17.

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Resto immobile per non so quanto, Paulo mi osserva in silenzio..
< Ti prego dimmi i qualcosa..qualsiasi cosa, ma non restare in silenzio..> sussurro sedendomi sul bordo della vasca.
< Sono felice..in verità..> dice ed io sposto lo sguardo sulla sua figura che osserva i test allineati. < Stiamo insieme da poco, forse troppo poco per un passo così grande, ma non potrei essere più felice di così! Ti amo e questo rafforzerà ancora di più il nostro legame..> dice  sereno.
< O potrebbe allontanarci..> dico.
< Assolutamente no!> ribatte serio avvicinandosi a me.
Si inginocchia e prende le mie mani tra le sue.
< Amore andrà benissimo, staremo bene, vedrai! Sarà bellissimo. Saremo una famiglia, mi hai fatto il regalo più bello che si possa desiderare...un figlio.. non potrò mai ringraziarli abbastanza per questo!> la sua dolcezza è disarmante..
< Diventeremo genitori..noi..diventeremo mamma e papà..Paulo non so se piangere o ridere..è una cosa normale?> chiedo.
< Penso di sì. Credo che gli sbalzi d'umore siano compresi nello Starter Pack.. amor te amo e niente potrà separarci anzi, saremo felici, i genitori più felici del mondo!> mi bacia delicatamente.
< Ti amo Paulo...credo in noi e saremo felici più di adesso..> sorrido di cuore.
< Amore perché piangi?> chiede divertito.
< Non è ho idea! Ahahah! Iniziamo bene!> lo abbraccio.
< Credo che dovremmo comunicarlo alle nostre famiglie..> dice.
Annuisco < Lo credo anch'io.., ma voglio capire come sia potuto succedere..> dico ancora dubbiosa.
< Si, andiamo all'ospedale se vuoi. Anche adesso.> dice.
< Amore oggi è il tuo compleanno! Non te lo farò passare in un ospedale!>
< Cosa vuoi che me ne importi!? Nostro figlio è più importante del mio compleanno!> dice.
< Potrebbe essere nostra figlia amor!!> dico.
< L'ho detto in generale, sarò felicissimo in entrambi i casi!> il suo sorriso è meraviglioso.
< Possiamo andare domani..>
< Insisto. Oggi!> dice.
< Ma è tardi ormai!>
< Non chiudono mica gli ospedali, andiamo!> mi trascina in ospedale senza pensarci due volte.

