Capitolo 8

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Guardai immediatamente la foto e poi presi subito il telefono andando sul suo profilo.

"Non sarebbe stato così stupido...non fa queste cose, che io sappia...non lo conosco bene ma sembra apposto..."

Cercò di giustificarlo. Non appena aprii la foto lo vidi con una ragazza che non avevo mai visto prima. Cercai di capire dove fossero ma non si vedeva niente, solo loro due.

"Sel...?"

D'impulso gli scrissi "Capisco, aiuti i bisognosi di sesso. Addio."

Non so perché lo feci, solitamente non ero impulsiva e infatti mi pentii subito di quello che avevo fatto, ma era troppo tardi. Mi portai la birra alla bocca e bevvi un lungo sorso.

"Selene..."

Lo sguardo di Lily sembrava spaventato. Aveva letto ciò che avevo scritto ma pregai non dicesse nulla.

"Credo di dover andare a casa."

Dissi fissando il vuoto.

"No ti prego rimani...è presto, non puoi andare a deprimerti in camera, stai con noi."

Mi pregò e aveva ancora ragione, se fossi tornata a casa che avrei fatto? Avrei ripensato a tutto e avrei fatto la depressa tutta la serata. Accettai di restare e tornammo a sederci sul divano. Alex non c'era più e mi odiai quando capii che lo stavo cercando, ancora, ma con mia grande sorpresa vidi David, perché sorpresa? Beh era per mano con una ragazza bionda, bassina e con grandi occhiali. Appena li vidi pensai che erano perfetti insieme.

Lo salutai e lui mi fece un timido cenno con la mano. Non appena successe questo tornarono insieme Megan e Alex. Capelli più disordinati del solito e camicia un po' più sbottonata, beh che dire, si poteva capire benissimo ciò che era successo.

Megan mi guardò seccata e si sedette sulla poltrona dove prima c'era Alex, lui rimase in piedi. Presi il telefono facendo finta di nulla e controllai Instagram ma il messaggio era stato semplicemente visualizzato e snobbato. Decisi che quella giornata doveva finire al più presto, così mi avvicinai a Lily e le dissi che sarei andata via e mi scusai. Mi alzai in piedi e oltrepassai Alex che mi stava fissando ancora. Uscii da quella casa e mi portai i capelli indietro. La mia vita faceva decisamente schifo, e non solo quella amorosa, ma tutta, interamente, l'unica cosa che contava e che andava bene era l'università, per il resto faceva tutto schifo. Respirai l'aria fresca e cercai di calmarmi. Mi girai dietro e la porta di quella casa era chiusa.

Forse speravo qualcosa che non sarebbe accaduta, speravo che Alex uscisse da lì e mi riportasse a casa, ma non successe, però un'altra fonte di salvezza si avvicinò a me.

"Mi dispiace per quello che è successo, è un coglione."

Disse Lily sorridendomi e tornammo a casa insieme.

Chiusi il telefono, volevo chiudere tutto, ricominciare da capo, ma potevo solo chiudere il cellulare, purtroppo, e mi misi nel letto sperando di dormire e che tutto migliorasse.

La sveglia suonò come ogni mattina, mi ero dimenticata di rimetterla nell'orario normale, era ancora impostata come il giorno prima, quando mi ero svegliata prima per vedermi con Damien. Mi maledissi ma decisi di alzarmi, sarei arrivata prima, non sarei morta.

Mi preparai con calma e mi misi in macchina con Lily. Arrivammo all'università in anticipo, io avevo lezione alle dieci mentre lei per le nove, quindi era in orario. Decisi di andare al bar dell'università per ripetere qualcosa e prendermi un caffè. Mi sedetti e tolsi la suoneria al telefono, iniziai a rileggere gli appunti fino alle nove e mezza ma la mia mente vagava altrove così chiusi il quaderno e presi il telefono: cinque chiamate perse da Damien. Guardai il telefono ma dopo poco sentii la porta del bar aprirsi e me lo trovai davanti. Rimasi inerme e lo fissai sconcertata.

A complicated story // #Wattys2021Where stories live. Discover now