L'imperatore

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Mentre percorrevamo il ponte a metà strada Serana si fermò e mi diede a parlare -aspetta un attimo- mi disse
-stai bene?- le chiesi girandomi
-credo di si grazie. Volevo solo ringraziarti per avermi accompagnata, una volta entrate lascia fare a me, vorrei restare un po' da sola-

Arrivate al cancello il guardiano, un Nord umano, alzò immediatamente la grata e ci lasciò passare.

Una volta dentro scoprì che i Volkihar avevano un senso dell'igiene pari a quello di un troll ubriaco: il pavimento era ornato da enormi chiazze di sangue, le due tavolate laterali erano ornate da calici colme di sangue e interi umani ancora vivi adagiati sui tavoli che venivano mangiati dai vampiri.

Al centro di tutto questo macabro spettacolo sul fondo della sala vi era un vampiro Nord con i capelli lunghi raccolti in un codino e una folta barba che gli incorniciava il viso, i suoi abiti erano identici a quelli di Serana.

-La mia perduta figlia è tornata. Hai la mia antica pergamena vero?- dalle sue parole capii che doveva essere il suo famoso padre, e che padre! La sua preoccupazione per la figlia, scomparsa da tipo quattro millenni sembrava nulla
-Dopo secoli che sono via la prima cosa che mi chiedi è questa? Si ce l'ho- disse la vampira seccata e indignata, e come biasimarla
-Figlia mia vederti mi riempie di gioia, spiegami in quale altro modo te lo dovrei dimostrare? Aaah se solo quella meretrice della tua ex madre fosse qui, le farei vedere la nostra riconciliazione prima di impalarla-
Si vedeva come Serana avesse una famiglia decisamente tranquilla, un po'mi ricordava la mia.
-Dimmi Serana. Chi è la forestiera che hai portato nella mia corte?- disse rivolgendo la testa verso di me, sembrava lo incuriosissi
-È stata lei a salvarmi- rispose la vampira.

-Devo ringraziarti per avermi riportato mia figlia. Io sono Harkon, signore di codesta corte. E tu sei?-
-Eira- risposi seccamente
-Bene Eira, penso che l'ambiente ti sia familiare dato che siamo come te. Ma noi non siamo solamente dei vampiri, siamo i vampiri più antichi e potenti di tutta Skyrim.

Abbiamo vissuto per secoli a rintanarci nell'ombra come ratti. Tutto cominciò quando mia moglie mi tradì e mi portò via la cosa più preziosa che possedevo- disse mentre camminava avanti e indietro; ero dubbiosa se la cosa più preziosa al quale si riferiva fosse Serana o la pergamena, ma qualcosa mi diceva che era la seconda.

-Bene, ora se posso permetterti di chiedere: riceverò una ricompensa per aver ritrovato tua figlia?-

Harkon sorrise come se si aspettasse quella richiesta -Ma certo ragazza fai bene e specificarlo, un' impresa di tale calibro merita una ricompensa sostanziosa ed io ho giusto il dono perfetto per una persona perspicace come te- disse allargando le braccia

-Eira, il dono che ti offro è il mio stesso sangue! Accettalo e sarai un lupo feroce in mezzo a un gregge di stolti. I deboli mortali tremeranno a ogni tuo passo e sarai ancora più forte di quanto tu non sia ora- a quell'offerta sollevai un sopracciglio
-Ma sono già un vampiro, cos'altro mi potresti offrire?-

-Hai solo contratto una malattia- mi corresse Harkon -Il mio sangue è quello di un vampiro puro, nato dagli antichi dei in persona. Devo forse convincerti? Osserva il mio potere!-
Harkon si contorse e venne circondato da una nube rossa che poi esplose facendo schizzare dovunque quello che sembrava sangue umano e il vampiro si innalzò in tutta la sua potenza.

-Ecco il potere che ti offro- mi disse sfoggiando la sua nuova forma.

Ora fai la tua scelta!

Oltre la morteWhere stories live. Discover now