10. Shoto Todoroki (pt.2)

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Mi svegliai con un mal di testa allucinante e in una stanza che non riconoscevo.
Mi guardai attorno, scrutando attentamente l'ambiente.
"Rispetta tutto i miei gusti. Non ci credo. Non sono ancora nel mio universo."

Tempo qualche minuto che la mia sveglia aveva iniziato a suonare accanto a me.
La spensi velocemente e la guardai.
"È uguale a quella che ho a casa. Allora non cambia tutto."
Mi alzai di mala voglia, sentendo tutte le ossa scrocchiare.
"No,decisamente non cambia molto, sono sempre un ammasso di ferraglia arrugginita e pigra."

Vagai per la stanza, cercando dei vestiti da poter indossare per scendere a fare colazione.
"Adesso che ci penso. Chi ha impostato la sveglia? Deve essere stato Shoto."
Scossi la testa e tornai a osservare l'armadio.
Presi semplicemente la decisione di andare di sotto in pigiama. Non sapevo che giorno fosse, ma non avevo voglia di cercare vestiti per tre ore e, in fondo, se vivevo effettivamente con loro mi avevano visto in condizioni peggiori.

Avevo appena messo piede sull'ultimo gradino quando sentii la voce di alcuni dei miei compagni.
-Quindi cosa dovremmo fare? Dirle tutto o aspettare che si ricordi da sola?
-Potete dirle ciò che volete, ma non forzatela e non assillatela.
Riconobbi perfettamente l'ultima voce, rivonducendola al ragazzo dai capelli a metà.

Mi sposi leggermente dal muro per osservare con chi stesse parlando e mi ritrovai almeno quattro paia di occhi addosso, tra cui quelli del ragazzo che tanto mi confondeva.
Una ragazza dai capelli castani, che riconobbi come Uraraka, mi sorrise e mi fece cenno di raggiungerli al tavolo.

Mi mossi con cautela, sentendomi osservata e scrutata, come se gli occhi di tutti fossero puntati su di me.
Effettivamente era così. Avevano tutti smesso di mangiare e si erano girati a guardarmi, neanche fossi la regina Elisabetta.
-Potreste smettere di fissarmi? È fastidioso.
Come detto, tutti ritornarono al loro cibo e io potei finalmente avvisarmi con più sicurezza.

Presi posto accanto a Shoto, sospettano che mie lo avesse tenuto apposta, ma non dissi nulla, semplicemente lo salutai.
-Ciao Sho.
Mi voltai e provai a salutare gli altri. Dovetti impegnarmi per fingere di non ricordarmi effettivamente i loro nomi, ma alla fine avevo delle buone doti di attrice.
-Ehm... Ciao, uhm, Uraraka e, uhm, Deku?

Osservai Shoto indecisa. Lo avevo chiamato così anche con lui e probabilmente collegavano la cosa al fatto che Bakugo lo chiamasse sempre così.
Ero quasi sicura che pensassero mi fosse rimasto impresso.
La castana mi sorrise annuendo, mentre Izuku arrossì leggermente.
-È Izuku. Izuku Midoriya. Probabilmente ricordi Deku perché lo ripete Kacchan.

"Boom. Primo muro di psicologia abbattuto. Pensano davvero che io abbia solo dei flash. Perfetto."
Non mi piaceva mentigrgli, ma finché non sapevo cosa esattamente fosse successo non potevo fare altrimenti.
Osservai le mie mani e la prima cosa che notai fu un anello all anulare destro.
Lo tolsi e lo osservai. Era deformato e schiacciato e non avevo idea di come potessi ancora tenerlo al dito.
-Qualcuno di voi sa perché ho questo al dito?
Non lo avevo nel mio mondo, ne ero sicura. Ma se avevo quell'anello in quel mondo, allora la collanina che portavo sempre al collo sarebbe dovuta scomparire, no? Invece era ancora lì.
Era tutto sempre più confuso.

La voce del ragazzo a metà mi riportò sulla terra.
-Te l'ho regalato io al tuo compleanno. Assieme a Momo. Non lo ricordi?
La mia faccia ebbe due cambiamenti facilmente visibili.
All'inizio della spiegazione ero sorpresa ed ero particolarmente certa che i miei occhi brillassero, mentre appena sentii le parole "non lo ricordi" ebbi un colossale cambiamento.
Abbassai leggermente le palpebre e rilassati i muscoli del volto assumendo l'espressione che più si avvicinava al mio pensiero: "Seriamente me lo chiedi?"
A questo si aggiunse anche la mia mano che raggiunse velocemente la mia fronte, producendo un sonoro "ciaf".

One shots - My hero academiaWhere stories live. Discover now