Extra!

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Ero molto incerta a tradurre questo capitolo appena pubblicato dall'autrice data la situazione delicata che stiamo vivendo in Italia. Ho deciso di pubblicarlo perché l'autrice non è stata offensiva e ha trattato la situazione nella maniera più seria possibile e non l'ha romanticizzata.

PERÒ se il capitolo disturba molti, lo toglierò subito.

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Louis era occupato a pulire le superfici di casa quando sentì qualcuno armeggiare con il portone e aprirlo, seguito da una voce familiare.

"Ehi Louis, sono a casa tesoro," urlò Harry dal corridoio, Louis sgusciò dalla porta per dare un'occhiata a suo marito.

Louis si affrettò a controllare cosa teneva in mano Harry. "Sei riuscito a comprare la carta igienica?" Chiese Louis immediatamente.

Harry rise e tirò fuori un pacco con 6 rotoli di carta igienica dalla borsa della spesa. "In realtà sì, una signora gentile mi ha lasciato un suo pacco," gli disse con un sorriso soddisfatto.

Louis aggrottò la fronte e incrociò le mani sul petto. "Perché a te la offrono mentre io ho dovuto combattere con una maleducata per prendere un pacco."

"Che cosa ti ho detto sulle liti fisiche?" Sospirò Harry, ma non riuscì a non sorridere allo sguardo infastidito di Louis.

Si ricordava bene di quell'incontro.

"Quella stronza aveva il carrello pieno," mormorò Louis arrabbiato al ricordo.

Tutti erano impazziti e avevano fatto scorta di carta igienica per un anno intero, era bizzarro e strano.

Non che la carta igienica ti possa proteggere dal virus.

Harry attaccò la giacca all'attaccapanni e andò in cucina per mettere a posto la spesa che aveva comprato.

"Va così male?" Chiese Louis con un cipiglio preoccupato mentre lo seguiva.

"È da pazzi, ho paura di dover rimandare delle sedute con i miei pazienti, dovrò avere meno contatti diretti con loro. Potrei fare degli incontri su Skype," suggerì Harry pensieroso mentre si assicurava di aver comprato tutte le cose sulla lista della spesa.

"È un'idea fantastica Haz così puoi avere più tempo a casa," gli disse Louis eccitato.

Quando si erano trasferiti ed erano riusciti a trovare un compratore decente per la loro vecchia casa, Harry era riuscito a trovare un ufficio per la sua clinica.

Harry suggerì intenzionalmente, "Posso sempre tornare nel mio ufficio a casa."

"E sentire cosa fanno le persone a letto? No grazie." Louis sbuffò una risata.

Harry rise e finì di riempire la dispensa.

Molti avevano iniziato a comprare nel panico altri beni di prima necessità perciò Harry si era assicurato che la sua famiglia avesse abbastanza cibo prima che tutti fossero impazziti ancora di più.

Quando finì di mettere a posto, batté le mani e si girò pieno di speranza.

"Allora come sta il mio piccolo tesoro, angelo, coniglietto Khloe?" Chiese Harry eccitato.

Apparì automaticamente un sorriso sul viso di Louis alla menzione della loro figlia di otto mesi. "Sta dormendo," aggiunse.

"Vado a controllarla," disse Harry andando verso la camera da letto, ma immediatamente fu fermato da una mano.

"Prima ti vai a fare una doccia e ti disinfetti, signore, non infetterai nostra figlia," disse Louis piattamente.

Harry rise ma annuì lo stesso, non fa male essere più cauti questi giorni.

Mentre stava andando verso la loro camera da letto, sentì la porta sbattere, sapeva già chi fosse perché la porta era un accesso diretto alla casa del loro vicino.

"Niall! Che cazzo è?!" Harry sentì Louis urlare.

Un tonfo riecheggiò nel salotto e Harry non sapeva da dove provenisse.

La loro casa non era enorme come quella di prima, era una casa con due camere da letto con un design architettonico semplice ma allo stesso tempo sofisticato, la stanza della loro bambina era adiacente alla loro e visto che c'era molto rumore fuori, si erano assicurati di aggiungere delle assi insonorizzate nel muro per non disturbare il sonno della loro bimba.

Harry comunque riusciva a sentire la conversazione fuori mentre si preparava a fare una doccia.

"Ho comprato delle scatole di alcol, delle mascherine e dei disinfettanti, non sono sicuro di quanti ce ne serviranno," disse Niall a Louis.

Harry non riuscì a non ridere, immaginandosi già lo sguardo di disapprovazione di Louis.

"Non è Contagion, idiota," gli disse Louis. "Andiamo a donarli ai medici e agli infermieri, idiota di un biondo," aggiunse.

Harry sorrise, non sorpreso dall'atto gentile di suo marito.

C'era un motivo se Harry si fosse innamorato profondamente di lui, non solo perché era bello. Era una cosa in più e dio, quanto dormiva in pace Harry sapendo di avere Louis.

Ci fu un rumoroso sospiro dal salotto e Harry pensò che Niall gli stesse dando ragione, ma poi sentì l'ovvio suono di una bottiglia che si apriva e sapeva già che Niall si stesse facendo un drink.

"Ho già inviato un camion pieno all'ospedale più vicino, questi sono nostri," aggiunse Niall.

"Sei così ricco e paranoico," borbottò Louis.

"Dillo a Liam che sta pulendo in maniera ossessiva tutti i pali al club," disse Niall.

"Ew."

Harry rise andando nella doccia perché nulla era davvero cambiato.

Era così grato di avere queste persone nella sua vita.

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Vi saluto ricordandovi di seguire le direttive del Ministero della Salute e del Presidente del Consiglio. State a casa per la vostra salute e per quella degli altri.

Vi mando tanto affetto e ditemi sinceramente quello che pensate del capitolo perché non ci metto niente a toglierlo se vi offende!


Wanted Housemates » l.s. [Italian Translation]Where stories live. Discover now