CAPITOLO 1

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INIZIO

Forse la morte era davvero indolore come affermava Sirius Black, e in effetti sembrava essere così. Harry non sentì alcun dolore, solamente un lieve senso di vuoto. Quando cercò di rendersi conto dov'era, non fu così sorpreso di trovarsi nel nulla. Uno spazio infinito e totalmente bianco, quasi accecante. Quello che non si aspettava però era di trovarsi davanti al suo ex mentore, nonché Albus Silente.

"Professore? Sono morto?"- chiese Harry.

Sapeva che la domanda era stupida e sarebbe stato ancora più stupido rispondere, ma non fu così. L'ex preside di Hogwarts sorrise al suo vecchio studente e rispose con la sua solita tranquillità.

"Non esattamente, ragazzo mio. Sembra che il tuo destino è ancora da scrivere, anzi oserei dire che sta per ricominciare."- rispose misteriosamente Silente.

Harry non capì cosa volle dire il suo defunto preside, l'espressione del suo viso permise all'uomo davanti a lui di capirlo e allargare il suo sorriso.

"Purtroppo non posso rispondere ai tuoi dubbi. Però lasciati dire una cosa Harry... Tutti in un modo o nell'altro meritiamo una seconda possibilità e sta solo a noi decidere se sfruttarla o meno."- disse Silente.

Ancora una volta non capì a cosa si riferirono le parole del grande mago.

"Professore non capisco, ormai sono morto."- disse Harry.

L'anziano preside guardò il suo ex alunno con uno scintillio nei suoi occhi e rispose.

"Buona fortuna, ragazzo mio."- disse Silente con un sorriso.

Dopodiché, ancor prima che il giovane Potter potesse dire qualcosa, la sua vista si oscurò e tutto intorno a lui sembrò diventare improvvisamente buio.

Harry aprì gli occhi, del tutto confuso. Non sapeva dove si trovava, forse era finalmente morto ma qualcosa gli diceva che non era così. Ricordava che Tom lo aveva colpito con la maledizione imperdonabile, e che nel contempo qualcos'altro lo aveva colpito. 

Non c'era alcuna possibilità che fosse sopravvissuto a tale maledizione, non per la seconda volta. Inoltre era impossibile che non era stato colpito, non da quella distanza con un mago oscuro.

Quindi era più che lecito porsi la seguente domanda: dove diavolo era?

Si guardò intorno e vide davanti a lui la figura di Albus Silente. Quest'ultimo sembrava un po' sorpreso e aveva la bacchetta di sambuco in mano. In quel momento pensava che era morto ma guardandosi intorno capì che era nell'ufficio del preside, che un tempo aveva visto morire.

Ma com'era possibile che Albus Silente era vivo? Com'era possibile che lui stesso era, almeno apparentemente, vivo? Perché si trovava nell'ufficio di Silente?

"Dove sono? Sono morto?"- chiese Harry.

"Sei nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Per essere precisi sei nel mio ufficio. Sei comparso qui all'improvviso, non meno di qualche istante fa."- rispose cautamente l'anziano preside.

Non era affatto normale che qualcuno potesse smaterializzarsi nel suo ufficio, superando così i forti reparti anti apparizione che difendevano Hogwarts.

"Non è possibile."- riuscì a dire Harry, mostrando il suo shock.

"Anch'io non credevo fosse possibile che qualcuno potesse oltrepassare i reparti magici di Hogwarts, eppure sei qui... Credo che sia doveroso chiederti chi sei."- disse dolcemente Silente.

"Cosa?! Professore sono io, Harry Potter, come può non riconoscermi dopo tutto questo tempo?"- chiese scioccato.

Silente aggrottò la fronte quando sentì il nome Potter, il ragazzo assomigliava moltissimo a James e Fleamont Potter ma ancora poteva fidarsi della sua parola.

Harry Potter e la Seconda PossibilitàWhere stories live. Discover now