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» La stella più bella del cielo è sempre quella che noti alla fine,
nonostante fosse la più vicina. «

La mattina successiva, il risveglio di Minho fu il più rilassante e tranquillo degli ultimi mesi

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La mattina successiva, il risveglio di Minho fu il più rilassante e tranquillo degli ultimi mesi.

Aprire gli occhi e trovarsi davanti il viso tranquillo e addormentato del proprio migliore amico, l’aveva portato a sorridere per la felicità di averlo accanto.

Era passato talmente tanto tempo da non riuscire più a ricordarsi quand’era stata l’ultima volta che avevano dormito insieme.
Aveva sfilato una mano dal copriletto, per poi passare delicatamente il pollice sulla guancia liscia di Felix.

La sua mente era corsa subito a Jisung, che in quel momento era quasi sicuramente ancora profondamente addormentato, avvolto tra le sue coperte calde.

Un piccolo prurito anomalo si concentrò al centro del suo petto, mentre pensava con intensità ad un Jisung dormiente attorcigliato alle lenzuola.
Avrebbe voluto esserci pure lui, nel suo letto.

Doveva frenare quei pensieri, prima che potessero effettivamente prendere il sopravvento.

Osservò Felix che man mano iniziava a muoversi, mugolando per quelle lievi carezze sulla guancia che l’avevano svegliato.

Gli occhi lucidi ed assonnati incontrarono quelli scuri di Minho, e un piccolo e dolce sorriso spuntò sulle sue labbra.

«Buongiorno tesoro» mugugnò con voce ancor più roca e profonda del solito, strisciando pian piano verso il proprio migliore amico e posando il capo contro la sua spalla nuda.

«Buongiorno piccolo - rispose Minho scostando teneramente la frangia di capelli biondi e arruffati di Felix, per poi posare un piccolo bacio contro la sua fronte – Dobbiamo iniziare a prepararci» disse ricevendo un piccolo cenno di assenso, mentre entrambi scavavano dentro di loro in cerca della forza necessaria per abbandonare le coperte calde e profumate.

«Muoviti Minho, siamo in ritardo! – sbottò un’ora dopo Felix, osservando in modo ansioso l’ora sul telefono – Changbin è qua fuori che aspetta, e tu devi passare a prendere Jisung!».

Minho si lasciò scappare un sospiro infastidito, mettendosi lo zaino in spalla e beccandosi un’occhiataccia dal proprio migliore amico.

«Smettila mamma, manca ancora mezz’ora all’apertura dei cancelli – sbuffò fermandosi davanti al piccolo specchio piazzato vicino all’ingresso, finendo di sistemarsi i capelli già perfetti – Non vedo l’esigenza di agitarsi in questo modo» continuò passandosi le dita tra le ciocche scure.
Era veramente nervoso.

Di lì a poco avrebbe incontrato nuovamente Jisung e non aveva la più pallida idea di come comportarsi.

Il primo istinto – una volta posati nuovamente gli occhi sul suo splendido viso paffuto – sarebbe stato probabilmente quello di circondargli il viso con le mani e dargli un bacio.

Shooting star » MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora