma adesso ho una fottuta paura che sia proprio tu quella che vuole rompere con me" conclude soffocando un singhiozzo, e io mi giro verso di lui sorpresa; non pensavo arrivasse anche a piangere per me.
Lo guardo dolcemente mentre lui chiude gli occhi e ci posiziona due dita sopra, premendo su di essi per cercare di non piangere ancora.
Mi posiziono davanti a lui e cerco di togliergli ciò che sta coprendo quelle sue due belle pozze, ma lui fa ancora più pressione e scuote la testa ripetutamente.
"Scusami scusami scusami, Lili, dovevo immaginare quello che stava per fare" continua a dirmi mentre le lacrime sembrano uscire incontrollate dagli occhi di entrambi.
"Non potevi, Cole, non potevi" gli rispondo io riuscendo, finalmente, a togliergli le mani dal viso e a guardandolo negli occhi.
"Se io non ti avessi lasciato andare via o fossi entrata prima in quella camera non sarebbe successo nulla, perché cazzo non agisco!"
Mi incolpo da sola; so per certo che Cole non ha colpe, non ho nemmeno intenzione di dargliene ma ora come ora mi risulta troppo difficile fare finta di niente, passare sopra a tutto questo come se non fosse successo nulla.
"Allora perché mi parli così? Sembra quasi che tu sia schifata da me" sussurra lui, abbassando lo sguardo.
"Perché anche se so che tu non c'entri, e che non era ciò che volevi, ogni volta che ti guardo vedo la scena di mezz'ora fa, vedo le sue labbra perfette sulle tue..."
"Le tue di labbra sono perfette, per me, non le sue" mi interrompe, prendendomi il viso tra le mani e togliendomi le lacrime che non ne vogliono saperne di smettere di scendere.
Appoggia la sua fronte sulla mia, e io posiziono le mie mani sopra le sue.
"Scusa..." ricomincia a scusarsi, ma io lo blocco immediatamente.
"Basta scusarti, non hai colpe" lui annuisce debolmente e continua a tenere le nostre fronti attaccate.
"Ma ho bisogno di qualche giorno... sì insomma ho solo bisogno di qualche giorno lontana da te" dico ad un tratto ricominciando a piangere.
Non voglio allontanarmi da lui, non l'ho mai voluto, ma seriamente devo prendermi un po' di tempo per riposarmi e per smettere di pensare a tutto ciò.
Sono umana, e qualche volta pure io devo staccare, anche per poco.
"No ti prego Lili non mi lasciare..." sussurra lui scuotendo la testa nervosamente e io gliela fermo, costringendolo ad alzare lo sguardo verso il mio.
"Non sto facendo niente del genere Cole, niente di tutto ciò. Ho solo bisogno di avere qualche giorno, al massimo una settimana, per prendermi del tempo, per rilassarmi" gli spiego e vedo che qualche piccola lacrima gli bagna le guance, mentre mi guarda con quel suo sguardo affranto.
"No ti prego non guardarmi così, ti scongiuro" lui tira su col naso e spezza il nostro contatto, alzandosi in piedi.
"Perché se sai che non ho fatto niente mi fai soffrire comunque?" Mi chiede quando entrambi siamo in piedi uno davanti all'altro e il mio cuore si spezza.
Quello che ho sempre cercato di fare, era far star bene Cole; da quando stiamo insieme, ho sempre evitato di farlo stare male, ma dovevo capirlo che la nostra relazione era troppo perfetta.
Mai una sola litigata, solo scherzi, baci, coccole, amore. Perché anche se non sono sicura al cento per cento di essere innamorata di Cole, non riesco a stare senza di lui.
Non riesco a non scherzare o a prendere in giro le persone che ci passano davanti con lui.
Non riesco a non buttargli il cibo addosso quando stiamo mangiando, solo per infastidirlo.
Non riesco a non abbracciarlo o a non baciarlo.
Non riesco a non vederlo.
Non ce la faccio a non sentire la sua voce, anche se molte volte dice cazzate su cazzate, non ce la faccio a non ascoltarlo.
Amo quando si apre con me, quando mi racconta del dolore che prova, quando mi parla di Hope. Adoro quei momenti in cui comincia a raccontarmi di quanto la vita sia stata ingiusta e crudele con lui, perché so che si fida ciecamente di me.
Non ce la faccio a passare quelle che erano le nostre serate, da sola.
Non posso riuscire a fare finta di niente per una settimana quando so che lo sto distruggendo, e sto distruggendo il mio cuore.
Sono cose che non riesco a fare, che mi risultano impossibili perché lui è anche il mio migliore amico, il migliore di tutti.
Riesce a consigliarmi tranquillamente, proprio come se fosse uno di quegli amici gay che tutte le ragazzine desiderano.
Riesce a scherzare con me come se fosse un fratello e riesce a capirmi come solo una amica farebbe.
Riesco a contare su di lui, solo su di lui.
Mi protegge come uno scudo, e allo stesso tempo sta insieme a me come un fidanzato.
Non so se sarei mai riuscita a trovare una persona migliore di lui, per affrontare questa mia adolescenza nel modo più bello.
È la persona che desideravo avere al mio fianco da quando ero piccola, il principe azzurro che vedevo nei cartoni e che mamma mi accennava più volte.
Lei lo diceva che avrei sicuramente trovato qualcuno, cazzo aveva ragione anche in quei momenti.
È arrivato improvvisamente, lui, e mi ha stravolto la vita, il cuore.
Prima vedevo o tutto o nero, o tutto bianco.
Ora invece vedo anche il grigio, vedo tutto pasticciato e tutta sfocato, ma è ancora più bello.
È riuscito a farmi provare così tante cose in questi mesi, che mi ha lasciata sbalordita.
È come se tutto fosse amplificato, come se il tempo fosse infinito e stupendo.
"L'ultima cosa che voglio, da quando ti ho conosciuto, è farti soffrire, ma davvero ho bisogno di qualche giorno. Non ti sto lasciando, Cole, non ne ho alcuna intenzione. Ma a volte ho bisogno anche io di dedicare un po' di tempo solo per me quindi ti prego, lasciami solo una settimana" lo imploro e lui annuisce, accarezzandomi i capelli e uscendo dalla mia camera.
Ne ho bisogno, so che questa settimana non sarà uno sbaglio.

SPAZIO AUTRICE
ciao a tutti! come sempre spero stiate tutti bene e spero che vi sia piaciuto il capitolo.
volevo evidenziare una cosa in quest'ultimo, e spero di esserci riuscita: Cole e Lili non sono solo fidanzati, loro sono anche amici, complici.
riescono ad atteggiarsi l'uno con l'altro in totale tranquillità e senza alcun timore.
penso sia una cosa importantissima, in una relazione, l'amicizia, la semplicità e la complicità.
loro si fidano e confidano tutto a vicenda come due migliori amici farebbero, si aiutano come due complici, appunto, e si innamorano come due fidanzati veri e propri.
volevo mettere in chiaro questa cosa, visto che per me ha un'enorme importanza.
in questo capitolo ho cercato di rispecchiare anche l'amicizia che inizialmente li ha legati, che era ed è tutt'ora forte tanto quanto quella che lega me e la mia migliore amica, a cui dedico questo capitolo, visto che è la persona che mi ha sostenuta di più da quando ho iniziato a scrivere 💙
volevo inoltre far capire quanto Lili tenga a Cole, visto che magari non lo faccio intendere troppo bene come vorrei.
vi ringrazio infinitamente se avete letto fino a qui, vi saluto e vi mando un bacio 🤍

tipo quattro, cinque e sei| SPROUSEHARTWhere stories live. Discover now