5-Teeth

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Tutti  i diritti di questa One Shot vanno a ambrosjial.
Fate partire Teeth e buona lettura.

"Call me in the morning to apologize
Every little lie gives me butterflies
Something in the way you're looking through my eyes
Don't know if I'm gonna make it out alive"

Tengo tra le dita una sigaretta mentre ribadisco tra me e me che forse è proprio arrivato il momento di smetterla di farmi prendere in giro.
La fastidiosa suoneria del mio telefono si fa sentire, è sicuramente lei.
Diana, la mia fidanzata, è un'avvenente ragazza di 23 anni. Capelli castani, mossi ma che possiedono sempre una loro compostezza. I suoi occhi nocciola sono così magnetici che spesso mi perdo a guardarli. E quando lo faccio, ho la sensazione di non sapere mai se da questa relazione ne uscirò vivo. Le labbra sono piuttosto carnose e il suo sorriso è davvero incantevole, sarà per i denti dritti e ben curati. Li tira fuori spesso, tant'è vero che a volte penso che il suo stesso cuore abbia i denti.
Con lei è stato amore a prima vista. La sua bellezza è tale che le mie descrizioni possono solo essere un vano richiamo alla sua apparenza eterea.
Sblocco il cellulare e - come pensavo - è lei a chiamare. Esito per un attimo, per poi rassegnarmi con un sonoro sospiro e rispondere alla chiamata.
"Buongiorno amore," inizia lei. Il suo tono è dolce e tranquillo, tipico di quando vuole essere perdonata.
La mia, d'altro canto, è una risposta secca, "buongiorno."
"Scusami se ieri sera ho esagerato Luke."
Eccoci qua, come pensavo.
No no, non hai esagerato, mi hai solo tirato tipo tre schiaffi dopo avermi dato del perfetto idiota. Non è neanche la prima volta ma no, non hai esagerato assolutamente.
"Non fa niente."
Non posso vederla, ma conoscendola so che adesso starà sorridendo con soddisfazione. La verità è che dovrei lasciarla, ma la amo troppo e mi illudo che un giorno ci sarà un miglioramento della nostra relazione, che però non avviene mai.
"Perfetto, ti aspetto dopo piccolo," conclude con il solito tono mellifluo. Lo stesso che in altre occasioni mi piaceva così tanto.
"A dopo."
"Ti amo," mi dice prima di chiudere la chiamata, lasciandomi con una notevole stretta allo stomaco.

Mentre le sigaretta viene consumata, ripenso a tutte le volte in cui Diana l'ha scampata liscia. Il suo fascino ha sempre avuto la meglio su di me o forse, come direbbero in molti, sono solo un sottone.
Ripenso a quando ha usato le parole e il suo tono apparentemente dolce per ingannarmi e farmi credere che le sue scuse fossero davvero sincere.
Ripenso a tutte le volte in cui mi ha attratto con il suo stesso corpo dopo un litigio, ma ammetto le mie colpe per essermi fatto prendere dalla passione. Tante sono state le volte in cui ho accarezzato quella figura e altrettanti sono stati i momenti in cui mi sono unito a lei carnalmente.
Diana non è sempre stata così stronza. Al contrario, fino a qualche mese fa la nostra relazione era così tenera che mi piaceva pensare a lei come la mia futura moglie. Ho cestinato quest'idea già da tempo, però.
Magari non sarò un fidanzato perfetto, ma non riesco a pensare ad un motivo valido per trattarmi male.
Sono innumerevoli le volte in cui tutti i miei amici mi hanno consigliato di lasciarla seduta stante, e adesso che ci ripenso più lucidamente non avevano tutti i torti.

Mi incammino verso l'appartamento di Diana, che non è molto lontano da dove mi ero fermato per farmi un tiro. Continuo a rimuginare su quello che sto per fare, e come lo farò. Spero solo che non mi pentirò di questa mia scelta.
Entro nel condominio e faccio un cenno alla portinaia a mo' di saluto, lei mi sorride serena come al solito e devo ammettere che il suo sorriso è davvero rassicurante.
Entro nell'ascensore, nervoso come non mai. Premo il tasto che porta al quinto piano, dove si trova il suo appartamento. Do distrattamente un'occhiata all'orario sul cellulare: sono le 10:58 di una fredda mattinata d'inverno.
L'ascensore sta già sorpassando il terzo piano quando realizzo che mi sto davvero pentendo.
Ma ormai cos'altro potrei fare? Non posso passare per vigliacco, non di nuovo.
Ci proverò comunque.
L'ascensore è arrivato al quinto piano.

CALM || 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora