Jungkook sono incinto di te -Jikook-

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Jungkook's pov

Ok sono io il problema, non scopo da più di due settimane, probabilmente è per questo.

Entro in cucina e vedo Chan e Minso già seduti a tavola.

Per non pensare ad altro comincio a preparare l'impasto per i pancakes.

"Sai cucinare ajusshi?" annuisco semplicemente, ormai c'ho rinunciato con lui.

Dopo aver cucinato tutti i pancakes, appoggio il piatto sul tavolo.

"Jimin?" chiedo visto che ancora non é venuto.

"starà dormendo di nuovo" dice Chan. Ruoto gli occhi al cielo

"Vado a chiamarlo di nuovo, voi iniziate a mangiare" dico appoggiando la Nutella.

"Sono qua" si siede e mi siedo acconto a lui.

"A cosa devo questo miracolo?" dice assaggiando i pancakes.

"A nulla" dico e inizio mangiare anche io.

Noto Jimin mettere una quantità industriale di nutella e marmellata all'albicocca sul suo piatto. Solo ad immaginare il sapore mi viene a vomitare. Blaa

Lo guarda con una faccia disgustata. "Sicuro che poi non vomiti?"

Lui nega con la testa ed inizia a mangiare.

"Jimin-ah oppa oggi è natale"  dice Minso euforica

"Lo so, che vuoi fare?" chiede lui gentilmente

"Hmm non lo so, non ho mai fatto niente. Eomma e appa non ci sono mai, mi danno il regalo e basta" rimango in silenzio non sapendo cosa dire.

"Hmm allora se vuoi possiamo uscire a fare un giro, che ne dici?" dice Jimin leggermente triste. Probabilmente starà pensando a sua madre.

"Che ne dite se andiamo in montagna dalla mia nonna?" dico all'improvviso.

L'unica che posso considerare  come un mio parente è mia nonna, ho vissito con lei per due anni dopo la morte di Eomma. E quando litigo seriamente con "mio padre" vado sempre da lei. 

"Magari ci andate te e Minso, non vogliamo essere di troppo" dice Jimin portando lo sguardo sul piatto.

"Jimin non siete di troppo, allora andiamo da mia nonna e rimaniamo lì per qualche giorno" dico alzando dalla tavola dopo aver finito di fare colazione.

"Minso, vieni ti aiuto a fare la valigia" lei sorridendo corre da me e andiamo nella sua stanza.

Appena entro nella sua stanza, mi sento male per quanto è disordinata.

"Sei così tanto disordinata?" chiedo sistemando alcune cose.

"No! Non fare niente, sono ordinata nel mio disordine"

"come fai non lo so" ridendo e scherzando, le faccio la valigia e la vesto.

"Ecco sei pronta, mi vuoi aiutare a fare la mia valigia?" chiedo e lei annuisce sorridendo

Andiamo nelle mia stanza e comincio mettere dei vestiti nella valigia.

"È così che si aiuta da te?" chiedo visto che da quando é entrata non ha fatto altro se non saltare sul letto.

"Mi  prendi l'orologio dal cassetto?" lei annuisce e apre il cassetto.

"Che cos'è oppa? C'è ne sono tantissimi" mi giro di nuovo verso di lei e la vedo con un preservativo in mano.

Sgrano gli occhi. Mo cosa le dico?

"E-em niente, andiamo che Jimin e Chan saranno già pronti" la prendo in braccio, butto via il preservativo dalle sue mani e usciamo dalla mia stanza.

"cosa sono?" insiste Minso.

"Ehm... Delle caramelle"

"me ne dai una?" dice facendo il labbruccio, awe è troppo cute.

"Hmm dopo, non ora. Hai appena mangiato" dico e la porta in salotto dove ci sono Jimin e Chan con accanto le loro valigie.

"Sicuro che non disturbiamo?" chiede timidamente, awee quanto é cut- niente, non pensare così Jungkook.

"Jimin ho detto di no, e poi mia nonna sarà felice di conoscervi" dico sorridendo.

"Che ne dite se scartiamo prima i regali e poi andiamo?" i bambini saltano felici

Prendo i miei regalo da sotto l'albero e li distribuisco.

Avevo preso un vestito carino a Minso e a Chan una macchina giocattolo a controllo remoto.

In disparte do il regalo a Jimin. Gli ho preso una collana con un uomo che tiene la mano di un bambino. Appena l'ho visto ho subito pensato a lui e poi gli ho dato anche la tutina rosa che ho comprato, come il regalo per il bambino.

"È bellissimo" dice con le lacrime agli occhi e mi viene ad abbracciare. Ricambio l'abbraccio "sono felice che ti piaccia" rispondo felice.

"Anche la tutina è molto bella" dice ancora abbracciato a me. Sorrido e gli accarezzo la schiena.

Dopo un po' ci stacchiamo e lui mi da il mio regalo da parte sua. Scarto e sono le scarpe timberland che volevo tanto, lo abbraccio felice anche io. "Grazieee"

Una scusa in più per abbracciarlo

Zitto coscienza di merda

Ci stacchiamo dopo un po' a malincuore.

" Hmm andiamo?" annuiscono tutti e saliamo in macchina.