Devo scrivere una lettera di circa 20 righe in uno stile da Foscolo. Ovvero tragico. Jacopo Ortis sa scrivere ma io non sono lui. Devo anche inventarmi una specie di contesto.
Dalla corrispondenza di due fanciulle suicide.
Le Ultime Lettere dalle montagne
17 Marzo 2020,
Non so cosa ti abbiano riferito ma ti posso raccontare quello che ho visto. Io in quel luogo c'ero, involontariamente. I miei occhi di vetro riportano immagini difficili da descrivere con parole gentili. Tu sei un'amica cara, lo sai? Non voglio per nessuna ragione causarti dispiacere. Leggi queste mie parole senza riflettere troppo su di esse. Abbi speranza, perché in qualche mese sarà tutto finito e allora tu potrai rivedere i tuoi cari...Io? Vagherò sola tra questi miei pensieri di morte ma non scoraggiarti, il mio gatto mi terrà sveglia. [...]E andrò alle montagne e non tornerò mai più.
La tua cara amica
*****Okay, cambio di piano. La consegna dice di scrivere riguardo a una questione di ordine civile, politico o attualità che ci sta a cuore. Sono andata fuori tema penso, per venti righe. Sottinteso c'era senza dubbio il Coronavirus. Ma come renderlo più esplicito? Jacopo inizia così:"Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppur ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia." Difficile da imitare figurarsi da emulare.
La luce che un tempo proveniva da quella casa ora si è spenta. I suoi abitanti hanno raggiunto dei luoghi lugubri, strisciando infelici verso la loro rovina. Come la immaginavi...la fine? Non certo ventilatori e medici insufficienti o persone che camminano per strada senza protezioni. Il solo rumore che sento ogni giorno è quello delle ambulanze. La sola notizia che viene trasmessa. Mi alzo e mi vesto, apro gli occhi ma il mio cuore è chiuso.
E forse questa è davvero la fine.Questa è molto meglio. Ma non sono venti righe. È bella. Non è abbastanza lunga. Dovrò aggiungere qualche altra frase. Non la finisco qui. Ho il terrore che la profe vada a cercare su internet le cose che scriviamo; e potrebbe trovare queste parole. Allora magari potrebbe leggere il mio diario e sarebbe imbarazzante, e spaventoso. Non vorrei mai che qualcuno che mi conosce leggesse quello che penso e provo davvero.
XoXo

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Diario Pubblico
General FictionPost Scriptum Questo è un vero diario. TW stress, morte, suicidio, malattie mentali anche?, tanta stanchezza uomo avvisato, mezzo salvato A volte scrivo anche cose carine, non commuovetevi