Capitolo 11 - Non voglio più vederti

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*ANNALISA'S POV*

Emma corse sul letto ad abbracciarmi.

"Mi sono illusa. Perché deve sempre finire così?" dissi piangendo

"Sh, va tutto bene. Arriverà qualcuno di migliore vedrai, sii positiva." mi disse continuando ad accarezzarmi la testa.

———-

LUNEDÌ MATTINA

Nuova settimana, nuovo inizio.
Come ogni lunedì che si rispetta, la fortuna bacia proprio me.
Dopo la giornata devastante di ieri, ci mancava solo averlo in classe alla prima ora.

Entrai nell'aula segnata sull'orario.
Andai nell'ultimo banco, l'unico posto libero.
Di Federico neanche l'ombra, sospirai.

La lezione iniziò.
Latino.
Una vera palla.

Appoggiai la testa sul banco provando a chiudere gli occhi per qualche secondo, non appena sentì la porta spalancarsi la alzai.

No.
No no no no no.
No.

"Rossi, oggi in ritardo!" esclamò l'insegnante

"Si mi scusi" sospirò lui con voce debole, i suoi occhi erano gonfi, spenti.

"Vai a sederti la in fondo" gli disse l'insegnante indicando il posto accanto al mio.

No.
No.
E no.

Tirò lo zaino vicino a me e si sedette.
Aprì il quaderno e iniziò a trascrivere frasi degli appunti che erano riportati sulla lavagna.
Non mi degnava di uno sguardo.
Un gesto, un'occhiata...nulla.
Forse era meglio così dopotutto.

"Annalisa leggi questa frase" mi disse l'insegnante

"Umh come?"

"Annalisa ci sei?"

"S-s...si si" dissi scrollando la testa.

"Beh vedi di stare più attenta. Nelle mie lezioni o segui oppure puoi accomodarti fuori dalla mia classe" disse la professoressa alterandosi

Sbuffai alzando le spalle.

"Bene, esci immediatamente fino alla fine dell'ora"

Mi alzai senza dire una parola, presi la mia borsa e uscì dall'aula sbattendo la porta.

Iniziai a girovagare, dopodiché andai verso il bagno.

"Annalisa aspetta" gridò una voce di me

"Non aspetto nessuno" risposi seccata

"Okay ma fermati ti prego!" gridò Federico senza forze.

"Cosa vuoi?" chiesi fermandomi

"Io...non volevo ferirti!"

"Ah no? Federico stai zitto! Se non volevi ferirmi non ti avvicinavi proprio a me"

"Io volevo avvicinarmi a te"

"Si per scoparmi!"

"No"

"Piantala di negarlo Federico!"

"È la verità, quello che ti ho detto...è tutto vero. Il piano c'era, ma all'inizio, la situazione mi ha preso alla sprovvista, ci sono finito dentro con il cuore e non più solo con la mente"

"Basta Federico"

"No. Io ti voglio"

"Io no...non ho il bisogno di andare a letto con te e basta"

"E di cos'hai bisogno Annalisa?"

Sospirai: "Ho bisogno di te, del vero te. Del ragazzo dell'altra sera...non voglio questo tipo di te. Non lo voglio"

"Io non sono così"

"Tu sei esattamente così, lo dicono tutti"

"Sai, mi sbagliavo, sei come tutte quelle che vogliono venire a letto con me e basta. Ti fermi all'etichetta proprio come loro. Beh sai che ti dico? Non mi importa di te, hai ragione"

Ci rimasi male, tanto male quando mi disse quelle parole.
Fu come una pugnalata al petto...

"Adesso vattene! Non voglio piu vederti Federico"

"Bene" mi rispose

"Bene!" gli dissi

Girai i tacchi e me ne andai a rifugiarmi in bagno.

Wrong but PerfectWhere stories live. Discover now