CAPITOLO 38

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mi allungai nuovamente verso l'armadietto ma sentii una voce dietro di me.

-Hai bisogno di una mano?- questa voce così calda, così familiare ma a me quasi sconosciuta risuonava nelle orecchie. Rimbombava a più non posso per capire di chi fosse, ma niente. Non riuscii a riconoscere di chi fosse, così lentamente mi girai e lo vidi, era Mattia Polibio.

Io e Mattia siamo stati assieme in prima elementare, e lo lasciai perchè continuava ad alzarmi la gonna e a baciare altre ragazze. In pratica da piccolo era un puttaniere, e le cose non sono cambiate di una virgola. Quel demone mezzo messicano e mezzo italiano gira ancora per i corridoi di questa scuola.

-Si,grazie non riesco a prendere il libro di storia, è finito troppo in fondo al mio armadietto- dissi io con tono pacato con il braccio che indicava verso il libro da me irraggiungibile

-Lascia che ti aiuti- rispose Mattia con fare seducente e allungandosi. Nello sporgersi in alto Mattia sfiorò la mia mano, normalmente sentirei una scossa di brividi lungo la spina dorsale, ma non è così. Freddo. Ghiaccio. Sono impassibile

-Grazie, ora se la smetti di provarci con me andrei a lezione grazie che sono anche in ritardo- aggiunsi io in tono monocorde allontanandomi da lui.

-Provarci con te? No no. Io non ci sto provando con te, ci sto riuscendo con te- proclamò lui con tutta la sicurezza che ha ha in corpo, e di quella sicuramente non manca. 

-Ci stai riuscendo con me? ahahahah non credo proprio amore mio, perchè se tu riescissi a flirtare con me a questo punto ci staremmo giò scopando, ma evidentemente qua qualcuno è stato paccato dalla sottoscritta e non digerisce la cosa- risposi io per poi bussare nell'aula di storia e entrare nella classe.

Entrai in classe visibilmente in ritardo a prof mi sgridò ma non ci diedi molto caso, mi andai a sedere in fondo alla classe e non seguii neanche una parola di quello che stava dicendo la professoressa.  Per passare l'ora di storia iniziai a ripensare a i fatti accaduti poco prima. Che sfacciataggine che ha Mattia a provarci con me, e il modo in cui l'ho zittito? Modestamente ci sarei rimasta di merda anche io se qualcuno mi avesse risposto così.

-Signorina Rayan sta prendendo gli appunti?- la professoressa Howkins interrompe i miei pensieri.

-ehm.. chi? io- domandai io 

-certo sennò chi altri in questa classe si chiama Ryan?- domando retoricamente la profe

-posso essere sincera con lei prof?- domandai io

-certo-rispose lei

-non me ne frega una beata minchia di garibaldi e galileo, io sono qui solo per fare presenza, non sto dando fastidio a nessuno, le verifiche saranno insufficienti ma a me va bene così, quindi non metta troppe energie per starmi dietro perchè tanto io non l' ascolterò- conclusi io

-dato che io ci tengo ai miei studenti, rimarrà tutta la giornata di oggi e di domani in classe con me, così vediamo se garibaldi riuscirà a entrare in quella bella testolina che si ritrova signorina Ryan- enunciò la professoressa

-perfetto mi fa anche un favore perchè di fare matematica dopo non ne avevo proprio voglia grazie prof- conclusi io con tono monocorde

SPAZIO AUTRICEEE

Ei guys ecco a voi un'altro capitolo, è più corto ma per essere il secondo in una settimana per me è già tanto. Cosa ne pensate della new entry? Io la amoo. Comunque preparatevi psicologicamente ad altri capitoli sfogo che stanno per arrivare, vi avverto con largo anticipo così siete pronte psicologicamente. ah vero! non vi ho chiesto come state? anche da voi le scuole sono chiuse? Avete sentito la nuova canzone di Jaden? come arrivo a fare certe domande? se sapete ripsondere a quest'ultima vengo da voi e vi do un bacio ahahah ricordatevi di lasciare una stella e un commento per dirmi cosa ne pesate della storia e niente ci vediamo in un prossimo capitolo cia-

|innamorata di te| Josh RichardsTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon