11. Not him

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Il giorno dopo Sirius non parlò con nessuno, neanche con James, perché temeva che lo avrebbe ripreso per aver arrecato un affronto di quel genere alla sua ragazza, e non aveva voglia di ascoltarlo. Aveva però promesso a Marlene di passare da lei nel pomeriggio, e lui era di parola, quindi fu quello che fece. Utilizzò un passaggio segreto che permetteva ai ragazzi di entrare nel dormitorio femminile -senza che le scale si trasformassero in uno scivolo- e quando fu davanti alla porta, bussò un paio di volte, senza ricevere risposta. Aprì comunque, trovandosi di fronte ad una camera vuota, talmente in ordine da fargli dubitare che cinque persone vivessero effettivamente lì. Entrò e si chiuse la porta alle spalle; era sicuro che la ragazza lo avrebbe raggiunto da un momento all'altro, e non era molto prudente farsi vedere lì fuori. Si guardò intorno, vedendo che su un comodino del quale non conosceva il proprietario, c'erano dei libri messi in pila l'uno sull'altro. Iniziò a sbirciarli, a sfogliarne le pagine ruvide che profumavano di carta, notando che si trattava senza dubbio di autori babbani. Quando uno di quelli lo incuriosì particolarmente, si sedette sull'infisso inferiore della finestra ed iniziò a leggerlo. Lesse pagina dopo pagina con sincero interesse fin quando -pochi minuti dopo- non sentì qualcuno entrare. Dette per scontato che si trattasse di Marlene e infatti non alzò neanche lo sguardo, finché non si rese conto che quel silenzio assordante persisteva più del previsto. Era infatti quella di Lily Evans la figura che si ergeva con le braccia incrociate a pochi metri da lui.

《Sto aspettando Marlene.》Disse ritornando a leggere, noncurante, quasi giustificandosi.

《Ma è il mio libro quello che stai leggendo.》Gli fece notare, mantenendo però un tono neutro. Aveva visto l'espressione sul viso di Sirius il giorno prima, si era accorta di aver toccato un nervo scoperto e non voleva infierire ulteriormente.

《Va bene.》Non sembrò importargliene, e continuò infatti  a leggere come se lei non fosse lì, tenendo la testa china sulla pagina mentre dei ricci gli ricadevano morbidi sul volto. Per quanto le costasse ammetterlo, era veramente un bel ragazzo.

《Mi dispiace per quello che ho detto ieri.》 Iniziò Lily, decisa a mettere in chiaro quella situazione. Per quanto lui e James fossero antipatici, lei non aveva intenzione di abbassarsi al loro livello.

《Ma davvero?》Chiuse il libro e lo poggiò a fianco a lui. Si voltò in direzione della ragazza ed incontrò i suoi occhi verdi per un attimo, prima di iniziare ad indugiare nella stanza in cerca di una qualsiasi via di fuga.

《Black.》Alzò gli occhi al cielo. 《Hai iniziato tu ad aggredirmi.》Gli ricordò. Se lui non fosse stato tanto infantile, non si ritroverebbero a dover affrontare quella conversazione. 《Non volevo ferirti.》

《Non lo hai fatto.》Le assicurò con aria spavalda. Non era esattamente il tipo di persona alla quale piaceva ammettere le sue debolezze.

《So di aver toccato un nervo scoperto.》Lui la guardò smarrito, come faceva a saperlo? Remus non poteva...non avrebbe mai...

《Ah sì?》Chiese quindi, chinando appena un po' la testa di lato.

《Ho visto la faccia che hai fatto quando... be' mi dispiace.》La verità è che probabilmente la ragazza non sapeva niente. Aveva semplicemente visto come aveva reagito e si era sentita in colpa. Forse non era male come pensava.

《Anche a me dispiace per quello che ti ho detto. A volte quando mi arrabbio perdo il controllo.》Disse lui quindi, sapendo di non esserci andato leggero con lei. 《Non le penso veramente quelle cose.》

《Accetto le tue scuse.》Gli porse la mano. 《Tregua?》Sirius la guardò per un attimo, forse un po' stupito da questo suo gesto, ma in qualche modo stranamente compiaciuto.

《Tregua.》Accettò stringendole energicamente la mano. Da una parte fu per lei un grande sollievo, anche se dall'altra, era pienamente convinta di non avere nulla da spartire con Sirius Black e non era assolutamente interessata ad essere sua amica.

《Comunque credo che dovrai continuare ad aspettarla ancora per un po'.》Lo avvisò Lily tirando fuori dei fogli di pergamena da un cassetto.

《Perché mai?》Chiese un po' confuso.

《Era impegnata in una conversazione con tuo fratello.》Alzò le spalle, come se quella frase non fosse totalmente priva di senso logico.

《Con mio fratello Regulus? Ne sei sicura?》Quando la ragazza annuì, Sirius spalancò gli occhi per la sorpresa. 《E di cos'è che dovrebbero parlare quei due?》

《Non lo so, ma credo che si sia innamorato di lei.》Ammise Lily ridendo sotto i baffi.

《Cosa?》La sua voce risultò un po' più acuta del solito. Afferrò il libro mettendosi in piedi e attraversò velocemente la stanza. 《Questo me lo tengo.》Disse riferendosi al libro. La rossa alzò gli occhi al cielo seccata, senza però controbattere. Gli avrebbe solo fatto bene un buon libro!

Intanto, come aveva detto l'amica, Marlene era con Regulus Black in giro per la scuola a chicchierare del più e del meno. Il ragazzo era un anno più piccolo di lei, ma affascinante quasi quanto il fratello. I suoi lineamenti erano gentili, gli zigomi erano alti ed il naso sottile; le sue labbra carnose e rosee erano così simili a quelle del fratello, ma gli occhi no: mentre quelli di Sirius erano grigi come il cielo in tempesta, quelli di Regulus erano azzurri tendenti al verde, quasi come l'acqua del mare. I capelli scuri e mossi erano più corti di quelli del fratello, ma nonostante questo, mentre camminava qualche ciuffo gli ricadeva sulla fronte.

《Come sono andati gli esami?》Chiese alla ragazza a fianco a lui, accennando un sorriso.

《Mi aspettavo peggio.》Ironizzò lei, che li aveva passati per il rotto della cuffia. Non era mai stata una a cui piaceva studiare, ma nella pratica era davvero molto brava.

《Stavo pensando...》Si fermò davanti a lei, a pochi centimentri dal suo volto. La ragazza riuscì ad ammirare meglio la bellezza del ragazzo così simile a quella del fratello e allo stesso tempo così diversa. 《Che forse stasera potremmo uscire insieme.》Quasi sussurrò, erano così vicini che lo avrebbe sentito anche se avesse solo mimato quella frase con le labbra. Marlene si ritrovò un po' intontita e sorpresa da quella vicinanza, infatti boccheggiò qualcosa di incomprensibile, prima che lui si avvicinasse ulteriormente: ormai era questione di millimetri. Sfiorò le labbra della ragazza con le sue e puntò gli occhi nei suoi blu, come se in quel momento il mare e il cielo si fossero incontrati.

Catch Me || MaraudersWhere stories live. Discover now