15. Tra mamme

2.3K 145 75
                                    

Oh no, non di nuovo. Possibile che quei dannati giornalisti non abbiano la minima intenzione di tornarsene a casa? Sono praticamente accampati fuori dall'ospedale da giorni e nonostante lei abbia sviato ogni loro domanda, non vogliono arrendersi.

Qualcuno le tocca la spalla, facendola sobbalzare.
"Non vorrei intromettermi" inizia la signora che si ritrova accanto, "ma se vuole evitare la stampa, può seguirmi" e con un sorriso furbo le indica il retro dell'edificio.

Layla accetta di buon grado e le due si spostano inosservate fino alle scale di emergenza, percorrendole ed entrando poi dal primo piano.
"Lei è una manna dal cielo..."

"Grandeeney" conclude la donna. "Un'infermiera mi ha indicato questo passaggio per evitare ingorghi all'ingresso e devo dire che funziona".

"La ringrazio per avermelo mostrato, lo userò certamente come via di fuga quando necessario". Si passa una mano sui capelli controllando di averli in ordine e da un'occhiata veloce all'orologio d'oro che tiene al polso.

"L'orario di visita è tra mezz'ora, le andrebbe un caffè?" Chiede cordiale e, all'assenso di Grandeeney, si dirigono al bar dell'ospedale, già gremito di persone.

"È qui per una visita medica o ha qualche parente ricoverato?" Inizia a far conversazione Layla una volta preso posto ad un tavolino in fondo alla sala.

"Mio figlio è ricoverato da quasi due settimane e finalmente domani lo dimettono".

"È una bella notizia! Non vedrà l'ora di tornare a casa, immagino".

La donna gira lentamente il cucchiaino nella tazza, facendo una smorfia. "In realtà sono io quella che freme maggiormente. Spero tanto che una volta a casa riprenda a sorridere come un tempo e si lasci alle spalle i brutti ricordi del terremoto".

La bionda si irrigidisce impercettibilmente ed accavalla le gambe per tentare di frenare l'ansia.
"Suo figlio è uno dei sopravvissuti?".

"Sì, grazie al cielo" sospira, "l'hanno ritrovato dopo quasi cinque giorni; un vero miracolo. Ha la tibia rotta e il perone fratturato e l'hanno trattenuto per curargli l'infezione alla gamba, ma è vivo e ringrazio Dio per questo, non so cosa avrei fatto se..." e nasconde un singhiozzo dietro un colpo di tosse; ripensare a quei momenti di angoscia fa ancora male.

Layla si asciuga una lacrima. Quel ragazzo è stato fortunato e la sua famiglia ha finalmente smesso di soffrire. Verrà anche per lei quel momento?

"Vi auguro tutto il bene di questo mondo" esclama sincera poggiando una mano su quella della donna. "Io non credo ma se esiste davvero qualcuno lassù, lo prego di essere così buono e misericordioso anche con mia figlia".

"Ha una figlia, Miss Layla?" Si stupisce Grandeeney.
La segue spesso sulle riviste di moda, ma non sa nulla sulla sua famiglia; la stilista sa essere molto riservata sulla sua sfera personale con la stampa. 

"Si, una splendida ragazza di diciasette anni" rivela con un sorriso triste. "Anche lei è una sopravvissuta."

"E come sta?"
Deve essere sullo stesso piano di Natsu, allora.

"È in terapia intensiva" mormora addolorata, mentre ritira la mano per nasconderne il tremore. "I medici dicono che nei giorni dopo la prima scossa, deve esserci stato un crollo che ha provocato una fuga di gas, benchè piccola e non letale, ma le ha comunque intossicato i polmoni provocandole un disturbo respiratorio. Non si è ancora svegliata". *

Recupera subito un fazzoletto dalla borsa tamponandosi le guance già bagnate.
La sua bambina sta combattendo ogni minuto contro la morte, come se fosse ancora sotto le macerie e lei non può far niente, nemmeno tenerle la mano. Può solo trascorrere il poco tempo che le è permesso guardandola al di là di un vetro distesa sul letto, con tubi e macchine a circondarla, sperando che il suo petto continui ad alzarsi ed abbassarsi e nessuna linea dritta si visualizzi sul piccolo schermo.
Una situazione di continua precarietà, dove il suo mondo può crollare da un momento all'altro; ironia della sorte, visto che sua figlia si è salvata da un terremoto.

"Vedrà che potrà riabbracciarla" interviene la donna dai capelli blu. "Abbiamo entrambe due figli tosti e determinati e sono sicura che riusciranno a vincere la loro battaglia. Non hanno resisitito tutto quel tempo per mollare ora e, se sua figlia non ha ancora ceduto, è perchè non è ancora stanca di lottare. Quindi abbia fede e continui a credere in lei; è la cosa migliore che una madre può fare in un momento del genere".

La bionda annuisce e si scioglie in un sorriso. "La ringrazio Grandeeney, le sue parole mi sono di gran conforto".

"Si figuri, tra mamme ci si vede aiutare. Se aspettassimo i mariti, non andremmo più da nessuna parte" ride per alleggerire la tensione e ci riesce.

Mentre restano in silenzio qualche minuto per svuotare le tazzine e ricomporsi, Grandeeney non può fare a meno di chiedersi chi sia il padre della ragazza. Di gossip sulla stilista ci sono i giornali pieni, ma nessuno è stato mai confermato. Che sia un attore? Un cantante? Di sicuro è una persona famosa.

Le lancia uno sguardo veloce e constata che anche con le occhiaie e gli occhi rossi, rimane una bellissima donna: i capelli biondi che sfiorano le spalle, il viso magro, l'incarnato senza imperfezioni e un corpo da far invidia alle modelle ventenni... di certo ha ancora uno stuolo di pretendenti. E come sarà la figlia? Le somiglierà o avrà preso dal padre?

Arriva così l'orario di visita e le due donne salgono assieme al piano.
Giunte in corridoio, stanno per salutarsi, quando un medico ferma Layla per parlarle in privato, così Grandeeney prosegue verso la camera di Natsu.

Entrando, lo vede intento a guardare la tv, anche se sa benissimo che non sta ascoltando nemmeno una parola.
Le parole di Layla le tornano alla mente e si lancia verso di lui abbracciandolo e baciandogli la testa. 

"Che fai, mamma?" Le chiede, spaesato dal gesto improvviso.

"Che c'è? Non posso abbracciare mio figlio?".

"Sì, però..."

"E allora zitto e goditi le coccole della tua mamma" e furtiva si asciuga un paio di lacrime.
Lui brontola qualcosa, ma è contento di percepire di nuovo il suo calore; forse è quello di cui ha bisogno per rialzarsi.

Grazie Natsu per essere tornato da noi.
Grazie per non aver mollato e per avermi dato la possibilità di continuare ad abbracciarti.
Grazie, figlio mio.

E anche in corridoio un'altra mamma sta piangendo.


♤♤♤♤♤

Mitico incontro tra Grandeeney e Layla, tra mamme ci si intende.
Natsu sta per essere dimesso e dovrà iniziare un percorso di risalità per tornare ad essere quello di prima.

* tanto per precisare, essere in terapia intensiva non significa essere in coma. Si è comunque incoscienti, ma è una situazione differente

GRAZIE PER VISUALIZZAZIONI, STELLINE E COMMENTI (*-*)

A venerdì,
Jade 🌼

The wall between us {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora