parte quindici

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Era passata quasi una settimana dall'ultima volta che avevo visto Luca, non ci eravamo più sentiti, però qualche volta l'avevo visto con Ava fuori scuola quando Francesco passava a prendere Giuli, ma niente di più.

Come uscito dalla mia vita, ma non dalla mia testa, perciò facevo il possibile per cercare di non pensarci.

Comunque, venerdì sera, ovvero stasera, ci sarebbe stata una festa a casa di Federico per il suo compleanno, e sotto invito -o meglio obbligo- di Lavinia avevo deciso di partecipare. Sicuramente mi faceva bene svagare un po', in questi lunghi giorni avevo soltanto studiato. Tra meno di un mese ci sarebbero state le vacanze di Natale e i professori non ci lasciavano respirare un secondo.

D'altro canto stasera speravo di non incontrare Luca, del resto l'ultima cosa che gli avevo detto era stata "vaffanculo, sei un bipolare di merda", quindi avrei preferito evitarlo. Inoltre, Chiara e Giuliana mi avevano costretta e si erano praticamente auto-invitate da me più tardi per prepararci e andare insieme alla festa.

Il pomeriggio lo passai finendo di studiare, e anche se domani non saremmo andati a scuola per uno sciopero, volevo togliermi il pensiero e passare il fine settimana in pace.

In fretta si fecero quasi le otto, e fra un'ora circa sarebbero arrivate le ragazze, così decisi di andarmi a lavare.
Difatti, poco dopo essermi asciugata i capelli ed essermi fatta la doccia sentii il campanello suonare.

"Diamo inizio a questa seratona!" annunciò Giuli dall'ingresso, seguita da Chiara che in mano aveva una borsa nera abbastanza grande.

"Dovete traslocare?" domandai ridacchiando, e indicando il borsone.

"Simpatica, ma no..qui c'è sia la roba mia che sua e i trucchi per tutte." disse, spiegandomi. Erano entrambe in tuta, e quindi compresi che avevano preso davvero seriamente il "prepariamoci insieme."

"Ma è una semplice festa, mica un matrimonio! Non so neanche ancora cosa mettermi." affermai, mentre la bionda tirava fuori dal borsone i loro due vestiti e una cosa come decine di pennelli e trucchi.

Manco dovessimo cambiare faccia.

"Stasera farai rosicare Luca! Altroché, lo facciamo morire." disse invece la bruna.

"Figuriamoci se gli importa qualcosa, non mi ha mandato nemmeno mezzo messaggio. Può benissimo andarsene a fanculo." risposi, spalancando le ante dell'armadio.

"Si vabbè e chi ci crede... e comunque non esiste solo Luca, magari conosci qualcun'altro, in ogni caso sarà una bella festa. Quelle dei ragazzi del Quartiere lo sono sempre, Federico non si risparmierà specialmente per il suo compleanno." continuò, e io annuii.

Avevano ragione, non dovevo pensarci a Luca. Ammetto di non essere una grande tipa da feste, ma quando ci vuole ci vuole. Giuliana aveva cominciato a sbirciare nel mio armadio nel frattempo, e la sua faccia era abbastanza contrariata.

"Non è l'armadio di Narnia, cosa stai cercando?" domandai, mentre Chiara aveva cominciato a dedicarsi al suo trucco, lei era la più brava delle tre.

"Qualcosa che non sia noioso o sportivo, o nero." replicò, e risi ricevendo un'occhiataccia.

"Scusa ma hai appena descritto il 90% della mia roba. Prova a vedere in quello di mia sorella, ha lasciato qualcosa qui, anche se dubito che le sue cose possano entrarmi." risposi, aprendole l'armadio a sinistra del mio.

Lo usavo per metterci la mia roba invernale d'estate, e viceversa d'inverno, e c'erano anche alcune cose di Dalila che aveva lasciato per quando tornava. Non accadeva spesso, quindi era davvero poco.

Guai; Capo PlazaWhere stories live. Discover now