40- Non sei tu

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Raggiungiamo una specie di masso,sotto ad un albero gigantesco. Abbiamo camminato mezz'ora e ho iniziato a sentire tutti i risultati dello scontro con quelle bestie. La gamba pulsa e impreco ad ogni movimento troppo forzato. Il petto pure e continua a sanguinarmi,oltretutto,penso di essermi preso pure un bel raffreddore. Ho starnutito tipo dieci volte,ogni qualvolta rischiando di essere preso a cazzotti da Jimin. Il calore estivo viene filtrato dalle foglie e non riesce a scaldarmi al punto giusto. L'acqua del torrente non era poi cosí calda. Ci arrestiamo. Jimin loggia la sua borsa e mi invita ad incastrarmi nello spazio fra la pietra e la pianta. C'è giusto lo spazio per una persona e mezza. Tutto è recobdito da muschio e foglie. Non è un ottimo nascondiglio,però è sempre meglio di tutto quello che abbiamo trovato fin'ora. La cosa piú utile che abbiamo trovato è una vecchia tana di cinghiale,poco piú avanti,però non abbiamo voluto rischiare. Non siamo cosí cretini,da farci caricare da altre bestie,ancora una volta.
Abbandono la pistola a terra,incanstrandomi il piú possibile nell'incavo. È pieno di ragnatele quà sotto e devo stritolarmi per far entrare pure Jimin,il quale fa passare prima la sua arma,poi il resto -per resto si intende il suo zaino.- Controlla dentro e storge la bocca,tirando fuori una boraccia e un sacchetto di plastica schiacciato.

"Tieni" Dopo aver bevuto me la passa e si guarda intorno circospetto. Dopo venti minuti di cammino non abbiamo sentito piú alcun tipo di verso,il che dovrebbe significare che ci siamo allontanati abbastanza da non infastidire le bestie. Nonché prima gli avessimo arrecato alcun tipo di fastidio,ma chissà,quei cosí devono averci sentito e basta.
Anche se non ho sete,prendo la boraccia e tiro giú due o tre sorsate. Il corpo ringrazia,vorrei berne anche di piú,però e meglio lasciarla da parte. Chissà quando usciremo di qui? Faccio un sospiro di sollievo e appoggio la testa all'albero. Sono stanco,ho fame e voglio tornare indietro. La cosa importante era una fottuta pianta,adesso lo è tornare a casa,vivi e vegeti.

"Non ho niente per le ferite" Scava nel suo zaino,tirando fuori più munizioni di un intera squadra di polizia,una busta di non so che cosa,delle brugole e un accendino. Sistema tutto nel piccolo spazio fra me e lui,buttandomi una vecchia maglia addosso. La scanso e la butto nel mezzo.

"Ho ancora questo" Alza il sedere,cerca qualcosa nelle tasche e tira fuori uno smartphone,che di smartphone non ha piú niente. Pare che ci sia passato sopra un camion.

"Ottimo,siamo a cavallo." Tutto il mio sarcasmo esce con una sola frase. Già avevo tenuto in conto di non aver modo di contattare nessuno,quindi non è niente di nuovo.

"Proviamo a farlo asciugare" Prende la vecchia maglia e tampona il dispositivo. Per me è un gesto inutile,anche se si accenderà di sicuro non vedremo nulla con quello schermo polverizzato. Chissà dove siamo? Che posto è? La voce nella mia testa tace,il bosco della mia visione non è questo. Sono spaesato. Sinceramente non so che fare,voglio solo morire quà dentro...in senso metaforico ovviamente. Faccio un lungo respiro e tiro il colletto della maglia per vedere i segni sulla carne. Tre lunghe strisce colorate di scuro,attraversano la metà del mio petto. Per vedere meglio tiro un lembo del tessuto strappato e scorgo la profondità delle ferite. Pensavo peggio,anche se il sangue uscito mi da il capo giro. Diciamo che la parte peggiore è dove hanno infilato gli artigli per primi. Forse basta una lavata e posso guarire da solo. Devo solo stare attento a non fare infettare le varie ferite. Passo al controllo della gamba che non è messa in condizioni migliori.

"È adesso?" Con un filo di fiato,porgo la domanda. Il ragazzo davanti a me,con i capelli ancora bagnati si sta pulendo la faccia con lo straccio di poco fa.

"Aspettiamo. Se nessuno si fa vivo,dobbiamo trovare un posto civilizzato e tornare da Hedwing. " Hedwing. Ecco la risposta. Il mago può venirci a prendere. Il colosso non ha quel suo Tatak ad anello? Di sicuro non torneremo in giornata. Dovranno pur porsela la domanda: forse dovremmo andarli a cercare?

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