C i n q u e

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» Le cose sono unite da legami invisibili:
non si può cogliere un fiore
senza turbare una stella. «

«Posso avere un altro bacio, prima che tu te ne vada?»«Non hai paura che tua madre ci osservi dalla finestra?»«Non me ne frega un cazzo»

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«Posso avere un altro bacio, prima che tu te ne vada?»
«Non hai paura che tua madre ci osservi dalla finestra?»
«Non me ne frega un cazzo»

Minho sorrise chiudendo gli occhi e posando una mano contro le piastrelle lisce della doccia, lasciando che l’acqua bollente scorresse lungo il suo corpo intorpidito dal precedente freddo.

Dannazione.
Aveva baciato Jisung. Due volte.

Abbassò il volto verso il piatto in ceramica, permettendo alla pressione dell’acqua di fargli un leggero massaggio lungo le spalle stanche.

Non riusciva a smettere di pensare a come quella giornata – iniziata nel peggiore dei modi – si era inaspettatamente conclusa col botto. Letteralmente.

Minho non riusciva – pur volendo – a togliere dalla propria mente ogni istante di quei momenti passati col più piccolo; continuavano a scorrergli secondo dopo secondo davanti agli occhi, facendogli battere forte il cuore.

Il modo in cui gli occhi brillanti di Jisung si erano spalancati, quando Minho aveva premuto le labbra sulle sue, il modo in cui le loro bocche morbide si erano adattate l'una all'altra cercandosi e lambendosi con delicatezza, quasi con paura.

Aveva tenuto appositamente gli occhi aperti per godersi ogni istante, ogni secondo di quel bacio.

Aveva ammirato le sue guance paffute arrossire per l’imbarazzo e la lusinga di quel gesto, facendo decollare il cuore di Minho fino alle stelle, per poi vedere gli occhi del più piccolo – lucidi e sorpresi – chiudersi lentamente, man mano che si abbandonava al bacio.

Prima di all’ora Minho non aveva mai visto nulla di più bello.

L’immagine di Jisung – con il volto sollevato verso il cielo, mentre le goccioline di pioggia bagnavano lentamente il suo viso – continuava a martellargli la testa, lasciandolo senza fiato.

Aveva baciato quello splendido ragazzino.

In quel momento iniziava a comprendere ciò che aveva provato Felix quando Changbin l’aveva baciato per la prima volta.

Erano finiti davanti a casa dell’australiano - dopo una serata alla sala giochi - litigando furiosamente sotto un cielo stellato di fine estate, incapaci di trattenere l’amore e la gelosia che stava rodendo i cuori di entrambi.

Felix aveva smesso di frequentare Chan da qualche giorno - ma non aveva avuto modo di dirlo a Changbin - e quest’ultimo, arreso all’idea di non veder ricambiato il proprio amore, aveva iniziato a sentirsi con un ragazzo che ci provava con lui da mesi.

Si sentiva uno schifo ad usare la tecnica del “chiodo scaccia chiodo”, ma l’amore per Felix lo stava dilaniando.
Felix continuava a piangere ed urlare, senza che Changbin riuscisse a capirne la ragione.

Shooting star » MinsungWhere stories live. Discover now