-4- URLO NELLA MENTE

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"che ci fai qui nel bosco tutto solo?"

"potrei chiederti la stessa cosa"

Il ragazzo rise e si avvicinò ad Izuku "corro sempre prima di andare a dormire"

"sono le 2 di notte, corri sempre a quest'ora?"

"vedo che hai ritrovato la voce, feccia"

"non chiamarmi in quel modo" Izuku si mise in piedi, era più basso dell'altro ragazzo, ma aveva più muscoli. Lo guardò dritto negli occhi. Si fece rapire dal grigio delle iridi dell'altro e si dimenticò per un istante cosa stessero facendo e dove si trovassero.

"e come dovrei chiamare un fallito della UA?"

"perché odi così tanto la UA? Si può sapere?" distolse lo sguardo e lo posò sulle foglie adagiate delicatamente sul terriccio

"non sono domande alle quali mi piace rispondere. Ti basti sapere che ho intenzione di dimostrare che noi siamo migliori"

Izuku fece una cosa inaspettata, sorrise e riportò i propri occhi su quelli dell'altro "va bene, dimostra pure ciò che vuoi, ma ricorda che in classe mia, anzi nella mia scuola, ci sono ragazzi con grande talento"

"vedremo..." il grigio si avvicinò con il proprio viso a quello di Midoriya "... di te che mi dici? Non percepisco nulla, nessun tipo di potere proviene dal tuo corpo"

Il verde sgranò gli occhi e fece un passo indietro, ma non riuscì a distogliere lo sguardo. All'improvviso si sentì tirare dall'interno, tutto intorno venne avvolto da una nuvola di fumo intensa. Non sentiva più i rumori del bosco, provò a parlare ma gli sembrava di non riuscire a far uscire la voce, la sentiva nella propria testa ma non al di fuori di quella. Si girò in tutte le direzioni, ma intorno non c'era più nulla, solo grigio compatto, era immerso in una macchia di colore che lo stava facendo soffocare. Voleva riempirsi i polmoni di nuova aria, ma faceva fatica anche solo a rimanere in piedi.

-cosa sta succedendo?-

Si portò le mani al petto e strinse la maglietta, era zuppa di sudore e, al di sotto di quel tessuto fino, sentiva il cuore scoppiare

-qualcuno mi sente? Qualcuno mi vede? QUALCUNO MI AIUTI- provò a urlare, ma ancora una volta ebbe la sensazione che le sue urla si propagassero solo all'interno della sua testa.

In un colpo tornò nel bosco, si trovava piegato sulle proprie ginocchia con il fiatone, le guance bagnate da fredde lacrime e il cuore accelerato.

"come immaginavo, sei debole" disse il ragazzo dell'altra scuola prima di girarsi e andarsene.

Izuku tornò in camera un'ora dopo. Non era riuscito ad alzarsi da quella posizione scomoda nel bosco per parecchio tempo e, una volta in piedi, si sentiva talmente debole che, durante tutto il percorso, si era dovuto poggiare ai tronchi degli alberi.

Aprì la porta della stanza facendo meno rumore possibile, camminò lentamente verso il proprio letto, ma, prima che potesse sdraiarsi, venne chiamato

"ehi stupido nerd dov'eri?"

Il verde si girò e guardò il biondo, teneva la bocca leggermente aperta alla ricerca di aria, gocce di sudore scendevano dall'attaccatura dei capelli e il viso era pallido

"oh ma che hai? Ti senti male?" Bakugou si alzò dal letto per avvicinarsi al compagno di classe, ma questo corse in bagno e si chiuse dentro.

Izuku uscì dal bagno dopo un po' e tornò a letto. Non disse una parola a Katsuki anche se gli aveva chiesto insistentemente cosa fosse successo. Si addormentò o così finse e aspettò con ansia la sveglia la mattina dopo.

Appena il suono della sveglia riempì le quattro mura, Izuku si alzò e corse via. Si era vestito mentre gli altri dormivano e non aveva aspettato altro che lo squillo della sveglia per avere una scusa per uscire di lì.

A colazione rimase stranamente in silenzio e con gli occhi bassi, cercando di non attirare l'attenzione di nessuno, ma per sua sfortuna qualcuno lo raggiunse al tavolo.

"ti sei ripreso, feccia?"

Izuku non accennò ad alzare il viso dal proprio piatto, si accorse dei movimenti del suo compagno di classe al suo fianco ma non proferì parola.

Bakugou guardò prima Midoriya accanto a lui e poi il ragazzo che aveva parlato.

-che ne sa questo stronzo di cosa ha Deku?-

Scansò la sedia e si mise in piedi con la fronte così vicina a quella dell'altro che quasi poteva indovinare cosa avesse mangiato dall'odore del suo alito.

"questo è il tavolo della UA, capisco che tu voglia far parte della nostra scuola, ma sei un fallito e non puoi. Vattene prima che ti faccia assaggiare una delle mie esplosioni per colazione"

"vedo che ti fai difendere dagli amichetti. Non hai le forze per farti valere?"

Izuku si alzò continuando a tenere la testa bassa e se ne andò senza fare colazione. Quella stanza enorme con tutti quei ragazzi che parlavano con voci eccessivamente alte, gli stava facendo venire mal di testa. Aveva fame, ma ritenne più importante andarsene.

"che gli prende?" chiese Shoto quando vide Izuku allontanarsi. Aveva appena raggiunto il tavolo della sua classe e non aveva assistito alla scena. Quando tornò a guardare davanti a sé, perché Izuku aveva varcato la porta e non era più a portata di occhi, si accorse che Bakugou era furioso e i suoi occhi stavano cercando di incenerire un ragazzo di fronte a lui.

"che succede qui?" provò a domandare ancora

"questo stronzo è tornato a rompere" -che hai fatto a Deku?-

"chi è?" perplesso osservò il ragazzo in piedi di fronte al biondo

"come chi è, non lo riconosci? È quel bastardo che ieri è venuto in camera nostra"

"non ricordo" Todoroki alzò le spalle e si mise a sedere. 






Bakugou inizia a preoccuparsi per il nostro piccolo Deku, che ne pensate??

Ormai lo sapete...se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

Lost emotionWhere stories live. Discover now