Siamo in sala d'attesa, la gente ci osserva perché lo riconosce e sicuramente si staranno chiedendo: Cosa ci fa un calciatore che ha i migliori medici a disposizione dove e quando vuole, in un ospedale alle 20:27 di sera?!
Mi sento in grande imbarazzo e abbasso lo sguardo.
Paulo mi tiene per mano e ne accarezza i palmo con il pollice.
Vuole tranquillizzarmi..
< Non farci caso..> mi sussurra.
Un ragazzino si avvicina a noi.
< Hola Dybala!> lo saluta.
< Hola!> Paulo sorride.
Il bambino imbarazzato si gira e gli fa vedere il nome sulla maglia della nazionale che indossa.
Dybala...
< Paulo, eres mi ídolo! ¡Cuando sea grande quiero ser como tú! ¿Puedes autografiar mi camisa?> chiede dolcissimo.
(Paulo, tu sei il mio idolo! da grande voglio essere come te! mi puoi autografare la maglietta?!)
<Gracias! ¡Por supuesto que firmaré la camisa!> Paulo si trasforma con i bambini, diventa ancora più dolce..
( Grazie, certo che ti autografo la maglia!>
Chissà quando avrebbe voluto dei bambini..?
<Soy fanático de la Juventus! Tengo todas tus camisas! ¡Gana todo este año! ¡Tal vez papá me lleve al estadio este año si me está yendo bien en la escuela!>
(Sono tifoso della Juve! Ho tutte le tue maglie! Vincete tutto quest'anno! forse papà mi porta allo stadio quest'anno se vado bene a scuola!)
< Bien!> Paulo gli scompiglia i capelli affettuosamente.
< ¿Por qué estás en el hospital?  estas enfermo!?> chiede il piccolo preoccupato.
( Perché sei all'ospedale? Stai male?!)
< No, estoy bien  Esta es mi novia Natalia, tiene que hacer una visita.> mi indica il mio ragazzo.
(No, sto bene. Lei è Natalia, la mia ragazza , deve fare una visita)
<¿Tú, como mi mamá, también tienes un bebé dentro de tu vientre?> Paulo mi guarda.
< Vuole sapere se anche tu, come la sua mamma, hai un bimbo dentro la pancia..>
Sorrido alla spontaneità del piccolo.
< Si..> rispondo..
<En mi opinión, él será un niño y su nombre será Alessandro, como Alessandro del Piero, ¡el jugador que tanto te gusta de la Juve!> dice accarezzandomi l'addome.
Alessandro Dybala? Non male..
(Secondo me sarà un maschio e si chiamerà Alessandro, come Alessandro del Piero, il giocatore che ti piace tanto della Juve!)
< Me gusta mucho el nombre!> Paulo ha un sorriso enorme in volto..
< Pedro!> una donna seduta poco più in là chiama il bambino!
< Si, mamá!> dice.
< Adios Paulo! Adios Nati! Adios bebè!> dice salutandoci con la manina e noi ricambiamo il suo adorabile saluto.
< Che carino!> dico.
< Si!>
< Amor..posso farti una domanda!?> lui annuisce.
< Ecco, è tutto molto improvviso quello che ci sta succedendo, ma tu ci hai mai pensato a quando avessi voluto dei bambini?> chiedo.
< In realtà li avrei già voluti avere, ma il fatto di avere una ragazza di qualche anno più piccola, che non ci pensava nemmeno ad avere dei figli vista la sua voglia di sfondare come cantante, mi ha frenato e dopo un po' ho accantonato l'idea. Ci ho pensato ultimamente stando insieme a te, più che altro mi sono immaginato il futuro insieme e c'erano dei bambini..tanti bambini..> dice imbarazzato.
Quanto può essere fantastico?
< Quindi pensavi già a queste cose.. non me ne hai mai parlato..> dico.
< Non volevo in qualche modo spaventarti. Non stiamo insieme da molto e parlare di un passo così grande come formare una famiglia pensavo che ti avrebbe spaventata e che mi avresti preso per pazzo. In più sei una modella, credevo che non fosse nei tuoi piani avere dei bambini cosi giovane e all'apice della tua carriera..>
< Non sono Oriana, avresti dovuto capirlo Paulo..per me la famiglia è tutto e poi comunque non significa che facendo la cantante, la modella o l'attrice, sia esclusa l'idea di diventare mamma.> dico seria.
< Lo so, so che sei diversa, ma cerca di capire..come avresti reagito se ti avessi detto: Voglio un bambino?> si è sentito attaccato dalle mie parole.
< Non ti avrei risposto subito di no. Ci avrei pensato prima di darti una risposta. Non perché sono una modella, ma appunto come hai detto tu, stiamo insieme da poco e forse ti avrei detto di aspettare un po' prima di provarci.., ma non ti avrei detto di no per il mio lavoro. Su questo puoi scommetterci.> dico.
< Non sono lei. Non dimenticarti mai che io non sono Oriana.> dico.
Non la conosco, ma non mi piace granché l'idea  che tempo fa sia stata così male perché era tornato insieme a lei dopo quello che c'era stato tra noi..
< Sei bellissima quando fai la gelosa..> dice.
< Non sono gelosa.> dico.
< Sisi fingerò di crederti.> mi prende in giro.
< Ok. Forse mi ha leggermente, tanto, infastidito quello che è successo tempo fa, ma non sono gelosa di lei, insomma guardami, non ho niente da invidiarle.> dico fiera di me.
Scuote la testa divertito.
< La tua finta modestia è tornata!>
< Sarà la gravidanza. Ahahahah!> dico.
< Astromelli Natalia?> una infermiera dice il mio nome ed io e Paulo ci alziamo.

Mi fanno immediatamente un ecografia e un prelievo.
Paulo spiega tutta la situazione alla dottoressa.
< Vuole sapere se hai preso farmaci ultimamente..> mi chiede Paulo.
< Si, solo quando ho avuto la febbre il mese scorso, ma cosa c'entra?>
Paulo comunica la mia risposta e la donna bionda davanti a noi sorride scuotendo la testa.
Parla con il mio ragazzo.
< Dice che l'assunzione di farmaci, contemporanei alla pillola anticoncezionale, ne può contrastare gli effetti quindi è come se tu in quell'arco di tempo non l'avessi presa. In più dice che non tutte le donne presentano i sintomi della gravidanza subito.> mi spiega.
< Si, ma ho avuto il ciclo. Poco, ma lo avuto.> dico e Paulo lo riferisce.
< Dice che può succedere anche questo soprattutto all'inizio. Non è un vero e proprio ciclo, ma delle perdite.>
Ah. A me chi doveva dirmele queste cose?!
Entra un medico che lascia una cartella alla dottoressa ed esce nuovamente dalla stanza.
Parla con Paulo che ascolta con attenzione per potermi spiegare tutto nel modo giusto.
< Allora amore sei già alla 6 settimana è tutto procede bene, dagli esami risulta un calo di ferro e zuccheri, ma non molto grave, devi mangiare meglio e soprattutto con regolarità. Accontenta le voglie quando le hai ed evita di stressarti molto.> dice come un maestrino che fa la ramanzina ad una scolaretta.
Poi la donna mi passa una specie di polaroid.
È la foto del nostro bambino..
Mi indica un fagiolino bianco al centro.
< El es tu pequeño..> mi scende una lacrima e mi stupisco notando che anche Paulo si sia lasciato andare.
Te amo.. mi mima con le labbra..
Sorrido e gli lascio un lieve bacio sulle labbra..

Sarà davvero un nuovo inizio per noi..

Autrice: Nuovo capitolo!!!
Spero vi piaccia! Buona lettuta❤️

Para Enamorarte.Where stories live. Discover now