-5- LEZIONI CONGIUNTE

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-non capisco cosa mi prenda, perché mi stia succedendo questo e perché ora?- Midoriya raggiunse l'esterno e respirò l'aria fresca -forse è meglio se torno a casa, sono inutile in questo stato- si guardò intorno come alla ricerca di una risposta, ma il cortile era vuoto.

Si sedette sugli scalini d'entrata e si portò le mani al viso -perché a me?-

Sentì una mano poggiarsi sulla spalla e, quando sollevò il viso dalle mani, incontrò gli occhi ambrati di Denki

"ehi amico tutto ok?" aveva sempre quella voce allegra, era sempre di conforto averlo vicino con il suo sorriso, ma Midoriya affondò di nuovo il viso nelle mani, deluso che non fosse qualcun altro.

"sì tutto ok" mosse le labbra contro i palmi e aspettò di sentire i passi del compagno di classe allontanarsi, ma non li udì e quando alzò di nuovo il viso, socchiudendo appena gli occhi contro la luce solare, lo vide, era ancora lì accanto a lui e gli sorrideva.

"non mi sembra..." disse il ragazzo elettrizzante sedendosi al suo fianco "...ma se preferisci possiamo fingere che vada tutto bene" gli mise un braccio sulle spalle e lo avvicinò a sé, facendogli poggiare la testa sulla sua spalla.

"grazie" sussurrò piano il verde chiudendo gli occhi contro quella brezza mattutina.

La prima lezione del campo iniziò e la scuola con cui erano accoppiati era una sconosciuta della quale non avevano mai sentito nemmeno parlare. Ma d'altronde non avevano sentito parlare di nessuna delle tre scuole presenti a quel ritiro.

Aizawa raggiunse gli alunni, le occhiaie erano profonde e i capelli scompigliati. Li osservò per poi soffermarsi su Midoriya

"Midoriya posso parlarti un attimo?" aveva la voce bassa di chi si era appena svegliato, condusse l'alunno lontano dal resto della classe e lo guardò con compassione

"mi puoi dire che sta succedendo?"

"professore se si tratta dei problemi con l'alunno dell'altra scuola, non è colpa mia è l..."

"quali problemi? Che avete combinato in meno di un giorno?" sgranò gli occhi e cambiò il proprio sguardo da compassionevole a severo

"n-niente prof, lei a che si riferiva?"

Il professore sospirò e si portò una mano sugli occhi stanchi, strinse l'indice e il pollice sul ponte del naso e riprese a parlare con voce stanca "lo sapevo che mi avreste causato problemi, eppure pensavo che mettendo Bakugou in stanza con te sarebbe stato più tranquillo"

-allora è colpa sua prof se sono in stanza con lui- Izuku assottigliò gli occhi, ma tornò subito a guardare interrogativo il professore, attendendo che riprendesse il discorso precedente

"comunque, mi puoi dire che ti sta succedendo? Mi sembri strano, è come se..."

"nulla prof, sto benone, non si deve preoccupare" lo studente tagliò corto la conversazione e tornò in riga con i propri compagni di classe.

La lezione fu tranquilla, non vennero usati i quirk, fu soprattutto teorica e Izuku ne fu felice.

Il pranzo fu caotico come il resto dei pasti. Quella sala così grande da poter accogliere tutti gli studenti di quattro scuole metteva ansia al ragazzo dalle lentiggini marcate che avrebbe tanto voluto mangiare da solo in camera, senza nessuno che gli lanciasse occhiate.

Il pomeriggio la 1A aveva lezione congiunta con un'altra scuola e con grande sfortuna del ragazzo dal ciuffo verde, si trattava proprio della scuola alla quale apparteneva il ragazzo dagli occhi di fumo.

I due professori camminavano con passi lenti tra le due righe di studenti. I ragazzi della 1A sentivano lo sguardo del professore a loro sconosciuto scrutarli, ad un certo punto si fermò e indicò Kirishima.

"Tu come ti chiami?"

"Kirishima Eijiro"

"bene Aizawa ho scelto lui" il professore si voltò in direzione del suo collega e aspettò una risposta.

Aizawa passava in rassegna coni suoi occhi mezzi chiusi la 1F, la classe con cui si sarebbero allenati quel giorno. Li guardò sospirando, non conoscendo nulla su quegli alunni non avrebbe potuto scegliere in base al quirk o alle potenzialità. Gli sarebbe piaciuto poter aiutare il suo alunno, ma in quel momento non aveva idea di come fare. Ringraziò solo il fatto che fosse stato scelto Kirishima, un ragazzo sempre allegro e pronto a mettersi alla prova. Era certo che non si sarebbe fatto abbattere da un'eventuale sconfitta.

Il professore indicò un ragazzo a caso. Aveva i capelli azzurri chiari con delle ciocche blu qua e là. Gli fece fare un passo in avanti e poi si rivolse all'altro professore.

"ho deciso anche io"

Aizawa si avvicinò al proprio alunno dai capelli porpora e gli posò una mano sulla spalla "Kirishima fatti valere" strinse la mano e si allontanò.

I due ragazzi si misero al centro e iniziarono l'incontro. Durò circa un quarto d'ora e Kirishima ne uscì sconfitto. Non capirono come fosse possibile che quel ragazzo dal ciuffo color oceano avesse potuto sconfiggere la loro roccia, ma così era stato e il morale della classe era calato un po'.

I due professori, uno con le occhiaie profonde e l'altro con un sorriso soddisfatto, tornarono al centro tra le due righe e ricominciarono a scorrere cercando di decidere la miglior possibilità.

I successivi furono Sero e un ragazzo dai capelli lunghi che gli coprivano il viso. Vinse Sero e il morale tornò un po' più alto. La lezione continuò e dopo circa un'ora e mezza il professore sconosciuto e dal ghigno inquietante scelse Bakugou.

Il biondo sorrise, non era più nella pelle, dal giorno prima voleva far esplodere qualcosa o qualcuno e finalmente aveva la possibilità.

Aizawa si girò al volo e incrociò lo sguardo risoluto del biondo. Gli occhi color rubino del giovane fissavano una singola persona

-lui, lui, lui, scegli lui, lo ammazzo, scegli lui-

Aizawa gli diede di nuovo le spalle, aveva compreso il pensiero del suo alunno e non vedeva perché non esaudire il suo desiderio. Si posizionò di fronte al ragazzo dai capelli grigi con le punte sfumate di nero pece e sorrise, con quel ghigno che fino ad un istante prima era sul viso dell'altro professore.

"tu" disse piano

-buona fortuna- si ritrovò a pensare Aizawa vedendo di nuovo gli occhi decisi del suo alunno, pronto a lanciarsi su quel ragazzo snello dagli occhi color fumo.

"io avrei una richiesta" la voce calma dava quasi fastidio ad ascoltarla, ma non appena parlò tutti si voltarono verso di lui. Il ragazzo grigio aveva alzato la mano e non guardava nessuno dei due professori, bensì guardava uno studente della 1A. Lo guardava con una smorfia che gli piegava l'angolo della bocca.

"io voglio battermi contro di lui" allungò il braccio e finalmente indicò il ragazzo che stava fissando.






Penso sia chiaro chi il grigio stia indicando, ma lo scopriremo nel prossimo capitolo😉

Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

Lost emotionWhere stories live. Discover now