𝐓𝐅'𝐒 𝐩𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐮𝐞: troie su pattini a rotelle

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Si sistemò la collana dorata e passò le mani sul colletto della felpa

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Si sistemò la collana dorata e passò le mani sul colletto della felpa. Fece un giro davanti allo specchio del camerino e si abbassò il più possibile, in vita, il pantalone largo.

Finalmente si guardò sorridente e poi si girò. Aprì la tendina grigia davanti a sè tirandola.

«Guardate! Sono uno stra figo o no?»

«Yoongi muoviti, non abbiamo tutto il giorno!»

«Che ti importa Jin? Così Tae starà più tempo qui.» disse Jeongguk alzandosi in piedi.

«Non pesa quella collana?» chiese Taehyung, ancora seduto, risvegliandolo dai suoi pensieri.

«Pesa anche la vita ragazzo.»

Annuì e poi si alzò affiancando Jeongguk.

Yoongi girò il viso verso Jin che lo fissava ancora.
«Allora? come sto?»

-

Era più o meno quello uno degli ultimi momenti di Taehyung con i suoi amici, prima di partire per l'intera estate ed andare ad Orlando: in Florida.

Per fortuna decisero di accompagnarlo fino a là.
Gli altri sei avevano affittato una casa sulla spiaggia da qualche parte e Taehyung sapeva già che gli sarebbero mancati tanto.
In praticamente vent'anni di vita non si erano quasi mai separati, ma la sua famiglia aveva bisogno di lui.
Il giorno dopo Taehyung era seduto nel secondo sedile sul retro vicino a Jeongguk.
Taehyung e lui avevano iniziato a sentirsi, a frequentarsi, non stavano ancora insieme ma Jeongguk presto si sarebbe stancato e avrebbe preso in mano la situazione.

Il minore quando scoprì che i parenti del quasi-fidanzato avessero aperto un ristorante ad Orlando fu il primo a volerci andare. Ma in America le cose non andavano più di tanto bene in quel periodo.
I suoi amici erano la sua seconda famiglia e alcuni di loro convivevano.
Namjoon sul citofono aveva fatto anche scrivere 'i kim-min jeon-jung-park' anche se Jeongguk avrebbe voluto avere il nome prima, nella sigla.

Appena finito di parlare al telefono con suo padre, Taehyung girò lo sguardo verso il ragazzo seduto vicino a lui.
Cantava allungando le braccia in avanti per poi ritrarle e sventolarsi le mani davanti alla faccia.
Si tolse gli auricolari e in quel momento Namjoon urlò facendolo preoccupare della sicurezza del vetro del finestrino.

«Nossa, nossa, assim você me mata, ai, se eu te pego, ai ai se eu te pego.»
Si cominciò a chiedere, divertito, se avrebbe dovuto aggiungersi al coro con ai se eu te pego, così si girò velocemente verso i sedili dietro.
Anche Jimin e Hoseok stavano cantando.

«Delícia, delícia, assim você me mata, ai se eu te pego, ai, ai, se eu te pego.»
Scoppiò a ridere risedendosi normalmente al suo posto.

«Namjoon! Spegni la musica!» urlò Yoongi sopra la radio troppo alta.

- TF'S ; ᵏᵒᵒᵏᵗᵃᵉWhere stories live. Discover now