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Non tutti hanno un ammiratore segreto no?

Neanche sapevo dell'esistenza di essi, stavo così in disparte che non sapevo neanche chi avessi intorno o in
che secolo ero. Ero completamente assente....da quando mia madre ha scoperto di avere un cancro al
cervello tutta la mia famiglia è caduta in depressione. Io con lei avevo un bel rapporto, mi ricordo i momenti in cui sorrideva in cui correva mentre giocava con me e mio fratello. Semplicemente mi sentivo
molto meglio di ora.

Sono al quinto anno di liceo e sinceramente non so neanche come ho fatto ad arrivarci, ma è stata una vera sorpresa stamattina, entrare in classe sedermi al mio solito posto e trovare una lettera in carta giallognola sul banco. Nessuno in classe mi notava, mi chiedevo soltanto chi potesse essere questo misterioso scrittore.

"Che guerra assurda la nostra.
Tu coi tuoi ragionamenti.
Io con i miei sentimenti."

La rilessi cinque volte, ma continuavo a non capire, ero perplessa e spaventata all'idea di sapere che
qualcuno mi desse attenzioni. Mi sono allontanata dalla gente per il semplice motivo che ho avuto solo
delusioni da esse, e questa cosa di avere un ammiratore segreto non mi stava piacendo affatto....forse sono
troppo esagerata, ma ogni volta che qualcuno mi chiedeva qualcosa non riuscivo a parlare e di conseguenza
scappavo e non riuscivo a respirare, è per questo che con me porto sempre una busta di carta per cercare di
calmare il respiro.

Misi la lettera dentro la cartella e tutto quello che feci è guardare per sei ore di fila fuori dalla finestra.

Quando finirono le lezioni, mi alzai preparai la cartella e uscii da quell'inferno. L'unica cosa positiva di oggi è che non mi era preso un attacco di respirazione.
Non andai subito a casa come sempre, ma andai al parco al mio posticino preferito, sotto l'albero d'acero
dalle foglie rosse come il fuoco, adoravo quel colore e mi piaceva la tranquillità che mi trasmetteva. Mi
mettevo sempre li dopo le lezioni e ascoltavo la musica mentre disegnavo i passanti, che portavano a giro i
cani oppure i propri figli. Ma oggi a quanto pare non ero sola, sotto quell'albero c'era un ragazzo dai capelli biondo cenere con il capo chino che muoveva la sua mano su un quaderno, segno che stava scrivendo
qualcosa.

Mi bloccai alla vista di quel ragazzo e rimasi impalata li a fissarlo per qualche minuto, poi mi sedetti su una panchina proprio rivolta verso di lui, non so perché ma mi aveva fatto ispirare, quindi presi il mio blocco dei disegni la mia matita e inizia ad abbozzare la figura.
Dopo poche ore, il ragazzo si alzò e per un momento i suoi occhi incontrarono i miei. Io distolsi subito lo sguardo ma il suo persisteva ancora su di me. Appena lo vidi muoversi verso di me, chiusi il mio blocco mi
alzai e scappai via da li.
Corsi fino a casa.

Aprì la porta, e poi andai subito in camera mia. E appena poggiai la cartella ha terra un foglietto uscì...era quella lettera che avevo trovato stamattina sul banco. Per un motivo a me ignoto non volevo buttarla,
quindi la presi in mano e la nascosi in una scatola sopra la mia scrivania.
Poi lo sguardo di quel ragazzo mi ritornò in mente, quello sguardo assente, quei capelli biondi arricciati, era tutto cosi strano oggi...Prima la lettera poi questo ragazzo. Chi era il mio ammiratore segreto? E quel
ragazzo?

Mi domando perche ci stia pensando cosi tanto, cioè è un ragazzo come gli altri...ma i suoi occhi tristi,
sembrava soffrire come nessun altro....almeno qualcosa ci accomunava, la "Tristezza".

Quando prima di andare a letto guardai il mio cellulare vidi un messaggio da parte di uno sconosciuto, lo aprì.


Anonimo- Pensi troppo lasciati andare.


Cosa? Chi era? E che voleva dire con questo?

Mi stavo preoccupando, avevo paura che codesto potesse farmi qualcosa, o peggio uccidermi. Non volevo
avere pure uno stalker, volevo solo essere lasciata stare da sola a pensare. E di certo tutti questi
avvenimenti non mi aiutavano a stare calma, incominciai a respirare male, scesi dal letto raggiunsi la
cartella caddi a terra e poi presi la busta e incominciai a respirare la dentro. Ma in tutto questo mi arrivò un altro messaggio.


Anonimo- Se lo farai tornerai a stare bene. Solo se ti lascerai aiutare.


Aspettai dei minuti per calmarmi, poi gli risposi.


Tu- Chi sei?


Dopo poco mi arrivò un'altra notifica.


Anonimo- Presto ti dirò chi sono. Ma fino ad allora cerca di non scappare dalle persone, e non pensare
troppo e ora fai un bel respiro.


Che ne sapeva lui di tutta questa storia? Della mia paura del fatto che avessi questi attacchi? Chi era?


Anonimo- Cerca di dormire adesso (t/n).

Sa il mio nome?


Tu- Come fai a sapere il mio nome?


Anonimo- Mmmm....non te lo posso dire. Buonanotte (t/n).


Rimasi a leggere la piccola conversazione per minuti indefiniti, poi andai a dormire più pensierosa del solito.

<Non lo so, mi annoiavo un poco tempo fa e scrissi questa piccola storia. Spero che vi piaccia, e scusate per gli errori.>

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ᴘʀᴏᴍɪsᴇ - ᴘᴊDove le storie prendono vita. Scoprilo ora