Capitolo 8 - Inaspettato

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*ANNALISA'S POV"

La vibrazione del mio telefono contro il legno del comodino mi fece sobbalzare.

Fui accecata dallo schermo alla massima luminosità.

*SCONOSCIUTO*
"20 puntuale, non farmi aspettare e vestiti bene"

Sbuffai al solo pensiero di cosa mi sarebbe toccato passare quella sera.
Come si dice, il buongiorno si vede dal mattino no?

———

Purtroppo la giornata era volata. E la gran serata era arrivata, ovviamente per modo di dire.
Erano esattamente le 19:58, tra 2 minuti sarebbe arrivato Federico a prendermi.
Avevo preso dall'armadio di Arianna un vestito nero, stretto sopra e largo sotto, senza scollature, mi ero truccata un pò più del solito e avevo messo i tacchi...eh già! Una sorta di miracolo.
Fortunatamente quella sera Ari ed Emma erano fuori città in un bar, quindi non avevo avuto problemi a inventarmi delle scuse.

Il campanello suonò, riportandomi alla realtà.

Cominciai ad andare in agitazione, ero molto nervosa. Non avevo mai avuto tante cene a due.

Presi la borsa, misi la giacca e aprì.

Era bellissimo, indossava dei jeans neri attillati, una camicia bianca con i primi due bottoni aperti e aveva il ciuffo biondo tirato all'insù.
Insomma, era perfetto...
Ma che sto dicendo?
Annalisa torna in te.

———

*FEDERICO'S POV"

Arrivai con 2 minuti in anticipo.
Ero in perfetto orario.
Erano le 19:58.
Alle 20 precise, uscì dalla macchina e andai a suonare il campanello.
Lei mi aprì la porta dopo qualche minuto di attesa.
Rimasi a bocca aperta.
Non aveva niente fuori posto.
Mi persi a guardarla.

———

*ANNALISA'S POV*

Nessuno parlò per i primi due minuti. Rimasimo lì sulla porta, in silenzio a fissarci.
Fu lui a parlare per primo:
"S-s-stai bene" balbettava "No davvero, sei bellissima" continuò.

Arrossì così tanto, a tal punto da farmi invidiare dai pomodori.

"Anche tu" gli risposi tenendo la testa bassa dall'imbarazzo.

"Andiamo"

Mi aprì la portiera della sua Audi TT e mi fece salire.
Salì anche lui e partì.

Il viaggio fu abbastanza silenzioso.
Nessuno dei due osava parlare.

Dopo una ventina di minuti arrivammo a destinazione. Un posto da sogno, vicino al mare.

"Ti piace?" chiese

"Amo il mare" risposi incantata

"Anche io sai?"

Mi sorrise e io gli sorrisi a sua volta.

Camminammo fino ad arrivare al ristorante.
Ci sedemmo e cominciammo a parlare.

———

*FEDERICO'S POV*

Ero così rilassato, mi sentivo a mio agio.
Era una sensazione così strana.

"Sei davvero bellissima stasera" le ridissi

La vidi arrossire, era così bella.

"Grazie ma me lo hai già detto" rise, senza freddezza o seccatura, sembrava per la prima volta tranquilla.

"Raccontami qualcosa di te, sempre se ne hai voglia" le chiesi

"Fallo prima tu, preferisco ascoltare che parlare"

"Cosa vuoi sapere?"

"Perché hai questo atteggiamento con le ragazze?"

———

*ANNALISA'S POV*

Dopo quella domanda il suo viso si incupì e spostò lo sguardo dal mio viso ad un altro punto.

"Perché se crei un rapporto serio con una persona finisci per rimanerci fottuto, se ti limiti ad una scopata e basta è tutto molto più semplice, non tiri in ballo nessun tipo di sentimento"

"È molto più semplice, hai ragione, ma non hai mai desiderato di avere un punto fisso nella tua vita?"

"I punti fissi ti fottono Annalisa" disse stringendo a pugno la mano che aveva appoggiato sul tavolo in precedenza.

Senza pensarci troppo posai la mia sopra la sua, incominciando a fare dei segni circolari col pollice per cercare di calmarlo.

"Cosa stai facendo?" esclamò spostando nuovamente lo sguardo sul mio viso

"I-io s-scusami stavo s-solo..." imbarazzatissima tirai via la mano

"No, non fraintendere..rimani" mi rivolse un sorriso e questa volta fu lui ad prendermi la mano.

"Ho avuto una brutta storia"

"Vai avanti Fede"

"In passato ho avuto una brutta storia d'amore con una ragazza. Sai, io il povero innamorato e lei quella che se ne approfittava. L'ho trovata nel letto del mio migliore amico, ormai ex, la sera del mio compleanno"

"Mi dispiace" dissi accarezzandogli ancora la mano
"Sai, anche io non sono sempre stata miracolata, ogni volta che mi innamoravo i ragazzi si divertivano a fare scommesse e giochetti simili alle mie spalle"

Federico sbiancò.

———-

*FEDERICO'S POV*

Beh si, insomma, io e Ben non avevamo fatto una scommessa vera e propria, era più un piano studiato per farla cadere tra le mie braccia e riuscire a portarmela a letto.
Non una scommessa.
Giusto?

"Fede tutto bene?" mi chiese Annalisa facendomi tornare alla realtà.

"Sisi, stai tranquilla"

A dire il vero quella sera persino il piano era andato per le sue e con fatica dovevo ammettere che Ben aveva ragione, Annalisa era una ragazza troppo per bene e forse dopo Paola, avrei dovuto provare a conoscerla meglio.

Andammo a fare una camminata lungo il mare, adoravo l'odore che emanava.

"Sai, ho fatto bene ad accettare il tuo invito" affermò Annalisa

"Ah si?"

"Si, sei diverso...in senso positivo"

Le bloccai la strada mettendomi davanti a lei, le afferrai entrambe le mani.
"Tu sei diversa, dalle altre. Sei la prima a cui ho chiesto di uscire dopo tanto tempo, per la prima volta non sto pensando di portarti a casa mia ma semplicemente a quando potrò baciarti...perché non ne posso più di aspettare"

Il
Piano
Stava
Decisamente
Crollando.

Ero fottuto...questa ragazza mi stava iniziando a prendere seriamente.

———-

*ANNALISA'S POV*

Rimasi pietrificata.
Quelle frasi mi avevano spiazzata e il mio cuore aveva iniziato a battere a mille.

"Federico, io...cioè non lo so"

"Ascolta il tuo cuore per un momento, chiudi gli occhi"

Valeva la pena correre il rischio di soffrire un'altra volta?

Chiusi gli occhi come mi disse...mi baciò e non tentai di allontanarmi nemmeno una volta.
Fu un bacio dolce, prima casto ma poi passionale. La sua lingua chiese l'accesso alla mia bocca e io glielo diedi.
Ci staccammo solo per riprendere fiato ma poi ci ribaciammo ancora e ancora.

Wrong but PerfectWhere stories live. Discover now